made in italy

L'ITALIA È IL PARADISO DEGLI AFFARI (PER GLI ALTRI) – DAL PASSAGGIO DI PROPRIETÀ DEL MILAN A REDBIRD PER 1,2 MILIARDI A QUELLO DI BIOFARMA (INTEGRATORI ALIMENTARI) AI FRANCESI DI ARDIAN PER 1,1 MILIARDI FINO ALLA MAXI OPA DA 12,7 MILIARDI SU ATLANTIA: NEL 2022 L'ITALIA È DIVENTATO IL PRIMO PAESE DELL'UE PER NUMERO E VALORE DELLE COMPRAVENDITE – MA ORA LA CRISI POLITICA RISCHIA DI CAUSARE UNA CLAMOROSA FRENATA

Luigi Dell’Olio per “la Repubblica – Affari & Finanza”

 

gerry cardinale di redbird 1

Il passaggio di proprietà del Milan a Redbird Capital Partners per 1,2 miliardi di euro e quello di Biofarma (integratori alimentari) ai francesi di Ardian per 1,1 miliardi. Sono due dei megadeal che hanno consentito all'Italia di raggiungere la vetta nell'Unione europea per operazioni di m&a.

 

Un risultato mai raggiunto in precedenza, che dimostra la grande attenzione degli investitori - nazionali e internazionali - per il nostro Paese. Due le ragioni: il peso sul risultato della prima metà d'anno di un'operazione di portata straordinaria come l'Opa da 12,7 miliardi di euro su Atlantia da parte di Schemaquarantatre, società veicolo del fondo Blackstone e della holding dei Benetton, Edizione, finalizzata a delistare la società; il mutato atteggiamento da parte delle banche centrali, con il rialzo dei tassi che peserà sui costi di finanziamento delle operazioni. Due fattori che, peraltro, non coinvolgono solo il nostro Paese.

 

redbird milan

Secondo una ricerca realizzata dallo studio legale Allen & Overy, che questo giornale pubblica in esclusiva, nella prima metà di quest' anno nel mondo sono state annunciate operazioni di m&a per 2.166 miliardi di dollari, in calo del 21% rispetto al primo semestre del 2021, mentre la contrazione in numero di deal è stata nell'ordine del 17%.

 

Una diminuzione che si spiega con la crescente incertezza geopolitica dovuta al persistere di un'inflazione elevata e all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, mentre prosegue la pandemia di Covid- 19, per quanto con minori restrizioni rispetto al passato.

 

A zavorrare le operazioni sono stati gli Usa (-28% valore e -22% volumi), che comunque restano al vertice del mercato, grazie soprattutto a grandi operazioni come l'acquisizione di Activision Blizzard (colosso del gaming) da parte di Microsoft per quasi 70 miliardi e di VMware da parte di Broadcom per 61 miliardii, mentre l'Europa si è difesa (-4% per valore e -8% per numero di operazioni).

 

biofarma

In questo scenario l'Italia si è mossa controtendenza, con operazioni per 81 miliardi di dollari (+180% rispetto al primo semestre 2021), che valgono il primato nell'Ue e il secondo posto del Vecchio Continente dopo la Gran Bretagna, che da sempre viaggia su altri livelli ed è arrivata a quota 128 miliardi.

 

Tra i deal italiani di maggior valore, oltre a quelli già citati, vanno segnalati il trasferimento attività On-Highway di Cnh Industrial Nv a Iveco Group Nv, parte delle operazioni di scissione di Iveco da Cnh; l'acquisizione di un portafoglio di 68 immobili di Fondazione Enpam da parte di Apollo Gloval Management; il passaggio della maggioranza di Affidea (diagnostica per immagini) al Groupe Bruxelles Lambert.

 

rilocalizzazione made in italy

Se si guarda invece al numero di operazioni, sono state 594 contro 619 del primo semestre 2021. «Oltre ad alcuni affari di grande portata e difficilmente ripetibili, il dato italiano beneficia della ritrovata fiducia degli investitori verso l'Italia, grazie all'ottima risposta alla pandemia, all'arrivo dei fondi del Pnrr, all'inflazione più bassa della media europea, nonché alla credibilità del governo» in carica fino ai giorni scorsi, commenta Paolo Ghiglione, partner di Allen & Overy.

 

«La crisi politica - aggiunge - potrebbe seriamente compromettere un quadro fino a oggi estremamente positivo». La ricerca segnala un grande dinamismo a livello globale del Real estate e una conferma su livelli elevati di energia e infrastrutture.

 

ATLANTIA

«Quanto all'immobiliare, che ha sviluppato deal per 235 miliardi, soprattutto tra Usa ed Europa, ha inciso una forte ripresa della fiducia nel settore, anche se nella seconda parte dell'anno potremmo vedere un rallentamento a causa di inflazione e aumento dei tassi », commenta Ghiglione. Le politiche monetarie restrittive potrebbero raffreddare l'intero settore dell'm&a nei trimestri a venire. Anche se per l'esperto l'orizzonte resta positivo, dato che i fondi di private equity, che nel primo semestre hanno inciso per il 26% delle operazioni, sono pieni di liquidità raccolta nel passato.

 

Quanto alle infrastrutture, si tratta di business spesso legati a tariffe decise dai regolatori proprio alla luce dell'andamento del carovita, per cui meno influenzati dall'inflazione. «In questo comparto sta cambiando il profilo degli investitori: fino a qualche anno fa il mercato era dominato da investitori istituzionali e fondi pensione, mentre ora sono presenti anche operatori industriali interessati in alcuni casi ad asset tradizionali, come strade, aeroporti e torri di telecomunicazione, in altri a data center, reti di fibra ottica, ospedali e stadi».

 

Tra le tendenze destinate a rafforzarsi, lo studio segnala la crescita del credito non bancario, «che potrà aiutare a stabilizzare il mercato se dovesse diventare più costoso rivolgersi al credito bancario tradizionale», sottolinea Ghiglione. «La maggior parte dei deal resta comunque appannaggio delle corporate, che hanno dimostrato nel corso degli anni di essere meno legate alle condizioni di finanziamento. L'Italia da anni non è più solo terra di conquista, ma al contrario di conquistatori. Lo vediamo con gruppi come Eni, Prysmian e Campari, ma anche con imprese di medie dimensioni, che stanno imparando con successo a diventare globali».

il primo video di alessandro benetton da presidente di edizione 2il primo video di alessandro benetton da presidente di edizione 1FONDO BLACKSTONEblackstone

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)