mario draghi roberto cingolani gas

NIENTE PANICO: GLI STOCCAGGI DI GAS SONO PIENI ALL’82,5% - IL RISCHIO DI RIMANERE SENZA METANO ARRIVERÀ SOLTANTO A GENNAIO – DAVIDE TABARELLI (NOMISMA ENERGIA): “LA RUSSIA CI FORNIVA 29 MILIARDI DI METRI CUBI ALL’ANNO. NE ABBIAMO SOSTITUITI 20. IL GOVERNO VALUTA DI RISPARMIARE DA 3 A 6 MILIARDI, QUINDI I NUMERI SONO TIRATI” – L’ECONOMISTA PAGANETTO: “IL GOVERNO FA BENE A PREPARARE I PIANI PER UN'EVENTUALE EMERGENZA, MA IL RAZIONAMENTO SI FARÀ SOLO SE NECESSARIO, E IO NON CREDO CHE LO SARÀ”

Luigi Grassia per “La Stampa”

 

mario draghi roberto cingolani

Nell'inverno che si avvicina il piano di razionamento del gas predisposto dal ministro Cingolani (temperature più basse nelle case e termosifoni accesi per meno tempo) si rivelerà probabilmente indispensabile: «Anche se gli stoccaggi ormai sono pieni all'82,5% - dice Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia - è fortissimo il rischio che da gennaio l'Italia si ritrovi a corto di metano». Questo perché le riserve, di regola, coprono metà del fabbisogno invernale, mentre il resto deve arrivare dalle forniture regolari, che ora sono il punto dolente.

 

davide tabarelli

«La Russia - calcola Tabarelli - ci forniva 29 miliardi di metri cubi all'anno. Ne abbiamo sostituiti 20, ce ne mancano ancora 9. Il governo con questo piano valuta di risparmiare da 3 a 6 miliardi di metri cubi, quindi i numeri sono tirati. Quando la compagnia russa Gazprom dice che l'Europa, anche con le riserve di gas piene, rischia un inverno al freddo, non fa terrorismo psicologico, dice una cosa scontata». Tabarelli per affrontare l'inverno si è attrezzato con una stufa a Gpl. Segnala un problema: «Chi ha i soldi per riscaldarsi potrà ricorrere alle stufette elettriche, agli impianti a pompa di calore, alle stufe a pellet o a Gpl. A restare davvero al freddo saranno le famiglie più povere. E questo non è giusto».

GAS N ROSES - MEME BY CARLI

 

Giulio Sapelli, economista ed ex consigliere di amministrazione dell'Eni, pur senza contestare la necessità per l'Italia di prepararsi al peggio, individua nel piano del governo alcune pecche: «Per funzionare presuppone una quantità impossibile di controlli e di controllori, e addossa troppe responsabilità ai comportamenti degli individui. Io affiderei le iniziative di risparmio ai Comuni, anziché ai singoli cittadini, e proibirei gli eventi sportivi e gli spettacoli in grandi ambienti riscaldati».

 

Anche Sapelli deplora il rischio (o la certezza) che siano i poveri a pagare quasi tutte le conseguenze della guerra e delle sanzioni; approva comunque un assunto di base del piano di razionamento: «Bisogna assolutamente preservare le forniture di energia alle aziende, altrimenti l'economia si blocca e siamo tutti spacciati».

 

giulio sapelli

Luigi Paganetto, economista, ex presidente dell'Enea (leggi: nuove tecnologie e energie alternative) e fondatore del Gruppo dei Venti, istituito per dare indicazioni economiche al prossimo governo, ha due obiezioni al piano di razionamento. «Mi sembra che faccia troppo affidamento sull'imposizione di regole, mentre io da economista credo di più nell'influenzare i comportamenti con incentivi. Le regole sulla temperatura e sugli orari di accensione dei termosifoni sono troppo facilmente aggirabili, pensiamo agli edifici che non hanno il riscaldamento centralizzato».

 

Secondo Paganetto una maniera intelligente di utilizzare la proverbiale "mano invisibile", cara agli economisti, sarebbe in questo caso «offrire uno sconto sulle bollette agli utenti del gas che da un mese all'altro riducono i consumi. Questo si tradurrebbe in un incentivo forte a risparmiare energia, senza bisogno di sguinzagliare chissà quanti controllori. Oltretutto, un tale metodo aiuterebbe a verificare i risultati del razionamento di mese in mese, mentre la formulazione attuale del piano non permette di fare stime di efficaci: si dice che i risparmi saranno da 3 a 6 miliardi di metri cubi di metano, ma sono previsioni troppo aleatorie».

 

CLAUDIO DESCALZI IN QATAR

Il professor Paganetto ha anche una convinzione che, entro certi limiti, si può considerare rassicurante: «Il governo fa bene a preparare i piani per un'eventuale emergenza, ma il razionamento si farà solo se necessario, e io non credo che lo sarà. Già molto anni prima della guerra in Ucraina, l'allora amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni disse che "Putin è il più grande esperto che esista di mercato del gas". Io credo che Putin abbia interesse a minacciare il blocco delle forniture ma senza arrivarci davvero, allo scopo di far salire il prezzo e l'incasso della Russia. Perciò sono convinto che quest' inverno in Europa affronteremo un problema di prezzo del metano ma non di mancanza fisica della materia prima»

Luigi Paganetto MARIO DRAGHI CLAUDIO DESCALZI

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)