RIFACCIAMO I CONTI - LE CARTE IN POSSESSO DI REPUBBLICA.IT DOCUMENTANO I PASSAGGI OSCURI DELLA MACROSCOPICA PLUSVALENZA DA 18 MILIONI REALIZZATA DAL SENATORE DEL PDL RICCARDO CONTI SUL PALAZZO DI VIA DELLA STAMPERIA - RISULTA DIFFICILE PENSARE CHE LA FIMIT DI MASSIMO CAPUTI (GESTORE NON SOLO DEL FONDO OMEGA, CHE HA CEDUTO L'EDIFICIO A CONTI MA PRESENTE ANCHE NELLA SOCIETA’ CHE HA STIMATO IL PALAZZO) NON SAPESSE DELL'INTERESSAMENTO DELL'ENPAP PER L'IMMOBILE. DUNQUE PERCHÉ CAPUTI HA ACCETTATO 26,5 MILIONI DA CONTI, QUANDO NE POTEVA AVERE QUASI 44 DALL'ENPAP?

Fabio Tonacci per Repubblica.it

I 18 milioni di euro guadagnati nel giro di poche ore quel 31 gennaio 2011, la macroscopica plusvalenza realizzata dalla società Estate Due Srl del senatore del Pdl Riccardo Conti comprando il palazzo di via della Stamperia 64 a 26,5 milioni di euro e, nello stesso giorno, promettendo di venderlo all'Enpap per 44,5 milioni, è solo una delle stranezze di questa operazione immobiliare.

La più vistosa, ma non certo l'unica. Le carte in possesso di Repubblica (il preliminare e il contratto di vendita, le delibere della Ente nazionale di previdenza degli psicologi) documentano altri passaggi oscuri di questa storia, ora finita sotto la lente della procura di Roma.

IL "NODO" DEI SOLDI
Dunque il 29 aprile 2011 Conti e il presidente dell'Enpap Angelo Arcicasa si presentano nello studio del notaio Maria Teresa Antonucci per il passaggio definitivo dell'immobile e il relativo pagamento. Viene fuori che 7 milioni di euro "la parte venditrice (Conti) dichiara di averli già ricevuti dalla parte acquirente (quindi dall'Enpap)". Sono i soldi con cui la sua Estate Due ha potuto comprare l'immobile nel centro di Roma, versando il 3 febbraio al Fondo Omega il primo acconto da 5 milioni. I restanti 21,5 milioni (oltre Iva) Conti li gira al Fondo Omega solo il 29 aprile, cioè quando incassa i soldi della contemporanea vendita all'Enpap. In pratica la società Estate Due, che al 31 dicembre 2010 aveva in cassa disponibilità liquide per appena 1060 euro) prima compra il palazzo con i soldi dell'Enpap, poi lo rivende allo stesso Enpap al prezzo maggiorato.

LA GIGANTESCA RISTRUTTURAZIONE
Il ricarico milionario è stato motivato dai protagonisti con dei non ben precisati lavori urgenti di ristrutturazione che la parte venditrice, la Estate Due, si è impegnata a fare. Una ristrutturazione da 18 milioni su un palazzo che ne vale 26 desta qualche perplessità, a meno che l'edificio non cadesse letteralmente a pezzi tanto da avere bisogno di radicali interventi strutturali (ma così non è, visto che al piano terra c'è una banca che non ha mai avuto problemi). Dall'atto di compravendita emergono altri dettagli.

Come detto, 7 milioni Conti li ha già in tasca. 26,5 milioni gli vengono consegnati davanti al notaio, altri 11 milioni - si legge nell'atto notarile - "verranno corrisposti al termine dei lavori urgenti e salvo l'esito positivo del collaudo". Lavori che dovevano finire entro un anno dalla firma dell'atto, altrimenti sarebbe scattata una penale di 1000 euro al giorno. Ma a prescindere dalla ristrutturazione, Conti aveva già guadagnato 7 milioni senza fare niente. C'è poi un altro aspetto da non sottovalutare: la decisione di incaricare la Estate Due per la ristrutturazione aggirerebbe, di fatto, l'obbligo dell'Enpap di aggiudicare i lavori seguendo la normativa degli appalti pubblici.

LE "AUTO-FIDEIUSSIONI"
Dall'atto notarile del preliminare di compravendita viene fuori che l'Enpap, a fronte dei 7 milioni versati come "caparra" a Conti, ha accettato come garanzia due lettere di fideiussione. Ma chi ha garantito per Riccardo Conti? Riccardo Conti. La prima lettera infatti è da parte della Estate Due, cioè da parte dello stesso venditore. E per il codice civile, quando c'è piena identità tra debitore e fideiussiore la garanzia è nulla. La seconda da parte dell'amministratore unico della Estate Due, cioè il senatore del Pdl.

I CONTATTI CON CONTI
Qualcosa non torna anche nella tempistica. Nel novembre 2010 il consiglio di amministrazione dell'Enpap con una delibera conferisce al presidente Arcicasa il mandato per la stipula del contratto preliminare di acquisto con la Estate Due, nonostante a quella data l'immobile fosse ancora nella piena ed esclusiva proprietà del Fondo Omega (e tale rimarrà fino al 31 gennaio successivo).

Omega è il fondo di investimento gestito dalla Fimit. Perché rivolgersi alla società di Conti e non all'effettivo proprietario del palazzo? Inoltre "i contatti con il senatore Pdl - racconta un funzionario dell'Enpap in via riservata - cominciano quando ancora il nostro cda non ha preso visione delle due perizie valutative sull'immobile, per la quale sono state incaricate nell'ottobre 2010 due diverse società di consulenza immobiliare". Perché tanta fretta? Su questo c'è qualcosa da aggiungere.

LE PERIZIE
Le due società incaricate sono la Tekno Engineering Service Srl e la Ingenium Real Estate. La prima indica un valore di stima dell'edificio in via della Stamperia pari a 45 milioni, la seconda circa 44 milioni. Ma tra i clienti della Ingenium, come viene indicato sul sito web, ci sono alcuni fondi di investimento gestiti proprio dalla Fimit. Quindi risulta difficile pensare che la Fimit (gestore anche del fondo Omega, che ha ceduto l'edificio a Conti per 26,5 milioni) non sapesse dell'interessamento dell'Enpap per l'immobile. Dunque perché accettare 26,5 milioni da Conti, quando ne poteva avere quasi 44 dall'Enpap?

 

RICCARDO CONTIipu 27 massimo caputiPALAZZO VENDUTO DA CONTI A VIA DELLA STAMPERIA PALAZZO VENDUTO DA CONTI

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…