marchionne

MA È TORINO O L’URSS? – DALL’ULTIMA APPARIZIONE IL 26 GIUGNO ALLO SCOOP DI DAGOSPIA (''MARCHIONNE HA UN TUMORE AI POLMONI'') CONFERMATO IERI DA GRANDE STEVENS: TUTTI I SILENZI E LE MEZZE VERITÀ SULLO STATO DI SALUTE DELL’EX AD DI FCA – JOHN ELKANN AVEVA UN SOLO OBIETTIVO: PARLARE SOLTANTO A MERCATI CHIUSI PER EVITARE SPECULAZIONI

Francesco Bonazzi perla Verità

 

SERGIO MARCHIONNE

Alla fine il giallo l' ha risolto l' Avvocato, inteso come Franzo Grande Stevens: Sergio Marchionne sta morendo di cancro ai polmoni, per «la sua incapacità di sottrarsi alla sigaretta».

 

D' accordo con la famiglia Elkann-Agnelli, domenica pomeriggio ha scritto a un giornale non di proprietà del gruppo torinese, in questo caso Il Corriere della Sera, come sempre ha fatto la Fiat ogni volta che c' era da dare una brutta notizia.

 

franzo grande stevens

E dopo un mesto balletto di silenzi e mezze verità, sulla vicenda umana del manager italo-svizzero naturalizzato canadese cala il sipario. Che sia un grande fumatore, addirittura a getto continuo, lo sanno tutti coloro che lo hanno incontrato.

 

E poi se era socio e consigliere di amministrazione della Philip Morris da un decennio vuol dire che gli piaceva proprio, il tabacco. Quando si parla di multinazionali quotate a New York e a Milano non è facile gestire la malattia di un amministratore delegato.

 

marchionne altavilla

Da un lato bisogna evitare che ci siano speculazioni sul titolo della società. Dall' altro non si devono creare delle asimmetrie informative tali per cui i pochi che sanno la verità siano avvantaggiati su tutti gli altri.

 

E poi, per via della benedetta legge sulla privacy, c' è sempre un dibattito su quale rilevanza abbiano per il mercato le notizie sulla salute di un personaggio pubblico. Quando poi si tratta di persone di enorme potere, è sempre in agguato il paragone grottesco con i presidenti dell' Unione sovietica, che di solito avevano un semplice raffreddore fino a pochi minuti prima di morire.

 

SERGIO MARCHIONNE

Dunque Marchionne scompare dai radar dopo il 26 giugno, quando a Roma partecipa alla presentazione della nuova Jeep realizzata appositamente per i carabinieri. I presenti ricordano che non era in forma e respirava male, ma faceva anche un gran caldo. Il 5 luglio, inizia a uscire il primo spiffero, su Internet.

 

Il sito Lettera43, con un articolo di Giovanna Predoni, racconta che «da una settimana il capo di Fca ha annullato tutti gli impegni». E poi aggiunge: «Secondo indiscrezioni ora si trova in una clinica in Svizzera, dove si è sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

 

franzo grande stevens john elkann sergio marchionne

Un portavoce di Fca, interpellato in merito, ha precisato che Marchionne si è operato alla spalla destra ed è ora in fase di recupero. È previsto un breve periodo di convalescenza».

 

La storia dell' operazione alla spalla, dal punto di vista della comunicazione, è una mezza verità a doppio taglio. Ha il pregio di non essere una bugia, il che poi potrebbe dare problemi con le autorità di vigilanza, ma è anche una notevole minimizzazione quando si scopre che siamo in presenza di un male incurabile. In più, a meno che la spalla sia finita sotto un trattore, di solito non si richiede una lunga convalescenza.

 

JOHN ELKANN - MONTEZEMOLO - SERGIO MARCHIONNE

Con le voci sempre peggiori che s' infittiscono di giorno in giorno, la mattina di giovedì scorso, Lettera43 torna alla carica: «A oggi è molto probabile, a meno di recuperi formidabili, che l' ad di Fca non possa essere presente alla conference call sui risultati prevista per il 25 luglio».

 

Dopo di che registra il «no comment» del gruppo e punta il dito: «C' è un problema molto serio di comunicazione ai mercati». Un problema che ha spostato denari? In realtà, per tutta la scorsa settimana Fca si è mossa in linea con gli indici e i «guardiani» della Consob non hanno rilevato movimenti anomali.

 

SERGIO MARCHIONNE

Ma è certo che lo staff di comunicazione del gruppo e di John Elkann era assai preoccupato e giovedì aveva un solo, disperato, obiettivo: arrivare indenni a sabato, ovvero poter parlare a mercati chiusi.

 

La scelta, sabato, è stata di rispettare al massimo la riservatezza di Marchionne e dei suoi cari. E quindi nessuna notizia sul suo male. Al mattino vengono riuniti d' urgenza tutti i cda delle società coinvolte (Fca, Cnh, Ferrari) e vengono scelti i successori del manager che aveva salvato Fiat da morte certa.

 

marchionne berlusconi

In serata, ecco un comunicato sulle sue condizioni di salute con l' ammissione che «sono intervenute complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore.

 

Per questi motivi Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa». E anche adesso il manager si trova sempre in terapia intensiva all' Universitätsspital di Zurigo, dove è entrato il 28 giugno per un dichiarato intervento alla spalla destra.

 

Ma quello che conta, per i mercati, è che Fca non abbia nascosto l' impedimento assoluto del suo numero uno. E non l' ha fatto. Neppure nel weekend, però, da Torino spiegano che cosa ha veramente.

john elkann andrea agnelli

 

E allora, come sempre accade quando ci si chiude a riccio, fioriscono le illazioni. Si pensa a un errore, o a un imprevisto, in sede di anestesia, oppure a un ictus o a qualche tumore che ha invaso la spalla.

 

È un altro sito, Dagospia, a fare lo scoop: «Marchionne colpito da un tumore ai polmoni». Questo la mattina di domenica, quando i giornali sono pieni di commemorazioni in vita del povero Marchionne, complice il fatto che lo stesso Elkann ne parla al passato («Non torna, è stato il migliore»).

 

SERGIO MARCHIONNE

Ieri mattina, infine, ci pensa Grande Stevens a raccontare la verità, con una lunga lettera al Corriere di Urbano Cairo, nella cui parte finale scrive: «Quando ho saputo che era ricoverato a Zurigo, pensai purtroppo che fosse in pericolo di vita. Perché conoscevo la sua incapacità di sottrarsi al fumo continuo delle sigarette. Poi ebbi la conferma da Zurigo che i suoi polmoni erano stati aggrediti e capii che era vicino alla fine».

Ultimi Dagoreport

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…