PIAZZA AFFARI SUPERSTAR: CHIUDE AI MASSIMI DALL'AGOSTO 2011 (+2,2) - SPREAD BTP-BUND A 279 PUNTI - BOOM DI FINMECCANICA (+6%) E TELECOM (+8,8%) - STAMPA USA: “MORGAN STANLEY VUOLE TAGLIARE 1.600 POSTI” - PIRELLI: SI VA VERSO UN PATTO PIU' BREVE, DI UN ANNO E MEZZO - IL CONSIGLIO DI STATO RESPINGE L’APPELLO TELECOM SULL’ACCORDO DA 521 MLN € CON IL VIMINALE - O'LEARY (RYANAIR): “ALITALIA SOPRAVVIVERÀ MA SARÀ PIÙ PICCOLA” - IL MIGLIOR ASSET 2012? LA BORSA DI ATENE…

1 - BORSA: MILANO STAR D'EUROPA, CHIUDE AI MASSIMI DALL'AGOSTO 2011
Radiocor - Gran finale per Piazza Affari, che con il rialzo del 2,2% ha vantato la performance migliore d'Europa e ha riconquistato livelli dell'estate 2011. Il Ftse Mib ha infatti chiuso le contrattazioni sopra quota 17.300 punti, come non succedeva dal 2 agosto 2011. Intanto lo spread ha terminato a 279 punti. A far correre l'indice sono state le azioni delle banche e alcune blue chips del calibro di Finmeccanica (+6%), elettrizzata dalle ipotesi che si stia avvicinando la cessione di Ansaldo Energia, e di Telecom Italia (+8,8%).

I titoli della compagnia hanno festeggiato la notizia, riferita dal Financial Times, che sia allo studio la creazione di una rete paneuropea. Sul fronte dei cambi, l'euro e' pari a 1,3045 dollari (1,3057 ieri) e a 114,75 yen (113,71), mentre il dollaro/yen e' a quota 87,97 (87,09). Scende di un frazionale -0,09% il prezzo del petrolio wti: il future febbraio si attesta ora a 93,09 dollari al barile.

2 - PIRELLI: VERSO PATTO PIU' BREVE, DI UN ANNO E MEZZO
(ANSA) - Si lavora a un patto più breve per Pirelli, non più 3 anni ma - da quanto si apprende - è verosimile un accorciamento a circa un anno e mezzo, in linea con la strategia di semplificazione che il gruppo sta percorrendo. Il patto dovrebbe veder confermati tutti i soci anche se Allianz sta ancora facendo le sue valutazioni.

3 - MORGAN STANLEY: STAMPA, VERSO TAGLIO 1.600 POSTI
(ANSA) - Morgan Stanley si appresta a ridurre la propria forza lavoro di 1.600 unità nelle prossime settimane nella divisione di investment bank. Lo riporta la stampa americana citando alcune fonti, secondo le quali la riduzione rappresenta il 6% della forza lavoro totale nella divisione di investment bank.

4 - ALITALIA: O'LEARY, SOPRAVVIVERA' MA SARA' MOLTO PIU' PICCOLA
(ANSA) - Alitalia sopravviverà, ma solo se si legherà ad Air France, e diventerà una compagnia più piccola. E' la previsione di Michael O' Leary, amministratore delegato di Ryanair, a Bologna. "E' un momento economico molto difficile per diverse compagnie di bandiera, come Alitalia, Iberia e Sas, perché hanno costi molto elevati e perché il mercato europeo evolve verso le low cost - ha detto -. L'unica cosa per Alitalia, come per Iberia e Sas, è trovare un partner. Uno come Air France per Alitalia". Questo comporterà però "una riduzione nelle rotte nazionali e in quelle dall'Italia verso altri paesi, e ciò creerà l'opportunità per noi di continuare a crescere in Italia, in particolare nel sud e nelle isole. Alitalia sopravviverà, ma sarà una compagnia molto più piccola".

5 - TELECOM:CONSIGLIO STATO RESPINGE APPELLO SU ACCORDO VIMINALE
(ANSA) - Il Consiglio di Stato respinge gli appelli - quello principale del Ministero degli Interni e quello incidentale di Telecom - contro la decisione del Tar che nel giugno scorso ha annullato la convenzione con il Viminale. Per decidere sull'inefficacia della convenzione, si legge nella sentenza depositata ieri, rimanda però la decisione alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Il Tar del Lazio aveva annullato l'accordo tra il ministero degli Interni e Telecom Italia per la fornitura "di servizi di comunicazione elettronica a favore del Dipartimento di pubblica sicurezza e dell'Arma dei Carabinieri, quali servizi di fonia vocale, fonia mobile, trasmissione dati", del valore di 521 milioni di euro, accogliendo il ricorso in materia presentato da Fastweb.

La convenzione, siglata a fine 2011 e di durata settennale, era comunque rimasta efficace fino a fine 2013. Il Tar infatti, "tenendo conto dei tempi e dei profili tecnici necessari per espletare una procedura selettiva nel caso di specie e di tutte le esigenze dell'amministrazione, con particolare riferimento alla necessità di non interrompere i delicati servizi in oggetto di affidamento e di prevedere tempi adeguati per garantire una eventuale migrazione degli stessi ad altro fornitore" aveva ritenuto di dover dichiarare inefficace la convenzione quadro alla data del 31 dicembre 2013.

6 - EURIBOR: A BREVE INCONTRO PM TRANI RUGGIERO IN CONSOB A ROMA
Radiocor - A breve ci sara' una visita in Consob a Roma del pm di Trani, Michele Ruggiero. Il confronto, secondo quanto apprende Radiocor, avverra' sull a vicenda dei tassi Euribor sulla quale la Procura pugliese ha aperto un'inchiesta. I reati ipotizzati sono truffa aggravata e grave manipolazione dei mercati. A sporgere denuncia sono state le associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori.

