facebook amazon apple microsoft google monopolio monopoli minimum tax tassa globale

SICURI CHE LA MINIMUM TAX PER I GIGANTI DEL WEB SIA UNA GRANDE VITTORIA? - LA TASSA SULLE MULTINAZIONALI RISCHIA DI ESSERE SOLTANTO UN BUFFETTO. INFATTI SIA FACEBOOK CHE GOOGLE NON SI SONO OPPOSTI, MA DI FATTO L’HANNO AVALLATA - I COSIDDETTI FAAMG (FACEBOOK, APPLE, AMAZON, MICROSOFT, GOOGLE), NEL 2020 HANNO PORTATO A CASA RICAVI TOTALI PER OLTRE 1000 MILIARDI DI DOLLARI, IL 5% DEL PIL AMERICANO, E IN PANCIA I HANNO 589 MILIARDI DI DENARO LIQUIDO. INSOMMA, HANNO FIOR DI CARTUCCE DA USARE PER COMPRARSI I CONCORRENTI PIÙ DEBOLI AUMENTANDO IL LORO POTERE MONOPOLISTICO…

Fabio Pavesi per Dagospia

 

google apple facebook amazon

E’ stato definito come un accordo storico dai protagonisti del G7 riuniti a Londra sabato scorso. Quel pavimento di tassazione al 15% per le grandi multinazionali è stato venduto come un successo epocale. Certo aiuta a evitare la concorrenza al ribasso sull’ottimizzazione fiscale, per quei gruppi che scelgono i paradisi fiscali per pagare le tasse (poche) anzichè venire tassati nei Paesi dove fanno ricavi e utili.

THOMAS PIKETTY

 

Ma davvero è una grande vittoria? Ieri l’economista Piketty ha demolito tanta esultanza, definendo l’accordo ridicolo. A guardare i numeri dei colossi del Web e della tecnologia e non solo come dar torto all’economista francese? La nuova aliquota minima rischia di essere solo un buffetto ai colossi multinazionali, capace solo di scalfire appena la loro potenza finanziaria.

Tanto che sia Facebook che Google non si sono opposti a caldo alla riforma, anzi di fatto l’hanno avvallata.

 

monopolio faamg

Zuckerberg e i vertici di Google possono infatti stare tranquilli, poco o nulla cambierà come impatto sui loro bilanci floridissimi. Basti pensare alla rutilante cavalcata di fatturato e profittabilità che dura da anni e che rendono i giganti della tecnologia vere potenze finanziarie, tali da oscurare qualsiasi realtà industriale.

minimum tax

 

Solo i primi 5 attori americani i famosi Faamg (Facebook; Apple, Amazon, Microsoft e Google) nel 2020 hanno portato a casa ricavi totali per la bellezza di oltre 1000 miliardi di dollari, il 5% dell’intero Pil americano.

 

Tra l’altro incrementando anno su anno il flusso dei ricavi. In media Google e C. aumentano il loro giro d’affari del 20% medio annuo. Una cavalcata trionfale inarrestabile. Microsoft ad esempio nel 2020 ha fatturato 143 miliardi, erano solo 46 nel 2017. Facebook ha raddoppiato il suo fatturato salito da 40 miliardi tre anni fa a 86 attuali. Amazon oggi fa vendite per 386 miliardi contro i soli 177 miliardi del 2017

jeff bezos di amazon

 

Google (oggi Alphabet) ha aggiunto altri 70 miliardi di nuovi ricavi ai 110 che produceva solo nel 2017 Più vendite, più utili con un tasso di redditività netta che nel caso di Microsoft raggiunge il 30% dei ricavi.  L’azienda di Seattle ha infatti l’anno scorso realizzato un utile netto di 44 miliardi su 143 miliardi di ricavi. Google si “ferma” a 40 miliardi di profitti netti su 182 miliardi di incassi. Facebook ha portato gli utili a 29 miliardi oltre il 30% del suo fatturato.

 

mark zuckerberg 1

Amazon ha un grande giro d’affari ma l’ecommerce è meno redditizio. In ogni caso l’azienda di Bezos ha prodotto 21 miliardi dii utili netti su 386 miliardi di ricavi. Alla fine i soli 5 cavalieri del web tech Usa hanno realizzato 200 miliardi di profitti nel 2020 su quei 1000 miliardi di ricavi totali.

Non c’è industria nel mondo e settore che vantano così tanto redditività. Tra l’altro crescente nel tempo.

 

L’altro settore che storicamente fa utili capienti è il farmaceutico. Big pharma a livello globale fattura poco più di 1.300 miliardi di dollari annui.  Il tasso di redditività è meno costante nel tempo, dipende molto dai prodotti blockbuster e dalle scadenze brevettuali.  In ogni caso i giganti del pharma non si discostano da un  margine di profitto intorno al 20 per cento.

 

ministri delle finanze g7 minimum tax

Pfizer che godrà delle vendite del suo vaccino anti Covid è attesa superare nel 2021 i 20 miliardi di utili netti su 72 miliardi di ricavi. Merck nel 2020 ha realizzato utili netti per 7 miliardi su 48 di fatturato.  La Glaxo ha prodotto 5,7 miliardi di profitti netti su 34 miliardi di giro d’affari. Ma non è solo la potente redditività a fare dei giganti del tech e del pharma degli unicum finanziari. Tanta profittabilità spesso finisce per essere talmente elevata da eccedere qualsiasi spesa per ricerca e gli investimenti.

apple amazon facebook e google 633x360

 

La cassa liquida dei colossi del web tech cresce ogni anno che passa.  Come documenta un recente report dell’Area studi di Mediobanca la liquidità nei bilanci delle prime 25 società tech a livello globale è salita a 589 miliardi di dollari; 70 miliardi in più rispetto al 2019 in era pre-Covid.

La solo Microsoft ha in pancia 120 miliardi di denaro liquido; Google supera i 100 miliardi; Amazon oltre i 60 miliardi di dollari.

 

Con così tanta disponibilità di cassa, i colossi possono dettare legge. Hanno fior di cartucce da usare per fare investimenti finanziari o meglio per comprarsi i concorrenti più deboli aumentando il loro potere monopolistico. Veri colonizzatori moderni dei mondi

global minimun tax

 

L’area studi di Mediobanca ci ricorda che, grazie all’elusione fiscale, in questi ultimi 5 anni le aziende del settore hanno risparmiato 46 miliardi di imposte altrimenti dovute. Fanno 9 miliardi l’anno spalmati su tutti i protagonsti.

 

Con un tax rate effettivo che è stato la metà di quello che pagano le normali aziende nel mondo.

Certo la minimum tax costerà qualcosa in più nei conti dei nuovi padroni del mondo, ma la loro potenza non sarà intaccata. Solo un buffetto alla fine.

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…