dimon milano

LA STANZA DEI BOTTONI - JPMORGAN CERCA CASA. A MILANO – LUCIO BATTISTI ATTIRA SOLDI – LE TECNOVISIONARIE A CONVEGNO - LARGHE INTESE INDUSTRIALI: GIANNI LETTA A LA BOSCHI SEDUTI VICINI – NASCE IL ROBOT PER LA RIABILITAZIONE ORTOPEDICA – PATUELLI RIPASSA LA COSTITUZIONE

 

Carlo Cinelli e Federico De Rosa per L’Economia – il Corriere della Sera

 

jamie dimon jpmorganjamie dimon jpmorgan

A Milano se ne sta facendo un gran parlare tra i big del real estate: in città c' è un grande cliente che vuole cambiare casa e i broker stanno facendo a gara per trovare un immobile adatto alle esigenze di Jp Morgan. Il palazzo storico in Via Catena 4, nel cuore della city meneghina, dove oggi lavorano circa 160 banker è diventato stretto con il crescere dell' attività della banca guidata da Guido Nola.

guido nola jpmorganguido nola jpmorgan

 

Ma, dopo quasi cinquant' anni - Jp Morgan Chase è lì dagli Anni 60 -, serve anche una sede più moderna. Sul mercato c' è tanto: complice la crisi, i grandi fondi si sono ritrovati in portafoglio un gran numero di trophy asset già mostrati al cliente americano. Che avrebbe visionato l' ex sede delle Poste in Piazza Cordusio, gli uffici che occupava il Banco di Sicilia in Via Santa Margherita e il palazzo una volta di Gucci in Via Broletto.

 

GIANNA MARTINENGOGIANNA MARTINENGO

Ma Nola non ha ancora sciolto la riserva, anche se a quanto pare il ventaglio delle possibili sedi si sarebbe ristretto. Chissà che la scelta finale non dipenda anche dalle intenzioni del superboss di Jp Morgan, Jamie Dimon che in previsione della Brexit deve decidere dove ricollocare i suoi banker di stanza a Londra.

 

DONNE HI TECH

La chiamano «La signora del Lago» e, anche per questo, l' hanno scelta per festeggiare i 10 anni di Women & Technologies, l' associazione fondata da Gianna Martinengo per valorizzare il talento femminile nella tecnologia, nell' innovazione e a ricerca. Appuntamento venerdì a Villa Erba per premiare «Le Tecnovisionarie 2017».

 

ALESSANDRA PERRAZZELLI ALESSANDRA PERRAZZELLI

La lista è lunga: da Marina Salamon, presidente di Doxa e Save the Duck per la creatività, all' attrice Lella Costa per la cultura, alla presidente di MITO, Anna Gastel per la categoria «Sostenibilità ed etica culturale», Marta Anzani di Poliform per il design. Tra le tecnovisionarie della finanza c' è la banker di Barclays Alessandra Perrazzelli, premiata dal ceo di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi.

 

MANES È FUSION

Si scopre un' altra sfaccettatura della poliedrica personalità di Enzo Manes, l' industriale-finanziere-filantropo a capo della multinazionale del rame Kme, ma soprattutto ideatore e fondatore di Dynamo Camp. Tra i tanti interessi coltiva anche quello per la musica. Ha acquistato una piccola quota del B te, il locale milanese del jazz, trovando tra i consoci il presidente di Intermonte, Alessandro Valeri e ora Manes ha lanciato una raccolta fondi, per Dynamo Camp, con un formula tutta americana, facendo leva sulla passione di molti per Lucio Battisti e la storica band dei Formula 3.

LUCIO BATTISTI 4LUCIO BATTISTI 4

 

In vista del concerto del prossimo 25 maggio di Alberto Radius, ha messo all' asta due biglietti per assistere al sound check e scambiare due chiacchiere con il chitarrista «braccio rock» di Battisti. Facendo le debite proporzioni, in un' asta analoga all' ultimo concerto di Bruce Springsteen a New York sono stati raccolti 100 mila dollari.

 

DON E MUSICISTI PER I PR

Pr e comunicatori a raccolta sabato a Venezia per «InspiringPR», il Festival delle relazioni pubbliche. Il tema è l' incontro tra i differenti linguaggi della comunicazione e dell' impresa. Nella duecentesca Scuola Grande di San Giovanni Evangelista si alterneranno 14 speakers: dal contrabbassista Milton Masciadri all' amministratore delegato di Lago Design, Daniele Lago, passando per l' autore e conduttore radiofonico Massimo Cirri fino al direttore del Museo della Scienza di Milano, Fiorenzo Galli.

 Don Alessio Geretti Don Alessio Geretti

 

Tra gli ospiti anche Don Alessio Geretti, il sacerdote che ha trasformato San Floriano a Illegio, in provincia di Udine, in un' esposizione d' arte a cielo aperto e Dino Amenduni, responsabile nuovi media di Proforma, l' agenzia barese che aveva affiancato Matteo Renzi nella prima corsa alla segreteria pd. Richiamata dall' ex premier per le primarie nel territorio dell' avversario Michele Emiliano.

 

LA COALIZIONE INDUSTRIALE?

GIANNI LETTA BOSCHIGIANNI LETTA BOSCHI

Giovanni De Gennaro, Maria Elena Boschi, Luigi Di Maio, Gianni Letta, Maurizio Lupi e Giovanni Pitruzzella: tutti insieme lunedì prossimo attorno al tavolo della politica industriale. L' occasione è la presentazione, al Centro Studi americani a Roma, di un libro di Vito Cozzoli, l' ex capo di gabinetto di Federica Guidi al dicastero di via Veneto.

 

E tutto mentre il successore Carlo Calenda, autore di Industria 4.0 e potenziale leader di un centro destra in crisi d' identità, è finito sotto il tiro di Matteo Renzi. I soliti maliziosi osservatori continuano a ripeterci che sull' industria si giocano prove di grande coalizione.

 

L' INDUSTRIA SI COALIZZA

HunovaHunova

C' è poi chi finanza, imprenditoria e ricerca le mette davvero intorno al tavolo: sabato a Genova l' Iit di Roberto Cingolani presenta Hunova, primo robot per la riabilitazione in campo ortopedico, neurologico e geriatrico. A cura di Movendo, start up fondata da Simone Ungaro, Jody Saglia e Carlo Sanfilippo e partecipata dallo stesso Iit. Socio di maggioranza è Sergio Dompè. Il presidente dell' Iit, Gabriele Galateri di Genola, ospita anche Alberto Esquenazi direttore del Centro di Moss Rehab Philadelphia, numero uno al mondo.

antonio patuelli  con la moglieantonio patuelli con la moglie

 

IL RIPASSO DI PATUELLI

Una lectio magistralis del presidente della Consulta Paolo Grossi ai banchieri, venerdì prossimo a palazzo Altieri, introduce il presidente dell' Abi, Antonio Patuelli. Sul risparmio, a 70 anni dall' approvazione dell' articolo 47 della Carta. In effetti di una ripassata sul tema i banchieri avevano bisogno.

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...