andrea orcel unicredit

ODO ORCEL FAR FESTA – L’AD DI UNICREDIT È GALVANIZZATO DOPO L’ACQUISTO DEL 4,1% DEL CAPITALE DI GENERALI: SA DI ESSERE DIVENTATO L’AGO DELLA BILANCIA DELLA FINANZA ITALIANA. LA QUOTA DEL LEONE È ANCHE UN’ARMA DI NEGOZIATO CON IL GOVERNO ITALIANO PER L’ACQUISTO DI BANCO BPM (MELONI E GIORGETTI HANNO MINACCIATO IL GOLDEN POWER): TUTTI DOVRANNO PASSARE DA LUI SE VORRANNO VINCERE LA PARTITA CHE CORRE SULL’ASSE MEDIOBANCA-TRIESTE – LE CRAVATTE DI FERRAGAMO E GLI ADDOMINALI, L’ISOLA DEI CARAIBI, L’HUSKY “FLASH” E I TAGLI BRUTALI DEI COSTI: IL RITRATTO

 

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/economia/2025/02/02/news/scalate_cravatta_rossa_vocazione_orcel_operazioni_ostili-423978083/

 

Nome in codice “Flash”. Già un banchiere che dà il nome del suo cane, un husky, alla scalata sulla seconda banca più grande di Germania, la Commerzbank, per lo meno si distingue per originalità.

 

E infatti Andrea Orcel, classe 1963, romano di nascita ma cittadino del mondo, come ama definirsi, non risponde certo ai classici canoni del banchiere tutto casa e ufficio. Anzi, gli piace essere descritto come il Jamie Dimon (il capo della banca più grande del mondo, Jp Morgan) europeo oppure colui che sta disboscando la “foresta pietrificata” delle banche italiane.

 

unicredit

Sposato dal 2009 con l’interior designer portoghese Clara Batalim, con la quale ha una figlia, carattere irruento, […] nella sua bussola c’è in primo luogo il mercato, che dovrebbe essere lasciato funzionare da solo, senza intromissioni da parte della politica. Al contrario di ciò che sta succedendo in Italia da quando si è scatenato il risiko bancario.

 

Laureato alla Sapienza di Roma con una tesi sulle scalate ostili, proprio il mestiere che riuscirà a praticare per vent’anni alla Merrill Lynch e poi all’Ubs, consigliando i grandi banchieri del mondo a scegliere il momento giusto per scagliarsi sulla propria preda.

 

Andrea Orcel Ana Botin

[…]  Poliglotta, appena possibile va in palestra a scolpire gli addominali, quasi sempre in viaggio insieme alla sua fedele assistente Rebecca Tusa, ama le cravatte rosse di Salvatore Ferragamo e considera il lavoro di banchiere «una vocazione che non è per tutti».

 

Nel tempo libero, grazie a un solido patrimonio costruito nel tempo, trova svago sulle piste di Zermatt o nelle sue dimore tra Londra, il Portogallo e i Caraibi, dove sembra abbia casa nella stessa isola di David Bowie e Mick Jagger.

 

unicredit

[…] L’unico errore Orcel lo ha ammesso nel 2007 quando ha consigliato al Santander e alla Royal Bank of Scotland di comprare l’olandese Abn Amro, alla vigilia della grande crisi finanziaria. Ma ciò non gli impedì quell’anno di portare a casa un bonus da 38 milioni di dollari e poi offrire la mela bacata dell’Antonveneta al Monte dei Paschi, l’operazione che innescò quindici anni di crisi per la banca più antica del mondo.

 

Di certo a Orcel non manca la tenacia: quando Ana Botin gli ha stracciato il contratto da 50 milioni di euro […] che lo proiettava al vertice del Santander, non ha avuto dubbi e l’ha portata in Tribunale. Vincendo e intascando un risarcimento da 47 milioni. Incidente che non ha impedito il suo arrivo in Italia, nel 2021 come successore di Jean-Pierre Mustier e con uno sponsor di peso come l’ex vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona, che lo considera una sua creatura.

 

la villa acquistata da andrea orcel a maiorca 2

In queste ore l’umore è alto, chi ha parlato con Orcel domenica, dopo che tutti i giornali hanno scritto della sua ultima incursione nel capitale di Generali, con un 4,1% rastrellato sul mercato, lo descriveva gongolante per essere diventato l’ago della bilancia della finanza italiana.

 

Tutti dovranno passare da lui se vorranno vincere la partita che corre sull’asse Mediobanca-Leone alato, ed è proprio quello il significato della sua ultima mossa: essere determinante. Ma il suo stile di management è da sempre sotto i riflettori.

 

Le seconde linee di Unicredit lo descrivono come un padre-padrone dal carattere difficile.

Da quando è entrato in Unicredit, […]  ha fin da subito sostituito la prima linea di manager con persone di sua fiducia: cinque donne a cui ha affidato tutto il potere nella banca.

 

SEDE DI BANCO BPM A PIAZZA MEDA - MILANO

Oltre a Rebecca, l’assistente che lo segue dappertutto, il cerchio magico è composto da Joana Carss, capa della comunicazione mondiale del gruppo, dalla direttrice delle strategie Fiona Melrose, dall’irlandese Siobhan Mc Donagh che occupa la delicata casella del personale e più recentemente da Rita Izzo, che dirige la struttura legale.

 

L’unico uomo ammesso nella ristretta cerchia dei fedelissimi è Giacomo Marino, ex direttore generale di CariVerona, giovane banchiere che aveva lavorato con Orcel in Merrill Lynch e in Ubs. A lui è affidata la delicata struttura dell’M&a, cioé le stanze da cui sono partiti gli attacchi a Commerzbank e al Banco Bpm. E le complicate operazioni sui derivati che stanno destabilizzando il sistema.

 

Andrea Orcel

È comunque un fatto che in soli tre anni Orcel è riuscito a sfoltire una struttura centrale giudicata troppo pesante potenziando la rete commerciale e l’IT, dove la banca era rimasta indietro. Il taglio brutale dei costi è stato funzionale alle metriche da presentare al mercato. Per tre anni e mezzo Orcel ha guardato dentro Unicredit, facendo esplodere gli utili e distribuendoli ai suoi azionisti che hanno ricambiato comprando titoli Unicredit.

 

Così il prezzo è salito dagli 8 euro della primavera 2021 ai 44 di oggi, un record. Poi, dallo scorso settembre, fuoco alle polveri: prima la scalata a Commerz, poi l’Ops su Bpm, quindi l’incursione su Generali.

 

Dove Orcel voglia arrivare ancora non è chiaro, il suo sogno è costruire la prima banca europea in grado di tener testa ai colossi americani. La determinazione non gli manca, ma al momento il primo obiettivo è quello di ricucire con il governo Meloni, che lo giudica inaffidabile. Poi si vedrà.

IL QUARTIER GENERALE UNICREDIT A MILANOANDREA ORCEL CARLO MESSINA banco bpmbanco bpmMARCELLO SAITTA - DIRETTORE FILIALE BANCO BPM - MONTECITORIOandrea orcel di unicreditandrea orcelMPS - MEDIOBANCA - UNICREDIT - BANCO BPM - GLI INTRECCIINTERVENTO DI ANDREA ORCEL SUL FINANCIAL TIMESla villa acquistata da andrea orcel a maiorca 1

Ultimi Dagoreport

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO