NIET! - AEROFLOT “NON PARTECIPERÀ IN ALCUN MODO AL FINANZIAMENTO DI ALITALIA” - NON RESTA CHE L’EMIRO

Lucio Cillis per "la Repubblica"

Aeroflot volta le spalle ad Alitalia, e il governo Letta prova a bussare alla porta di Etihad che per ora tace. Dalla Russia arriva un secco no alla compagnia italiana. I russi, fino a ieri trincerati dietro il più classico dei no comment, improvvisamente sbattono la porta: «Escludiamo l'acquisto o un intervento di salvataggio di Alitalia. Aeroflot - riferisce una fonte della compagnia di bandiera russa - non prevede di acquistare l'Alitalia e non parteciperà in alcun modo al suo finanziamento ».

Punto e a capo, la caccia ricomincia dal Medio Oriente. La chiusura arriva il giorno dopo le dichiarazioni rilasciate a Repubblica dal numero uno di Air France-Klm, Alexandre de Juniac, che ha motivato la scelta di non partecipare all'aumento di capitale di Alitalia. A questo punto la questione del salvataggio della ex compagnia di bandiera entra di prepotenza a Palazzo Chigi dove il premier Enrico Letta avrebbe chiesto ad un pugno di fidati sherpa di passare il Mediterraneo e di dirigersi la prossima settimana dagli emiri assieme a soci di peso di Alitalia.

Una missione - smentita ufficialmente dall'esecutivo - ma che in realtà è stata già predisposta e punterà quanto meno a strappare un impegno, sia pure "soft", di Etihad nei confronti di Alitalia. Il vettore di Abu Dhabi ha tutto l'interesse a non far morire la trattativa visto che in Europa ha già fatto shopping di compagnie nei mesi scorsi. Anzi il vettore da febbraio prossimo punterà dritto sul cuore dell'Europa ricca: il gruppo degli Emirati arabi uniti ha infatti annunciato nuovi collegamenti da Abu Dhabi per Monaco di Baviera in Germania, dove opera la controllata Air Berlin.

Per l'ad di Etihad, James Hogan, «il raddoppio della capacità sullo scalo di Monaco serve alla crescita della domanda, facilitando ulteriori connessioni con il nostro partner ». Nel frattempo anche Air France ha messo l'Italia nel mirino della sua costola a tariffe basse: Hop! andrà a competere proprio con Ryanair ed easyJet ma pure con Alitalia e Air One. Nel nostro Paese il vettore low cost si è lanciato in voli da Roma, Milano, Venezia, Firenze e Bologna verso Lione, Nantes, Bordeaux, Strasburgo.

In ogni caso da qui al 27 novembre, data di scadenza fissata dal cda per la sottoscrizione dell'aumento di capitale riservato ai soci, non ci saranno grossi colpi di scena al netto dell'assemblea di Poste di giovedì che deciderà sulla partecipazione all'inoptato. Il piano preparato da Gabriele Del Torchio è ora al vaglio del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi (che dovrà ritagliare di conseguenza pure il nuovo Piano aeroporti).

La prossima settimana, invece, saranno i sindacati ad essere finalmente informati dei dettagli del progetto di rilancio di Alitalia, che prevede una forte riduzione dei voli di medio raggio e il mantenimento di quelli internazionali e intercontinentali. E mercoledì prossimo, Lupi vedrà le parti sociali per avviare un tavolo sull'intero settore del trasporto aereo. Una decisione salutata con favore dalla organizzazioni di categoria.

 

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