conti singer genish tim

TIM, IL NUOVO ASSETTO (COL DISPETTUCCIO DI VIVENDI) - I FRANCESI BRUCIANO LA NOTIZIA DELLA COMPOSIZIONE (GIÀ RIVELATA DA DAGOSPIA GIORNI FA) DEL CDA - ANCORA NON ASSEGNATE DEFINITIVAMENTE LE DELEGHE MOLTO IMPORTANTI SULLA SICUREZZA CHE DOVRANNO ANDARE A UN ITALIANO - MARCHIONNE PUÒ ORA CONTARE SU DUE MANAGER ALL' INTERNO DEL NUOVO BOARD DI TIM: ALFREDO ALTAVILLA E MARELLA MORETTI. UNA PROVA GENERALE PER FUTURI INCARICHI?

1. CONTI PRESIDENTE E GENISH AD VOTO UNANIME DEL CDA DI TIM

Francesco Spini per la Stampa

 

Avranno pure vinto Elliott e la Cdp, Tim sarà pure diventata una «public company», come dicono gli inglesi per definire le società a capitale diffuso.

 

Fulvio Conti

Ma vuoi mettere la soddisfazione di bruciare la notizia sui nuovi vertici? Così, mentre ancora la prima riunione del consiglio di amministrazione del nuovo corso - a maggioranza di indipendenti e ad alto tasso di italianità - era ai saluti finali (con tanto di applauso, raccontano), da Parigi è scattato il comunicato: «Vivendi esprime soddisfazione per la nomina di Amos Genish ad amministratore delegato di Telecom Italia decisa oggi».

 

Soddisfazione per una nomina che sarebbe stata comunicata ufficialmente mezzora più tardi (e Tim, va ricordato, è quotata non solo a Milano, il cui mercato all' ora del comunicato era già chiuso, ma anche a New York). Nessuna malizia, assicurano da Parigi, mentre c' è chi ironizza sulle buone pratiche di governance del nuovo corso. Se Vivendi plaude alla conferma di Genish, portato in Italia proprio dal gruppo di Bolloré, tralascia però di citare il nuovo presidente di Tim, Fulvio Conti, pure nominato ieri, l' uomo che ha preso il posto di Arnaud de Puyfontaine.

 

L' ad di Vivendi si è presentato regolarmente alla riunione del pomeriggio nella sede romana di Corso d' Italia, accomodandosi però su una seggiola di normale consigliere. A fare «i migliori auguri di buon lavoro per il prestigioso incarico di presidente» a Conti ci ha pensato, con una nota, il presidente dei piccoli azionisti-dipendenti dell' Asati, Franco Lombardi, anch' egli bruciando sul tempo i dispacci ufficiali.

 

AMOS GENISH

Comunque era da tempo immemore che a Tim non c' era un voto (importante) chiuso con l' unanimità di consensi. Entrambe le nomine sono state condivise da tutti, maggioranza e minoranza, ad eccezione degli interessati, astenutisi sul nome come galateo richiede. Conti è un presidente senza deleghe, ma con le sole «attribuzioni da legge, statuto e documenti di autodisciplina», si legge nella nota di Tim.

 

All' ex ad dell' Enel è stata confermata la qualifica di consigliere indipendente, insieme agli altri eccezion fatta per de Puyfontaine e Genish. Quest' ultimo è stato riconfermato ad dopo il breve periodo tra l' assemblea del 24 e quella del 4 maggio da consigliere e direttore generale.

 

alfredo altavilla

A lui vanno «tutti i poteri necessari per compiere gli atti pertinenti» al suo ruolo di capoazienda. Non ha potuto radunare sotto di sé le deleghe sulla sicurezza, riservate a un cittadino italiano cui possa essere concesso il «nos», il nulla osta sicurezza.

 

Temporaneamente tale delega per le attività strategicamente sensibili è stata affidata a un manager, il responsabile della Security, Stefano Grassi. Per avere un assetto definitivo servirà del tempo, probabilmente qualche settimana: il tempo di discuterne con il comitato di coordinamento sul «golden power» di Palazzo Chigi . I vertici - Conti e Genish - nei prossimi giorni si incontreranno anche con il governo, possibilmente quello sarà in carica nei mesi a venire.

 

bollore de puyfontaine

Genish si conferma il punto d' incontro tra francesi e indipendenti italiani. Conti ieri ha detto di aver confermato «la nostra piena fiducia» nel dirigente israeliano «e alla sua squadra di manager che sosterremo nell' implementazione del piano industriale 2018-2020». Conti e Genish definiscono entrambi il loro impegno «di lungo termine». L' ad ritiene di essere «sulla strada giusta» della trasformazione di Tim.

 

«Con il supporto del nuovo consiglio possiamo continuare a il percorso di implementazione della strategia DigiTim». Convivenza possibile, dunque, tra francesi e italiani? Presto per dirlo. Non per nulla i francesi avvertono: «Vivendi vigilerà attentamente affinché il piano venga sviluppato nella sua integrità». Il titolo Tim prosegue la salita: +0,87% a 0,86 euro, ancora lungi da quota 1,07 euro cui i francesi hanno in carico i titoli. In più Vivendi ha ribadito «il suo impegno industriale di lungo termine»: non mollerà la presa.

 

 

2. I MANAGER BIPARTISAN DI MARCHIONNE

Da il Giornale

 

marchionne

Sergio Marchionne, ad di Fca e presidente di Ferrari, può ora contare su due manager all' interno del nuovo cda di Tim: Alfredo Altavilla, coo per i mercati Emea, nella lista di maggioranza che fa capo al fondo Elliott, e Marella Moretti, responsabile della finanza di Fca Francia, eletta nella lista di Vivendi. A far compagnia ad Altavilla, c' è anche Luigi Gubitosi, illustre ex di Fiat Group dove, tra il 1986 e il luglio 2005, ha ricoperto importanti incarichi, tra cui quello di cfo. Altavilla con Elliott, tra l' altro azionista pesante di Hyundai, per restare nell' ambito automotive, e Moretti con Vincent Bolloré. E se per i due manager fosse una sorta di prova generale per futuri nuovi incarichi al Lingotto? (PBon)

 

 

Ultimi Dagoreport

trump zelensky meloni putin

DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….