A luglio scorso la Procura di Trani ha disposto il sequestro nella sede Barclays di Milano di numerosi documenti. Ruggiero e' lo stesso pm che indaga sulle carte 'revolving' e sulle agenzie di rating. Quanto all'inchiesta sulle presunta truffa delle carte usurarie American Express oggi il giudice per l'udienza preliminare ha rinviato al 15 aprile. L'indagine era iniziata nel 2009, a seguito della denuncia di un utente di Molfetta che, a fronte di un prestito di 2.600 euro, non avendo pagato una rata di 129,43 euro, si era visto recapitare una richiesta di 686,54 euro.

7 - LA GRECIA STRAVINCE, BATTUTI L'ORO E LE BANCHE USA
G.Mar. per il "Corriere della Sera" - Avreste mai detto che il miglior asset del 2012 è stata la Borsa di Atene? Forse sì. O forse no. Ma alla fine è andata veramente così: complice il ritorno di un po' di fiducia e la mareggiata di liquidità offerta dalle banche centrali per uscire dalla crisi, la Piazza greca è salita (dividendi compresi) nell'ordine del 38%. Mentre il Dax, l'indice della Borsa di Francoforte, si è accontentato di un 28%, e l'S&P 500, il termometro di Wall Street, balla intorno al 15%. Jim Reid, che guida il team Macro Strategy di Deutsche bank, ha fatto i conti in tasca a tutti i mercati per stilare la classifica finale dell'anno più strano della finanza.

Dodici mesi partiti decisamente male (soprattutto per i più deboli dell'euro) e finito in bellezza per quasi tutti. In rosso sono rimasti Madrid, sfiancata da un finale d'anno con avvitamento della crisi bancaria, e l'indice generale delle materie prime. Ma i risultati migliori, pari al 20% e oltre, sono toccati appunto agli asset più rischiosi.

Sul secondo gradino, dopo Atene, troviamo infatti i bond bancari europei subordinati e al quarto, dopo l'inossidabile Borsa tedesca, l'indice delle banche euro (Dj Stoxx 600 banks). Pure i Btp, con il loro 20%, si guadagnano un posto nella top ten degli investimenti più redditizi dell'anno, mentre Piazza Affari si deve accontentare di un posto a metà classifica, insieme a chi ha brindato con una performance inferiore al 10%. Agli ultimi posti i bund tedeschi e Treasury americani: la rimonta dei reietti ha spedito in fondo i campioni della sicurezza degli investimenti

8 - PIÙ FONDI PER LA BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI
Dal "Corriere della Sera" - È una delle poche strutture che anche in piena crisi ha continuato a sostenere i progetti di sviluppo. E per la Bei, la Banca Europea degli investimenti, i governi hanno fatto la loro parte. I 27 hanno approvato all'unanimità l'aumento di capitale della Banca europea degli investimenti per 10 miliardi, che saranno interamente versati. Lo ha confermato la stessa Bei.

L'operazione permetterà di fornire fino a 60 miliardi su tre anni in prestiti addizionali per progetti di interesse transfrontaliero. L'aumento di capitale sarà ripartito tra i 27 azionisti a seconda delle attuali quote di partecipazione. Per l'Italia, che vede come vicepresidente Dario Scannapieco, si tratta di poco più di 1,6 miliardi, la stessa cifra che sarà versata da Germania, Francia e Regno Unito. I prestiti addizionali riguarderanno progetti in quattro settori: innovazione, piccole e medie imprese, energia pulita e infrastrutture. Il nuovo finanziamento si aggiungerà ai prestiti regolari annuali di 50 miliardi. Sarà interessante vedere come il fondo specializzato anche in investimenti diretti opererà all'indomani della ricapitalizzazione.

9 - IL BANCHIERE DI JP MORGAN PASSA ALL'HEDGE FUND
Giu.Fer. per il "Corriere della Sera" - Dopo il danno, la beffa. L'hedge fund che, scommettendo contro Jp Morgan, ha fatto perdere all'istituto guidato da Jamie Dimon oltre 6 miliardi di dollari lo scorso maggio, adesso si porta via l'ex capo dell'investment banking, Jes Staley, 34 anni di carriera nella banca di Wall Street, e uno dei manager più vicini a Dimon. Staley passerà a BlueMountain Capital Management, che ha dopo aver tratto enormi profitti ha poi aiutato Jp Morgan a liquidare alcune delle sue posizioni.

Staley acquisirà una quota dell'hedge fund, del quale diventerà il nono partner, ed entrerà a far parte dei comitati dedicati alla gestione, al rischio e agli investimenti. L'addio è stato annunciato ai dipendenti dallo stesso Dimon. «BlueMountain è un nostro importante cliente e non vediamo l'ora di lavorare con James in futuro», ha detto Dimon, che perde anche un confidente. Non è la prima volta che succede.

BlueMountain è piena di ex di Jp Morgan: viene da lì anche il ceo dell'hedge fund, Andrew Feldstein. L'ultimo passaggio, però, segnala un cambiamento più profondo in corso a Wall Street, dove i grandi istituti soffrono per stare al passo con le nuove e più severe regole sul trading, e gli hedge funds ne diventano concorrenti sempre più aggressivi.

 

 

IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO EFFETTO DOMINO SULLO SPREAD jpegfinmeccanicaLogo "Telecom"Franco BernabèMorgan StanleyMICHAEL O LEARY RYANAIR alitalia logo passeggeroGRECIA CRACK

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...