SOGNO DI UNA BORSA DI MEZZA ESTATE: SALGONO ANCORA MILANO E MADRID, BOOM DI MPS E FINMECCANICA - L’UE RASSICURA: “L’EURO È IRREVERSIBILE” - MAX MARA A METÀ: DIVISE LE ATTIVITA' COMMERCIALI DA QUELLE FINANZIARIE IN LUSSEMBURGO - NUOVO MASSIMO STORICO PER APPLE A WALL STREET: 644,13 $ AD AZIONE - BLACKROCK INVESTE SUI BOND ITALIANI E SPAGNOLI - PROFUMO: “RIDURRE LA PARTECIPAZIONE DELLA FONDAZIONE MPS” - NESPRESSO PERDE LA GUERRA DELLE CAPSULE…

1 - BORSA: PROSEGUE IL RALLY D'AGOSTO, MILANO (+1,3%) CHIUDE A 15MILA PUNTI
Radiocor
- Ancora una giornata positiva per i listini di Milano e Madrid che, dai minimi del 24 luglio, hanno guadagnato oltre il 20%. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso a +1,3% terminando la seduta sopra i 15mila punti per la prima volta da inizio aprile. La giornata è stata caratterizzata dagli acquisti sul settore bancario che prosegue il recupero delle ultime settimane. Exploit, in particolare, per Mps (+17,58%) dopo che il presidente Alessandro Profumo ha affermato che la Fondazione senese dovra', in prospettiva, ridurre la sua quota allentando, di conseguenza, la presa sulla banca.

In evidenza anche Finmeccanica che ha guadagnato l'11,21% in attesa di capire se il governo vorra' ridurre la sua partecipazione nella societa' all'interno del piano taglia debito. Prese di beneficio, invece, su A2a (-2,16%) che da fine luglio ha guadagnato oltre il 45%. Sul mercato dei cambi, l'euro ha chiuso a 1,2305 (1,2354 ieri) e a 97,83 yen (97,94) mentre il rapporto dollaro su yen si e' attestato a quota 79,50. Per quanto riguarda il greggio, il Wti sale dello 0,2% a 95,8 dollari.


2 - CRISI: UE, EURO IRREVERSIBILE, NESSUN PIANO DI ROTTURA O USCITA DA AREA
Radiocor
- L'euro è irreversibile e la Commissione europea non sta lavorando ad alcun piano di divisione della zona euro e di uscita della Grecia. Lo ha detto il portavoce dell'esecutivo comunitario, Oliver Bailly. 'Riteniamo l'euro irreversibile. La Commissione non sta lavorando alla divisione dell'area o a piani di emergenza o di uscita' di un Paese, ha sottolineato il portavoce.

La presa di posizione giunge dopo che le dichiarazioni del ministro degli Esteri finlandese avevano suggerito che il Paese sta preparandosi alla rottura dell'area euro. Il Governo di Helsinki ha peraltro corretto la rotta nel giro di poche ore, affermando il suo sostegno per l'euro e la volontà di risolvere i problemi dell'area e lo stesso ministro degli Esteri ha detto di essere stato male interpretato.


3 - MAX MARA: SCISSIONE IN LUSSEMBURGO, SEPARA FINANZA DA COMMERCIO
Radiocor -
Max Mara razionalizza in Lussemburgo, separando le attivita' commerciali e di holding e da quelle finanziarie. Come risulta dalla documentazione depositata nel Granducato e consultata da Radiocor, il cda di Max Mara International Sa, presieduto da Ignazio Maramotti, 'propone di procedere a una scissione parziale in base alla quale trasferira', senza dissoluzione, alla International Fashion Trading Sarl (controllata al 54%, ndr) una parte del suo patrimonio'.

L'obiettivo è 'la razionalizzazione delle attivita' della societa' scissa allo scopo di separare all'interno di quest'ultima le attivita' di holding e quelle commerciali da quelle aventi carattere puramente finanziario'. Tra queste si trovano principalmente le azioni in Unicredit, che verranno quindi trasferite completamente alla International Fashion Trading, cui fa gia' capo parte della quota. Complessivamente ai Maramotti fa capo circa l'1% della banca di piazza Cordusio.

I documenti non forniscono dettagli in proposito, limitandosi ad indicare che alla International Fashion Trading saranno trasferiti asset per un totale di 364,7 milioni di euro in titoli quotati, sulla base dei conti al 31 maggio scorso, oltre a parti in societa' non quotate per circa 170mila euro. La Max Mara International, costituita nel 1992, fa capo alla Max Mara Finance srl, che ha sede a Torino. Il capitale della International Fashion Trading e' suddiviso tra la Max Mara International e la Max Mara Finance (46%).

La Max Mara International ha chiuso il 2011 con una perdita di 49,65 milioni di euro, contro un utile di 79 milioni nel 2010, dopo avere svalutato per 57,7 milioni la partecipazione in Unicredit. Alla societa' a fine 2011 facevano capo attivita' per 553 milioni di euro. Oltre al controllo della International Fashion Trading (che a fine 2011 aveva mezzi propri per 298 milioni e segnava una perdita di 36,6 milioni per la svalutazione dei titoli Unicredit in suo possesso), la holding segnala tra le immobilizzazioni finanziarie anche il 100% della Streadle Amsterdam Bv, il 56% della rumena Italian Knitwear, il 44% della Max Mara Sas e il 30% della Telmax Fashion (Israele).


