1. UN SOSPETTO INQUIETANTE, UNA CALUNNIA INFAMANTE, FORSE UNA VERITÀ IMBARAZZANTE 2. DAVID ROSSI SI SAREBBE UCCISO PERCHÉ HA SENTITO UN SINISTRO TINTINNAR DI MANETTE? 3. C’È PERÒ UN DATO CERTO D’IMBARAZZO PER LA PROCURA. DUE ANNI FA DAVID ROSSI HA PRESENTATO QUERELA CONTRO ALCUNI BLOG SENESI – IN PARTICOLARE ‘’L’ERETICO DI SIENA’’ E ‘’IL FRATELLO ILLUMINATO’’ - CHE DA TEMPO LO MASSACRAVANO CON INDISCREZIONI, CALUNNIE, GOSSIP DI BASSA LEGA. DI QUELLA DENUNCIA NON SI È FATTO NULLA 4. ROSSI CI SOFFRIVA, LASCIAVA DA PARTE L'IRONIA TAGLIENTE E SI SFOGAVA: “IO SO CHI SONO QUESTI. SE SOLO MI DECIDESSI A PARLARE DI LORO NON USCIREBBERO PIÙ DI CASA”

1. MPS, ECCO PERCHÉ SI È UCCISO ROSSI - LA «CAVOLATA»? UN INCONTRO CON MUSSARI. IL TIMORE DELL'ARRESTO
Carlo Cambi per "Libero"

Un sospetto inquietante, una calunnia infamante, forse una verità imbarazzante. David Rossi - responsabile dell'area comunicazione del Monte dei Paschi di Siena - si sarebbe ucciso perché ha sentito attorno a sé, lui finora neppure indagato, ma rimasto l'ultimo della vecchia dirigenza di Mps al vertice della banca, un sinistro tintinnar di manette. Si è trovato isolato, pressato dai magistrati e dal nuovo management del Monte e non ha retto. È quanto si sussurra anche perché, nel tardo pomeriggio di mercoledì - questo è certo - ha ricevuto una lunghissima telefonata sul cellulare.

Chi c'era dall'altra parte? Mistero, ma i magistrati che indagano lo sanno, perché hanno acquisito il telefonino di Rossi e altro «materiale informatico ». La chiave del giallo sta in quel lungo colloquio a cui sono seguiti tanti altri squilli della moglie di Rossi. Rimasti senza risposta. In parte questa ricostruzione trova se non fondamento, almeno qualche sostanziale indizio in un certo nervoso attivismo della Procura.

Ieri i sostituti Aldo Natalini e Antonio Nastasi hanno fatto due sopralluoghi a Rocca Salimbeni: al mattino nell'ufficio di Rossi, al pomeriggio, mentre si svolgeva l'autopsia sul cadavere del dirigente del Monte poi terminata senza che nulla si sapesse, negli altri uffici della banca. Non è dato sapere se siano stati acquisiti nuovi documenti, di certo si sta studiando il computer di Rossi, che era rimasto nel suo ufficio. Gli inquirenti avvertono che lo scandalo del Monte ha fatto un salto di qualità. Ieri sono stati barricati ore a Palazzo di giustizia. Si pensava che parlassero coi media, ma alle sette di sera Aldo Natalini è uscito senza dire una parola seguito dagli altri.

C'è però un dato certo d'imbarazzo per la Procura. Due anni fa David Rossi ha presentato querela contro alcuni blog senesi - in particolare l'Eretico di Siena e il Fratello Illuminato - che da tempo lo massacravano con indiscrezioni, calunnie, gossip di bassa lega. Di quella denuncia non si è fatto nulla. Siena il giorno dopo questa morte non annunciata si scopre ancora più piccola città, ancor più bastardo posto. Il sospetto è che Rossi sia stato «suicidato», ipotesi che la Procura ha tolto di mezzo subito.

La calunnia è che dietro questa morte che imbratta uno scandalo senza precedenti vi sia una lettera anonima che lo stesso Rossi avrebbe scritto agli inquirenti per vuotare il sacco e difendersi da un'ipotetica accusa di insider trading. Potenziato, questo veleno, dal sibilare di incontri riservati con Mussari e l'entourage dell'ex presidente. Ma tolta di mezzo questa nebbia resta quella verità imbarazzante.

