daniela santanche santanche'

PITONESSA STRITOLATA – A FINE MESE I GIUDICI DECIDERANNO SULL’ISTANZA DI FALLIMENTO PER LA SOCIETÀ “VISIBILIA”, FONDATA DAL MINISTRO DEL TURISMO, DANIELA SANTANCHÈ, CHE L’HA GESTITA E CONTROLLATA FINO ALL’ESTATE DI QUEST’ANNO. AL DI LÀ DELLO STATO DI INSOLVENZA E DEGLI EVENTUALI REATI COMMESSI, UN DATO È CERTO: “VISIBILIA”, SUL PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO, È UN COLOSSALE FLOP – LO SBARCO IN BORSA, I DEBITI ALLE STELLE, LA FUGA DELLA “SANTADECHE’”

Fabio Pavesi per “Verità & Affari”

 

daniela santanche

Toccherà al Tribunale, a fine mese, decidere sull’istanza di fallimento chiesta dalla Procura di Milano per la società quotata Visibilia editore, la creatura di Daniela Santanchè gestita fin dalla sua nascita, prima delle dimissioni del novembre del 2021 e controllata con una quota significativa fino almeno all’estate di quest’anno dalla senatrice di Fratelli d’Italia e ora ministro del Turismo.

 

Ma al di là dell’aspetto tecnico-giuridico sul supposto stato di insolvenza della società e degli eventuali reati commessi nella gestione della società, un dato è certo. Visibilia editore sul piano economico-finanziario è un clamoroso esempio di fallimento imprenditoriale. Un colossale flop con un ricco campionario di alchimie contabili e operazioni infragruppo per tenere in vita il più a lungo possibile una società che vacillava fin dagli esordi borsistici.

 

LO SBARCO IN BORSA NEL 2014 E SI COMINCIA GIA IN PERDITA

Visibilia editore si quota in borsa con un reverse take over, una fusione inversa con una società già quotata sul mercato, la Pms. Santanchè che nasce come venditrice di pubblicità per i giornali, vuole fare l’editore. Acquisisce riviste da Ville&Giardini a Ciak a Pc professionale dalla Mondadori fino poi ad aggiungere nel tempo Visto e Novella 2000 e le conferisce alla già quotata Pms.

 

Ne diventa il padrone e come Visibilia editore sbarca in Borsa nel lontano 2014. Già dal primo anno ecco le prime perdite. Deve svalutare per 2 milioni, un ramo di attività della vecchia Pms, la Selpress e chiude il 2014 con una perdita secca di 2 milioni, una cifra superiore ai ricavi. I ricavi negli anni successivi grazie anche all’apporto delle due testate di gossip Visto e Novella 2000, crescono. Già nel 2015 raddoppia il fatturato, ma i costi corrono di più. Risultato: ecco ancora un rosso di bilancio da 1,2 milioni nel 2015. Il filotto dei risultati negativi è solo all’inizio.

daniela santanche

 

Tra il 2016 e il 2018 cumula altre perdite per 1,7 milioni. La Visibilia editore va già in sofferenza a livello di margine industriale. Non si producono flussi di cassa e le perdite cominciano a intaccare il capitale. Intanto i debiti però crescono.

 

DEBITI ALLE STELLE GIA’ NEL 2016

Nel 2016 Visibilia, posseduta al 75% dalla Visibilia editore holding della Santanchè si ritrova con debiti complessivi per 6,3 milioni di euro su un attivo di bilancio di 7,1 milioni, un patrimonio netto di soli 293mila euro.

 

DANIELA SANTANCHE MATTEO PIANTEDOSI

Solo i debiti con le banche (Bpm, Popolare di Sondrio e Credito Valtellinese) sommano 2,6 milioni. Santanchè rinegozia le scadenze allungando il debito a 9 anni. Cominciano anche le rateizzazioni dei debiti con il fisco e con gli enti di previdenza. Sono in tutto 1,5 milioni di esposizione, di cui 1 milione con l’Erario e quasi 500mila euro con Inps e Inpgi. È l’unico modo per boccheggiare visto il fatto che flussi di cassa non ci sono e il margine operativo delle attività è in rosso per oltre 600mila euro.

 

L’AVVIAMENTO DA 4 MILIONI SU CUI INDAGA LA GDF

VISIBILIA EDITORE

Nell’attivo c’è un avviamento da 4 milioni che sorregge il bilancio. Ed è proprio su quella posta, oltre che sulle imposte anticipate, che si concentrerà l’attenzione degli investigatori della Guardia di Finanza che analizzano per conto della Procura i bilanci dal 2016 al 2020 dopo l’esposto dei soci di minoranza che apre il fascicolo.

 

La Guardia di Finanza mette un faro sull’entità di quell’avviamento ritenendolo evidentemente non corretto. Già nel 2016 uno dei sindaci del Collegio Gian Franco Vitulo esprime perplessità con una dissenting opinion su una serie di operazioni infragruppo e sulla contabilizzazione delle imposte anticipate a bilancio per 400mila euro.

 

DANIELA SANTANCHE'

Non sarà più sindaco della società. Se quella voce dell’attivo, cioè l’avviamento, non fosse congrua e dovesse essere svalutata allora sarebbe il crac patrimoniale. Accade, ed è la goccia che fa traboccare il vaso, ma accade anni dopo. Addirittura nel 2021. Dopo una perizia indipendente della Deloitte funzionale al nuovo piano industriale ecco che quella voce che aveva resistito nei conti per anni viene corretta. Un anno fa ecco la forte svalutazione per 2,7 milioni che porta il bilancio di quell’anno a una perdita monstre di 3,5 milioni. Un buco su ricavi per soli 4 milioni che di fatto decreta la parola fine alla futura sostenibilità economica di Visibilia.