4 - WALL STREET: APPLE (+1,1%) TOCCA MASSIMO STORICO A 644,13 $/AZIONE
Radiocor
- Vola Apple a Wall Street sulla scia delle crescenti aspettative sui nuovi prodotti. Il titolo ha toccato un nuovo massimo storico a 644,13 dollari per azione, superando il precedente record fissato ad aprile a 644 dollari. Al momento il titolo e' in rialzo dell'1,11% a 643,48 dollari, con una capitalizzazione di mercato di 603,38 miliardi di dollari, confermandosi la societa' di maggiore valore al mondo.

Secondo gli analisti, se il titolo arrivera' a 663,68 dollari per azione, Apple diventera' anche la societa' di maggiore valore di tutti i tempi, record che Microsoft fisso' nel 1999 con una capitalizzazione di 618,9 miliardi di dollari. Secondo Peter Misek di Jefferies questo succedera' presto: l'analista ha alzato oggi il target di prezzo del titolo da 800 a 900 dollari per azione.

 

5 - E IL FONDO BLACKROCK SCOMMETTE SUI BOND DI ROMA E MADRID
"La Repubblica"
- Blackrock, il maggiore fondo di investimento mondiale con asset gestiti per oltre 3.300 miliardi di dollari, nelle ultime settimane ha investito in titoli di Stato italiani e spagnoli. Come riporta l'agenzia Dow jones, che cita Rick Rieder, capo degli investimenti della società, da fine giugno in poi sono stati comprati titoli spagnoli a breve scadenza e bond italiani decennali e a breve scadenza.

Rieder ha inoltre sottolineato che, nonostante gli acquisti di debito spagnolo, è d'obbligo mantenere un atteggiamento cauto sulla crisi dell'eurozona. Gli investimenti rappresentano tuttavia un'inversione di tendenza per la divisione guidata da Rieder, quella delle attività a reddito fisso, che l'anno scorso si era tenuta alla larga dal debito della periferia dell'eurozona, con l'eccezione di una piccola esposizione all'Italia.

Nessun dettaglio sull'entità degli acquisti: Rieder si è limitato a sottolineare che gli investimenti nell'eurozona rappresentano solo una piccola parte dei 620 miliardi di dollari di asset a reddito fisso detenuti da Blackrock a livello globale.


6 - PROFUMO, IL MONTE E IL PASSO INDIETRO DELLA FONDAZIONE
(f.ch.)
Corriere della sera - Dalla privatizzazione di Unicredit negli anni Novanta, Alessandro Profumo passa a quella di Mps. «La Fondazione Montepaschi non può avere tutti i suoi beni investiti nel singolo asset della banca. Questo significherà nel tempo ridurre la partecipazione in modo ulteriore. Si tratta di un percorso complesso da seguire con grande comprensione e attenzione», ha detto ieri l'ex ad del gruppo Unicredit, che da marzo scorso è presidente del gruppo senese.

Secondo Profumo, i problemi della Fondazione (primo azionista di Mps con il 37,5%) possono essere risolti realizzando un piano industriale della banca, che deve «tornare a essere redditizia. A quel punto avremo la capacità di erogare dividendi che inevitabilmente per la Fondazione saranno minori di quelli che ci sono stati nei momenti di massimo splendore. È, comunque, tutto il settore bancario che non avrà più quella redditività che aveva a metà degli anni 90 e all'inizio del 2000».

La Fondazione presieduta da Gabriello Mancini è già destinata a scendere nel capitale. Il piano industriale al 2015 di Mps prevede, infatti, un aumento di capitale da un miliardo di euro riservato ai non soci. L'assemblea che dovrà dare la delega al consiglio per la ricapitalizzazione è già convocata per il prossimo autunno.


7 - NESPRESSO PERDE LA «BATTAGLIA DELLE CAPSULE» (IN GERMANIA)
(MdF
) Corriere della sera - Sconfitta per Nestlé in Germania nella «guerra delle capsule» per le macchine del caffè Nespresso: il tribunale regionale di Düsseldorf ha respinto in prima istanza la causa intentata da Nestec, la controllata Nestlé detentrice dei brevetti delle macchine da caffè, contro le svizzere Betron e Ethical Coffee Company. La controllata del colosso svizzero puntava a bloccare la commercializzazione delle capsule della concorrenza, pubblicizzate con la dicitura «compatibili con le macchine Nespresso».

E vendute a prezzi più moderati di quelli del numero uno mondiale di prodotti alimentari (con un fatturato pari a 83,6 miliardi di franchi nel 2011, e un utile netto di 9,5 miliardi di franchi). Ieri i giudici tedeschi hanno concluso che l'acquirente di una macchina Nespresso non debba aspettarsi di poterla utilizzare solo con le capsule originali. Da tempo le capsule sono al centro di numerose dispute giuridiche, per i diritti di marchio e brevetto. Una prima sconfitta, con la revoca del divieto di vendita provvisorio delle capsule, era arrivata un anno fa dal tribunale commerciale di San Gallo.

Ma il giudizio di Düsseldorf brucia in modo particolare, perché proviene dal maggiore mercato europeo, grande consumatore di caffè. Ecco perché Vevey sarebbe pronta al ricorso.

 

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