1- QUALE OSCURO POTERE HA SOSTENUTO E SOSTIENE UN PERSONAGGIO COME BINI SMAGHI FINO AL PUNTO DI RESISTERE CONTRO TUTTO E CONTRO TUTTI? COME E' POSSIBILE CHE UN COSIDETTO "CIVIL SERVANT" NON SI RENDA CONTO CHE IL SUO ATTEGGIAMENTO PUO' FAVORIRE QUEL CERCHIO MAGICO DI POTERI OCCULTI CHE VUOLE FAR SALTARE L'EUROZONA E COLONIZZARE L'TALIA A PREZZI DI SALDO? 2- COME DIFFICILE è DIMOSTRARE CHE A DIFENDERE L'INDIFENDIBILE SIANO AMBIENTI PARAMASSONICI TOSCANI CON CAPPUCCETTI E COMPASSI DELLA FINANZA TEDESCA 3- E A RIPROVA DI QUESTO PRESUNTO "ASSE" OCCULTO C'E' CHI INVITA A LEGGERE IL CORRIERE DELLA SERA DI IERI L'INTERVISTA ALL'EX- CAPOECONOMISTA DELLA BCE, ISSING 4- A QUESTO PUNTO NON CI VUOLE QUALCHE OSCURA DIETROLOGIA PER CAPIRE CHE A BERLINO HANNO "INGAGGIATO" POLITICAMENTE IL BUON LORENZO PER USARLO COME UNA CLAVA E UN CONTRAPPESO NEI CONFRONTI DEL PATONZA E DELL'AMICO-NEMICO SARKOZY

Domani un ascensore riservato salira' al 35° piano dell' Eurotower, il grattacielo di vetro e acciaio dove si trova l'ufficio di Mario Draghi, il nuovo presidente della BCE. Dalla sua scrivania, che in queste ore si presenta come un'isola nella tempesta, il banchiere romano dovra' pilotare il salvataggio dell'euro che la crisi italiana e le dichiarazioni strampalate del presidente Patonza mettono a repentaglio. Nessuno dei presidenti che l'hanno preceduto dal '98 ad oggi (Duisenberg e Trichet) ha esordito in un contesto cosi' difficile e insidioso dove ogni atto e ogni parola possono provocare effetti planetari.

A questo punto Draghi non ha nemmeno il tempo di svuotare gli scatoloni e di sistemare le carte piu' delicate nel nuovo ufficio e dentro il castello settecentesco che la moglie Maria Serenella (come ha rivelato ieri su Repubblica la giornalista Elena Polidori) ha scelto come seconda abitazione. Sui mercati e' allarme rosso, il maledetto spread avvicina il contagio della Spagna e dell'Italia e giovedi' si apre al Palais du Festival di Cannes la passerella del G20.

E' molto probabile che prima di questo appuntamento Draghi si consulti con i 5 membri del Comitato Esecutivo della Banca Centrale che insieme ai 17 del Consiglio dei Governatori guidano l'Istituto di Francoforte, qui si ritrovera' al fianco di Lorenzo Bini Smaghi, l'irriducibile fiorentino che si rifiuta di lasciare la poltrona occupata dal giugno 2005.

Le regole del fair play e la severita' di costumi che per tutta la vita hanno evitato a Draghi di scivolare in gesti teatrali, inducono a ritenere che tra i due italiani non ci saranno scintille; al massimo sul volto dell'ormai ex-Governatore della Banca d'Italia potra' affiorare quella malinconia sotterranea che si manifesta sul viso con una piega amara.

La teatralita' e' invece dominio del mediceo Lorenzo che da mesi si e' arroccato in una difesa dell'incarico con un'ostinazione che sa di impudenza. Nemmeno Napolitano nell'incontro di venerdi' scorso e' riuscito in un'ora a farlo recedere dai suoi propositi. E allora qui ritorna la domanda di pochi giorni fa che Dagospia ha fatto sua dopo averla sentita formulare con estrema chiarezza dall'economista verace Tullio Sapelli (uno dei pochi studiosi che non le manda a dire ed esprime le sue opinioni con scariche di intelligenza).

La domanda e' questa: quale oscuro potere ha sostenuto e sostiene un personaggio come Bini Smaghi fino al punto di resistere contro tutto e contro tutti? E a complemento si puo' aggiungere un altro interrogativo: come e' possibile che un cosidetto "civil servant" non si renda conto dei guasti devastanti che il suo atteggiamento puo' favorire quel cerchio magico di poteri occulti che vuole far saltare l'Eurozona e colonizzare l'talia a prezzi di saldo?

Gli amici fiorentini di Bini Smaghi dicono che l'uomo e' fatto cosi', intelligente e arrogante, un misto di Machiavelli e Savonarola, che gioca dietro il paravento di quel "parere giuridico" che ha chiesto agli uffici legali della BCE alla fine di marzo (guarda caso esattamente un mese dopo dai rumors che davano Draghi in pole position per Francoforte).

Ma questa e' una risposta debole che non spiega e non piega, come difficile e' dimostrare che a difendere l'indifendibile siano ambienti paramassonici toscani in combutta con cappuccetti e compassi della finanza tedesca. E a riprova di questo presunto "asse" occulto c'e' chi invita a leggere il Corriere della Sera di ieri dove con un'intervista all'ex- capoeconomista della BCE, Ottmar Issing, difende il banchiere italiano.

A questo punto non ci vuole un grande latitudine mentale e qualche oscura dietrologia per capire che a Berlino hanno "ingaggiato" politicamente il buon Lorenzo per usarlo come una clava e un contrappeso nei confronti del presidente Patonza e dell'amico-nemico Sarkozy.

Di questo gioco sottile "le florentin" non ha capito nulla: non ha capito che il suo "caso" non interessa affatto per i risvolti personali e per l'autonomia della BCE, ma serve come un grimaldello e una carta da buttare nei piedi di Berlusconi che rinnega l'euro e del marito iracondo di Carla Bruni che ha sposato la causa delle banche francesi.

Competente in alterigia, ignorante in politica, digiuno di diplomazia: ecco chi e' Lorenzo Bini Smaghi, il conte economista che con la sua teatralita' impudica provoca malinconia a Mario Draghi e al suo Paese d'origine.

 

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