TANGENTI D’ARABIA - CHE PROBLEMA IL CONTANTI PER CHI VUOLE PAGARE MAZZETTE! - FRIGERIO E MALTAURO: FAR PASSARE I SOLDI PER I PAESI DEL GOLFO - SBUCA LA “SIGNORA VOTINO”, ISABELLA, PORTAVOCE DI MARONI

Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera"

Tangenti in salsa araba. Arriva il momento in cui anche il corruttore che ha sborsato mazzette per circa 350/400.000 euro in contanti, e sa che dovrà sborsarne altre per accaparrarsi i lavori pubblici, ha paura di essere scoperto. E allora che fa? pensa di creare una società off-shore da cui far passare le bustarelle, meglio se in uno dei «Paesi del Golfo». Era questa l'idea di Enrico Maltauro per «smaltire» le maxitangenti destinate al «centro servizi» politico-affaristico degli appalti milionari di Expo e della sanità lombarda.

È l'11 marzo scorso. Maltauro, titolare dell'impresa vicentina arrestato poi l'8 maggio con Gianstefano Frigerio, è al telefono con l'ex parlamentare di Forza Italia. Maltauro si trasforma in consulente dell'associazione a delinquere di cui fanno per i pm parte anche l'altro ex parlamentare di Fi Luigi Grillo, Primo Greganti, cioè il «Compagno G» già arrestato durante Mani pulite nel filone delle tangenti rosse, e l'ex Udc ligure e ora esponente Ncd Sergio Cattozzo (il cui lungo interrogatorio ieri è stato segretato).

«Bisogna che vi facciate una formula che ci metta nella condizione di essere sereni nella gestione finanziaria ed economica», quasi implora l'imprenditore. Pagare sempre in contanti, infatti, «diventa un problema gigantesco» specialmente quando, «come io spero, portiamo a casa un'altra cosa grossa come la Città della Salute», l'appalto da 350 milioni per il polo sanitario nell'area ex Falck di Sesto San Giovanni (le offerte della gara sono ora state sequestrate dai pm).

In banca gli hanno spiegato che per evitare sospetti non deve prelevare più di 900 euro la settimana, «sennò lo segnaliamo alla Banca d'Italia» gli hanno detto. Per drammatizzare, e convincere l'interlocutore, racconta che «tutti i prelevamenti e tutte le robe che ha fatto Berlusconi, parlo di Berlusconi, per pagare le sue amiche gliel'hanno tracciati tutti, uno per uno» e che «se c'è una visita della Finanza...sei finito! Tirano la catena e ci sono tutti i pesci attaccati (...) è garanzia assoluta di disastro futuro».

E siccome «i condoni non li fanno più», la soluzione neanche può essere «una consulenza con mio figlio e con mia nuora», come prova a suggerire Frigerio per «distribuire in tanti rivoli» le mazzette. «È una cazzata», «bisogna inventarsi qualcosa», sentenzia Maltauro, che vuole «dare una mano» perché «il sistema di qui non è praticabile». Come? Con una società, «ottimi sono i Paesi del Golfo, dove (...) uno la chiama Gast Arab Trading, gli dà il nome anche arabo. In quei paesi si fa quello che si vuole».

Frigerio sa come gira, un suo «amico generale della Guardia di finanza che lavora ai servizi ed è quello che (...) controlla da palazzo Chigi i flussi finanziari», gli ha detto che «il mondo è questo qui, non quello che immaginiamo noi».

La risposta del procuratore Bruti al presidente Grasso conferma che la pg non ha mai controllato gli ingressi del Parlamento, ma ha intercettato Greganti («sto uscendo dal Senato») mentre in cui il suo cellulare agganciava in effetti la cella di Palazzo Madama.
Per il grande affare sanitario, Frigerio cerca protezioni anche per la Manutencoop, la coop rossa partner della Maltauro.

Il 26 novembre Frigerio parla con Danilo Bernardi, braccio destro del numero uno di Manutencoop (Claudio Levorato, di cui il gip ha negato l'arresto, ma i pm hanno fatto ricorso): «Bisogna cominciare a lavorare sui collegamenti» e «in modo riservato», e gli assicura di poter contare su Antonio Rognoni, il poi arrestato direttore generale di Infrastrutture Lombarde.

Ma Rognoni non basta, c'è anche «il mondo ciellino. Lì voi avete un buon rapporto, però ce l'ho buono anch'io», e poi «c'è il grande problema della Lega». Lui ha «un buon rapporto con Maroni», e qualcosa può fare anche Maltauro «in buoni rapporti con Tosi (sindaco di Verona, ndr.). Cominciamo a ragionare con Tosi e pian piano arriviamo a Maroni».

«Mi sembra una buona idea. Noi stiamo dialoghicchiando con il suo entourage», risponde Bernardi. Frigerio: «Col suo entourage meridionale?». Bernardi «Bravo». Frigerio: «Aiello» (per la GdF è l'avvocato Domenico Aiello, penalista della Lega), ma è anche «importante» la «signora Votino», Isabella, portavoce del Governatore lombardo.

Aiello e Votino, interpellati dal Corriere , dichiarano però di non aver mai avuto rapporti né con Frigerio né con Bernardi, e anche Maroni e Tosi avevano già smentito, al pari del ministro Lupi. Di certo Frigerio con i propri interlocutori non lesinava riferimenti a Silvio Berlusconi: «Sono uno dei suoi principali consiglieri politici dal '94, quindi qualche dritta gliela posso dare...».

 

 

GIANSTEFANO FRIGERIO greganti expo cemento mazzetta FLAVIO TOSI MATTEO SALVINI ROBERTO MARONI jpeg

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…