1- “STAVO PESCANDO CON LA CANNA NEL PORTO DI PONZA QUANDO HO VISTO UN GIGANTE DAVANTI A ME: ERA LA NAVE DA CROCIERA COSTA DELIZIOSA. HA SFIORATO L’ISOLA, MI SONO MESSO PAURA. AVREBBE POTUTO ESSERE UN’ALTRA TRAGEDIA. ERA SETTEMBRE 2010” 2- LA MATTINA DOPO IL NAUFRAGIO SCHETTINO PRESE UN TAXI: VOLEVA COMPRARE I CALZINI 3- AGLI AMERICANI COL MITO DELL’EROE HOLLYWOODIANO, L’IDEA CHE UN COMANDANTE ABBANDONI LA NAVE PRIMA DELL’ULTIMO PASSEGGERO PROPRIO NON VA GIÙ. PIOGGIA DI INTERVISTE AI TURISTI AMERICANI SOPRAVVISSUTI AL NAUFRAGIO CHE FANNO IL CULO A STELLE E STRISCE A SCHETTINO: “CODARDO”, “INCOMPETENTE”, “VIGLIACCO”. C’È PERSINO CHI DICE CHE “AL MOMENTO DELL’IMPATTO ERA AL BAR A BERE CON PIÙ DONNE”

1- QUANDO LA COSTA DELIZIOSA SFIORÒ PONZA - «MI HA FATTO PAURA, UNA TRAGEDIA SFIORATA»
Alessandra Arachi per "Corriere.it"

«Stavo pescando con la canna nel porto di Ponza quando ho visto un gigante davanti a me: era la nave da crociera Costa Deliziosa. Ha sfiorato l'isola, mi sono messo paura. Avrebbe potuto essere un'altra tragedia. Era la fine di settembre del 2010. Oggi, dopo il disastro del Giglio, me ne sono ricordato». Andrea De Bellis, romano residente a Ponza dove ha un'attività alberghiera, non è rimasto fermo. E' corso in cima all'isola e ha fotografato la nave, uno dei gioielli della Costa Crociere.

La Costa Deliziosa, 294 metri di lunghezza, quasi 93 mila tonnellata di stazza, stava facendo manovra proprio a ridosso del piccolo porticciolo dell'isola. Sostiene De Bellis: «In quel punto il fondale è molto basso e sicuramente non è una rotta consentita per quelle navi. La tragedia è stata sfiorata».

2- - TASSISTA: SCHETTINO VOLEVA COMPRARE CALZE...
ANSA -
Quando sali' al bordo del suo taxi, la mattina dopo il naufragio della Concordia l'unica cosa che il comandante Francesco Schettino chiese al conducente fu dove poteva comprare un paio di calzini. A raccontarlo e' lo stesso tassista che quella mattina, come tanti altri cittadini del Giglio si trovava sul molo per soccorrere i naufraghi della Costa Crociere.

''La notte del disastro - dice - non c'era nessun taxi in servizio. Io fui chiamato la mattina verso le 11 e mezza dalla Capitaneria di Porto. Mi dissero che dovevo portare il comandante fino all'hotel''. Un trasporto inutile, visto che la distanza e' poco piu' di 500 metri ma necessario per evitare l'assedio dei cronisti all'ufficiale.

Nel breve tragitto Schettino non ha praticamente aperto bocca ''era come un cane bastonato - ricorda ancora il tassista - aveva freddo ed era impaurito, mi chiese solo dove poter comprare un paio di calzini''.

Anche all'Hotel Bahamas il comandante e' stato di poche parole. ''E' entrato, ha chiesto di poter andare in bagno a cambiarsi i pantaloni. Aveva una busta di plastica e un computer in mano. Nient'altro'' ricorda il titolare dell'hotel. All'uomo il comandante Schettino ha chiesto una sola cosa: ''Mi dia un caffe' con molto zucchero''.

3- UNA TITANICA FIGURA DI MERDA - AGLI AMERICANI L'IDEA CHE UN COMANDANTE ABBANDONI LA NAVE PRIMA DELL'ULTIMO PASSEGGERO PROPRIO NON VA GIÙ

- UN MARE DI DISASTRI...
Andrea Salvadore per il suo blog, AmericanaTVblog.com

"Incompetence and indifference" (incompetenza ed indifferenza) in una misura non immaginabile. Cosi' hanno sinteticamente raccontato sulla NBC nel telegiornale della sera di oggi e poi nel newsmagazine di approfondimento Rock Center il naufragio della nave italiana al Giglio.

Il Tg ha occupato i primi dieci minuti con due inviati nella descrizione della tragedia. Per descrivere le dimensioni della nave e' stata usata la misura di tre campi di football, uno dietro l'altro. E per la cronaca dell'opera di salvataggio sono stati intervistati passeggeri americani che hanno riferito di una totale assenza di indicazioni. Poi e' stato aggiunto che in 4000 si sono comunque salvati.