Come in un tragico rebus si cerca di leggere in trasparenza quelle quattro parole vergate su un foglietto, indirizzato alla moglie Antonella, trovato nell'ufficio di David Rossi al terzo piano, scala B, di Rocca Salimbeni: «Ho fatto una cavolata ». Quel foglietto che è nelle mani della Procura è sofferente di altre frasi cancellate, smozzicate, termometro di una febbre d'angoscia che è salita fino all'insostenibile il 6 marzo alle ore 20 e 43, quando David Rossi ha aperto la finestra sul lato sinistro del suo ufficio e si è lasciato cadere. Una botta sorda.

Giancarlo, il suo segretario, che accorre, la giacca di Rossi ancora al suo posto, il cellulare, sulla scrivania che squilla a vuoto - è la moglie che chiama - e annuncia il giallo. La «cavolata» mortale sarebbe una visita che David Rossi ha fatto subito dopo la perquisizione del suo ufficio e della sua casa appena fuori le mura di Siena, perquisizione avvenuta il 19 febbraio che l'aveva profondamente scosso, all'ex presidente Giuseppe Mussari e all'ex direttore generale del Monte Antonio Vigni, entrambi indagati.

Questi contatti «proibiti» che si sarebbero sostanziati anche in telefonate e , forse, in e-mail, avrebbero mosso i magistrati ad aumentare la pressione su David Rossi. Facendo intravvedere un'imputazione o persino una misura cautelare? È l'oggetto di quella lunghissima, angosciante telefonata di mercoledì pomeriggio? David Rossi nulla ha fatto trapelare. L'ultima riunione con i collaboratori l'ha avuta poco prima delle sei del pomeriggio.

Chi gli ha parlato ricorda, piangendo, che pareva in un limbo di presenza-assenza, rispondeva in automatico alle domande di lavoro. Poi, dopo le 18, è rimasto chiuso nel suo ufficio. Fino al momento dell'ultimo volo. Ieri Mps ha emesso un comunicato di cordoglio, mercoledì sera sul blog «Eretico» alle 22 e 38 compariva un post che finisce così: «Questa città ha perso non solo l'innocenza, ma anche la decenza, ormai da molti anni. Pur non essendone assolutamente convinto, mi piace pensare che, almeno arrivato alla fine che lui stesso ha voluto tale, se ne sia accorto perfino David Rossi». Forse a quelle denunce di Rossi i pm di Siena avrebbero dovuto dare più ascolto.


2. AFFETTO E VELENI SUI BLOG, SIENA SOTTO CHOC
Nino Cirillo per Il Messaggero

I BLOG
E quanto ai blog, David ci soffriva, lasciava da parte l'ironia tagliente che tutti gli hanno sempre riconosciuto e si sfogava: «Io so chi sono questi. Se solo mi decidessi a parlare di loro non uscirebbero più di casa». Ma non l'ha mai fatto, ovviamente, fedele a quel suo carattere irsuto ma correttissimo fino all'ossessione. «Uno che non ti perdonava niente - racconta un'amica - ma che riusciva sempre a strapparti un sorriso». Gli stessi sorrisi che deve essere riuscito a strappare ad Antonella, diventata sua moglie qualche anno fa, e a Carolina, la figlia della donna, che lavora alla Fondazione dei Musei Senesi. E già, perché di David si deve dire ancora che si laureò in Storia dell'Arte, che di arte era un grande esperto, che dei pezzi importanti aveva in casa. Anche quel dipinto che il suo cagnolino gli ridusse una sera in briciole, senza che lui facesse una piega. Adesso che non c'è più, sono tutti per lui, l'ultimo degli uomini di Mussari in un Monte Paschi che ha preso un altra strada, come l'Ultimo dei Mohicani. E non c'è una sola voce bieca che si azzardi, perfino quei blog ora tacciono. Da qui Siena ricomincia, senza David Rossi.

 

 

DAVID ROSSI FOTO INFOPHOTO LA FINESTRA DI MPS DELL UFFICIO DI DAVID ROSSI FOTO LOZZI PER INFOPHOTO DAVID ROSSI FOTO INFOPHOTO DAVID ROSSI FOTO ANSA VINCINO SU DAVID ROSSI SUICIDATO MPS LINGRESSO DI ROCCA SALIMBENI SEDE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA ANTONIO VIGNI GIUSEPPE MUSSARI FOTO ANSA

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