 

I SEGNI DEL DISASTRO

Ma se questo è l’epilogo del disastro, i segni anticipatori ci sono già prima. Già nel 2020 Visibilia si trova nelle condizioni dell’articolo 2446 del codice civile. Le perdite cumulate per 2,8 milioni portano il patrimonio netto sotto un terzo del capitale sociale. La società deve assolutamente ricapitalizzare dopo aumenti già effettuati in passato.

 

DANIELA SANTANCHE

Nel frattempo già negli anni precedenti, con debiti alle stelle e senza margini positivi, Santanchè, che darà le dimissioni dalle cariche nel novembre del 2021, cerca liquidità. La strada delle banche, tolte le già esposte Bpm, Pop Sondrio e Creval, è impossibile da percorrere visti i conti più che precari. E così ecco che si ricorre a un prestito convertibile cum warrant.

 

Prima Bracknor e poi Negma due fondi, in realtà imparentati, di Dubai piuttosto opachi e su cui Verità&Affari ha già raccontato in passato. I fondi finanziano così Visibilia fornendo liquidità in cambio della sottoscrizione delle obbligazioni convertibili fin dal 2017 con la società come si è visto già in crisi di perdite. I fondi con base negli Emirati e domiciliati fiscalmente in paradisi off shore convertono però fin da subito le loro obbligazioni in azioni, lucrando sul prezzo a sconto e vendendo in borsa i titoli Visibilia. Affossando così mano a mano il valore del titolo nel tempo.

 

SANTANCHE’ COMINCIA LA FUGA DALLA SOCIETA’

DANIELA SANTANCHÈ

Nel frattempo Santanchè consapevole della situazione di lenta decozione lima progressivamente le sue quote. Alla fine del 2020 è ancora il socio forte di controllo di Visibilia editore con la Visibilia editore holding che ha il 58% del capitale della quotata e la Visibilia concessionaria sempre di Santanchè con il 7,4% del capitale. Scende progressivamente poco sotto il 50% nel dicembre del 2021. Poi è un’escalation, una sorta di grande fuga dalla sua creatura imprenditoriale. Già a febbraio del 2022 risulta avere complessivamente il 43% delle quote. A maggio di quest’anno ha solo il 20%, a giugno scende ancora al 14% per poi a metà ottobre poche settimane fa, ecco sparire sotto la soglia rilevante del 5% del capitale.

 

meme su daniela santanche 9

IL CONFERIMENTO DELLE ATTIVITA’ A UNA SRL E LA QUOTATA RESTA UNA SCATOLA DI PARTECIPAZIONE

La pitonessa, come è soprannominata, si sbarazza della sua realtà imprenditoriale non prima di aver girato, a fine dicembre del 2021 le attività a una srl, la Visibilia editrice che è controllata dalla quotata che così si ritrova a essere una scatola vuota, solo una holding di partecipazioni. Si mettono al sicuro le riviste e si esce dal capitale.

 

Ora toccherà al nuovo socio di maggioranza, Luca Giuseppe Reale Ruffino con il 12,94 per cento del capitale, e Sif Italia, controllata sempre da Ruffino che ne è anche ad con l'8,78, raccogliere i cocci dell’avventura in Borsa di Visibilia editore. Dovrà saldare i debiti scaduti con l’Erario e provare a rilanciare la società. Come? Difficile dirlo.

 

L’ULTIMO BILANCIO PUBBLICO

dimitri kunz daniela santanche foto di bacco (4)

A giugno del 2022 l’ultimo bilancio pubblicato, Visibilia editore si presenta così. Con una semestrale non certificata dal revisore contabile, dopo che anche nel 2021 i revisori precedenti non avevano potuto esprimersi sul bilancio. Con una perdita consolidata di 600mila euro e una posizione finanziaria netta negativa per 3,9 milioni. Come da quasi sempre nella vita di Visibilia, il margine industriale è già in rosso per 371mila euro su ricavi per 1,87 milioni.

 

I debiti totali ammontano a 6,8 milioni, ben oltre 3 volte il fatturato, e quelli scaduti con il Fisco e gli enti previdenziali per oltre 2,7 milioni. Come si vede nulla è cambiato dagli esordi, anzi la situazione finanziaria e patrimoniale si è solo aggravata. Una società Visibilia che è stata in piedi miracolosamente solo perché finanziata di fatto in buona parte dallo Stato, fin dall’inizio, da quando non ha fatto che accumulare debiti con il Fisco. Del resto quando produci perdite dal 2014 al 2022 per oltre 10 milioni come si fa a saldare i debiti contratti? Meglio lasciarlì lì a scadere. L’unico modo di sopravvivere. Ora per la Procura è arrivato il redde rationem 

MEME SULLA PROSTATITE DI FLAVIO BRIATOREDANIELA SANTANCHEDANIELA SANTANCHE' ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO IL CONTE BISDANIELA SANTANCHEmarco sabetta daniela santanche'daniela santanche' racconta la disavventura con il trenodaniela santanche' al flash mob contro la fase 2 2meme su daniela santanche 5DANIELA SANTANCHE

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO