1- LA TRUFFA DELLE AUTO IMMATRICOLATE: ALTRO CHE NEGATIVI, I DATI DI VENDITA DELLE AUTO IN ITALIA SONO DISASTROSI! MA VENGONO TRUCCATI: NEGLI ULTIMI TRE GIORNI DEL MESE OGNI CASA AUTOMOBILISTICA IMMATRICOLA MIGLIAIA DI AUTO: SOLO LE COSIDDETTE “KM ZERO”, TARGATE SENZA ACQUIRENTE. RIEMPIONO I PIAZZALI DEI CONCESSIONARI E VENGONO POI VENDUTE SOTTOCOSTO CON GUADAGNI IRRISORI PER I PRODUTTORI 2- CHI È IL NUMERO UNO DELLE “KM ZERO”? FACILE, LA FIAT DI MARPIONNE! SOLO AD AGOSTO HA “VENDUTO” 12.165 AUTO, DI CUI BEN 8.136 NEGLI ULTIMI GIORNI: OLTRE IL 66% È QUINDI A “KM ZERO”! (CHISSÀ QUANTI QUOTIDIANI DOMANI RIPRENDERANNO QUESTA NOTIZIA)

Riccardo Celi per "Linkiesta.it"

Il mercato dell'auto va male? No, va peggio: le statistiche "riservate" di agosto dicono che quasi la metà delle vetture nuove ha ricevuto la targa negli ultimi tre giorni del mese. Quasi tutte "km zero" senza un cliente, che poi vengono svendute. E la Fiat di Sergio Marchionne?

Nel mese di agosto appena concluso le immatricolazioni di auto nuove in Italia hanno segnato un nuovo picco negativo: appena 56.447 esemplari, con un calo del 20,23% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Il gruppo Fiat, che ha registrato complessivamente un -20,53%, ha dunque seguito quasi esattamente l'andamento del mercato. Numeri che hanno fatto masticare amaro l'ad Fiat Sergio Marchionne, il quale ha dichiarato di non aver mai visto, in quel mese, risultati così bassi e di temere che «la luce in fondo al tunnel [del mercato, ndr] potrebbe essere quella di un treno».

In realtà, probabilmente Marchionne è preoccupato da ben altre cifre, quelle che vengono di solito fornite agli addetti ai lavori e che le statistiche ufficiali non rivelano. Sono i numeri delle vetture immatricolate negli ultimi tre giorni del mese, ossia quando i concessionari si precipitano a targare valanghe di auto che, in massima parte anche se non tutte, sono "km zero", ossia esemplari che non hanno ancora dei veri clienti, ma che le concessionarie si auto-immatricolano per raggiungere i loro obiettivi di vendita o, più frequentemente, quelli "suggeriti" dalle rispettive case automobilistiche.

Queste vetture, assolutamente nuove e diverse dalle altre semplicemente perché hanno già ricevuto una targa, per poter essere smaltite devono poi essere vendute a prezzi ulteriormente scontati rispetto a quelle identiche, ma ancora da immatricolare. Insomma, le "km zero" rappresentano un vero terzo mercato oltre a quello del nuovo e dell'usato, che permette di gonfiare i numeri ufficiali dichiarati da ogni costruttore e di vantare risultati di vendita e percentuali di penetrazione sul mercato in realtà del tutto fittizie.

Un giochetto che però costa caro, perché per i concessionari i margini di guadagno sulle "km zero" sono quasi nulli rispetto a quelli, già striminziti, generati dalle auto senza targa, mentre la cosa impatta ovviamente anche sulla redditività delle case, costrette comunque a supportare le reti di vendita con dei contributi in denaro che servono a rendere le "km zero" più appetibili per i clienti. In pratica, le "km zero" contribuiscono a svuotare i piazzali delle case automobilistiche (ma non quelli dei concessionari, che invece si riempiono ancora di più in attesa che il cliente arrivi), ma drogano i numeri del mercato e assottigliano ulteriormente i margini già risicati della filiera della distribuzione automobilistica e anche quelli dei costruttori.

Linkiesta è riuscita a procurarsi le tabelle riservate con le immatricolazioni "last minute", le quali mostrano una realtà devastante, che evidenzia un mercato "vero" ridotto assai peggio di quanto non dipingano le statistiche ufficiali: di quelle 56.447 vetture, infatti, quelle immatricolate in fretta e furia tra il 29 e il 31 agosto sono state ben 27.019, cioè il 47,87 per cento. E non si tratta di una sporadica pratica estiva, ma di un'attività abituale, che imperversa ogni fine mese ormai da anni.