Non si guarda in generale dall'alto in basso a quanto e' accaduto in Italia perché in questo paese c'e' una casistica, una storia, un quadro generale delle infrastrutture che e' noto a tutti. Basta prendere la metropolitana ogni giorno a New York, attraversare un ponte, arrivare ad uno dei vergognosi aeroporti della città per capire che lo scheletro che tiene in piedi l'economia del paese e' fatto di ossa rotte in punti chiave. Ma il capitano che se ne va prima dell'ultimo passeggero per gli americani non e' facile da capire. E infatti viene continuamente fatto notare. Più di ogni altra cosa.

Non ho sentito comunque fare uso di paragoni tra il downgrading dell'Italia e il naufragio. Gli americani sono meno stupidi di quanto li facciamo.

- USA PROCESSO AL COMANDANTE, PIOGGIA DI CRITICHE: È UN CODARDO. E NEGLI STUDI DELLA CNN VIENE RICOSTRUITO IL PONTE DI COMANDO
Maurizio Molinari per "la Stampa"

Responsabile di aver portato la nave all'impatto con lo scoglio, lontano dal timone nell'attimo decisivo perché era al bar a bere con delle donne, colpevole di aver nascosto ai passeggeri la situazione di allarme e vigliacco nell'abbandonare il «Concordia» al naufragio senza curarsi di chi lasciava indietro: per l'America il responsabile del «Titanic italiano» ha nome e volto di Francesco Schettino, il «comandante codardo» riuscito a condensare tutti i peggiori difetti di marinaio e di uomo.

«Se potessi parlare con quel comandante gli direi che è un gran codardo». Le parole di Emily Lau, passeggera di 27 anni sopravvissuta al naufragio del Costa Concordia, entrano nelle case di milioni di americani dagli schermi di «Good Morning America», il popolare programma del mattino della tv Abc. «Si è rivelato un vigliacco - aggiunge, seduta a fianco del marito Benji Smith, 34 anni - perché era responsabile di tutti noi ma ha lasciato indietro centinaia di persone, abbandonandole».

La coppia di Boston, che era in luna di miele, parla da uno studio tv con alle spalle l'immagine del Colosseo mentre pronuncia l'atto d'accusa contro Schettino. È una denuncia nella quale si riconosce gran parte del pubblico americano. Per il «New York Times», «Schettino ha mancato di offrire assistenza ai passeggeri ed ha abbandonato la nave», diventando responsabile dell'«errore umano» che ha causato la tragedia e la tv Cbs per visualizzarlo mostra una cartina del Tirreno, illustrando il cambio di direzione deciso dal capitano che ha indirizzato il «Concordia» verso lo scoglio. Il titolo del servizio è «Captain Off Course» con un gioco di parole per dire che «è stato ovviamente il capitano» la causa di tutto essendo andato volontariamente «fuori rotta».

Sui tabloid di Manhattan la foto di Schettino serve per mettere all'indice quello che il «New York Post» definisce «il chiaro responsabile dell'abbandono della nave» che con le sue azioni ha violato le regole basilari non solo della navigazione ma dell'etica del mare fino al punto da obbligare, suggerisce «Usa Today», una revisione sulle misure di sicurezza in tutte le crociere commerciali, perché d'ora in poi i passeggeri non potranno più dare per scontato di avere nel comandante il loro supremo tutore.

Ciò che accomuna resoconti dei reporter e testimonianze dei sopravvissuti è che Schettino sembra essere riuscito a sommare i peggiori difetti professionali e umani perché, come scrive il «New York Daily News», «prima ha guidato la nave contro le rocce e poi l'ha abbandonata tre ore prima dell'ultimo passeggero».

Il fatto che una coppia di anziani del Minnesota Gerald e Barbara Heil - sia fra le 16 persone ancora disperse trasforma il processo al «comandante codardo» in una sorta di reality show, che vede i conduttori della Cnn entrare su un set riadattato a ponte di comando per far partecipare gli spettatori all'incredibile serie di azioni errate e spregevoli all'origine di una vicenda che evoca il disastro del Titanic, del quale il 15 aprile ricorre il centenario.

Ad aggiungere disprezzo sul comandante italiano è il popolare sito Internet californiano «News Lalate» che racconta: «Schettino si vanta di essere stato un eroe salvando migliaia di vite, ma i passeggeri affermano che è stato solo un codardo» perché dopo aver mandato la nave fuori rotta «nel momento in cui colpiva lo scoglio roccioso lui non era ai comandi ma stava al bar, bevendo in compagnia di più donne» e subito dopo «ha fatto dare dagli altoparlanti il messaggio errato, affermando che non c'era nessuna situazione di allerta».

Amanda Warrick appartiene all'ultimo gruppo di passeggeri che è stato evacuato e punta l'indice contro il «vigliacco che ci ha abbandonato» perché «assieme ai miei fratelli abbiamo temuto di morire quando siamo rimasti soli a bordo della nave per oltre un'ora e mezza, dopo che tutte le scialuppe se ne erano andate».

Per l'America abituata a narrare le gesta degli italiani «brava gente», da chi salvò gli ebrei perseguitati durante la Seconda Guerra Mondiale a chi negli ultimi anni ha saputo aiutare la ricostruzione civile in Iraq ed Afghanistan, Schettino è una drammatica eccezione che svela l'altro volto del Belpaese.

 

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