Purtroppo per l'ad Fiat, è proprio il gruppo che lui dirige a mostrare complessivamente grande solerzia nella corsa alle immatricolazioni dell'ultima ora: delle 12.165 Fiat targate nell'intero mese di agosto, 8.136, cioè il 66,88%, lo sono state negli ultimi tre giorni. E per gli altri marchi del gruppo le cose non sono andate meglio: per Alfa Romeo le "last three days" sono state 1.136 su 1.618 (68,97%), per Lancia 1.755 su 2.613 (67,16%) e per i marchi Chrysler/Jeep/Dodge, presi nel loro insieme, 149 su 293 (il 50,85%).

Insomma, tutti i marchi del gruppo Fiat mostrano percentuali di immatricolazioni negli ultimi tre giorni assai superiori a quel già tremendo 47,87% che rappresenta la media del mercato italiano. Gli stessi dati letti sotto un'altra luce spiegano che la media delle immatricolazioni in Italia dell'intero gruppo Fiat è stata in agosto di 553 auto al giorno, ma negli ultimi tre giorni il valore è schizzato a ben 2.712 pro/die, e dunque è crollato a 212 auto se non si tiene conto delle targhe richieste il 29, 30 e 31 del mese.

Le "km zero" si vendono a prezzi maggiormente scontati rispetto agli esemplari mai targati prima. In un certo senso, quindi, il fatto di venderle targate (e quindi già con un proprietario che appare sui documenti) costituisce un artificio per piazzarle a un prezzo largamente ribassato rispetto a quello di listino, e magari ancora più basso di quello già scontato dalle campagne promozionali. Insomma, si può parlare di vendite "sottocosto".

Per amor di verità, va detto che la corsa alle immatricolazioni non è una specialità esclusiva di Fiat, ma un fenomeno che interessa tutte le marche, e se il gruppo italiano è primo come gruppo, viene battuto da un marchio che risulta il primo in classifica: la giapponese Honda, anche se con numeri complessivi ormai ridotti al lumicino rispetto alle dimensioni globali del mercato italiano.

Infatti, delle 380 Honda immatricolate in Italia in agosto, 301 (cioè, un davvero preoccupante 79,21%) lo sono state negli ultimi tre giorni del mese. All'estremità opposta della classifica troviamo invece Porsche, che di vetture ne ha immatricolate con questa modalità solo 12 su 128 (il 9,38% del totale), seguita dalla DR dell'imprenditore molisano Massimo Di Risio (quello che voleva/vorrebbe rilevare l'ex-stabilimento Fiat di Termini Imerese ora chiuso), che ne ha immatricolate appena 4 su 27, ma che come marca è praticamente quasi scomparsa dal mercato.

L'abitudine al superlavoro di fine mese non risparmia neppure le marche col blasone e altri grandi costruttori, sia europei, sia coreani: infatti, sono state targata del 29 al 21 agosto anche 973 delle 1.650 BMW (58,97%), 303 delle 568 Mini (53,35%), 2.235 delle 4.123 Ford (54,21%) e 906 delle 1.750 Hyundai (51,77%).

Meno incline a ingolfarsi di "km zero" da rivendere, invece, appare il gruppo Volkswagen (non a caso, uno dei costruttori che, in Italia e anche in Europa, sembra reggere meglio all'urto della crisi che affligge il mercato: solo 1.509 delle 5.084 Volkswagen immatricolate in Italia in agosto (il 29,68%) ha ricevuto le targhe dal 29 al 31 del mese, mentre Audi fa ancora meglio: 538 auto su 2.213, il 24,30 per cento. E a questo proposito, è singolare che Sergio Marchionne, alla guida di un gruppo che in Italia immatricola centinaia di migliaia di auto "km zero" da vendere poi sottocosto o quasi, in un'intervista del 26 luglio all'International Herald Tribune che resterà negli annali abbia tuonato contro il gruppo Volkswagen, al contrario molto cauto in questa specialità, accusandolo di aver provocato un «bagno di sangue sui prezzi» per colpa dei troppi sconti. I numeri, infatti, dimostrano che il campione delle auto superscontate, almeno in Italia, è proprio Marchionne.

 

SERGIO MARCHIONNE jpegSergio Marchionne fiatSERGIO MARCHIONNE MARCHIONNE ALLA FIAT IN SERBIA MARCHIONNE FIAT MArchionne Fiat FIAT FREEMONT fiat marcia 40milai_tre_operai_fiat Fiat TERMINI IMERESE

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO