cloud italia

CHI CADRÀ DALLA “NUVOLA”? - AL VIA LA GARA PER LA CREAZIONE DEL POLO STRATEGICO NAZIONALE, L’INFRASTRUTTURA PER LA GESTIONE DEL CLOUD DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: TIM È USCITA ALLO SCOPERTO CON LA CORDATA INSIEME A LEONARDO, SOGEI E CDP EQUITY. MA DOVRÀ VEDERSELA CON L’ALLEANZA ALMAVIVA-ARUBA…

Leonardo Di Paco per “La Stampa”

cloud italia

 

Pochi giorni dopo l'uscita allo scoperto dell'amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, è arrivata l'offerta: la cordata composta da Cdp Equity - controllata di Cassa depositi e prestiti - Leonardo, Sogei e la stessa Tim, ha presentato al Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Colao una proposta di partenariato pubblico-privato per la creazione del Polo strategico nazionale, un'infrastruttura per la gestione in cloud di dati e applicazioni della pubblica amministrazione che si inserisce nel piano complessivo di accelerazione della trasformazione digitale a garanzia della sicurezza e del controllo nazionale dei dati.

luigi gubitosi di tim

 

La presentazione della proposta da parte del soggetto promotore, hanno spiegato le società, consentirà alla P.a. di avviare una gara pubblica in tempi brevi. In particolare, lo Stato dovrà vagliare la proposta entro tre mesi dalla sua ricezione e, in caso di positiva valutazione, avvierà la gara alla quale potranno partecipare, oltre al soggetto promotore, tutti gli operatori eventualmente interessati.

 

sogei

L'iniziativa prevede la costituzione di una Newco con una quota del 20% detenuta da Cdp, del 25% da Leonardo, del 10% da Sogei e del 45% da Tim. Per quanto riguarda i ruoli, Tim fornirà servizi di natura infrastrutturale e piattaforme cloud, Leonardo si occuperà di «security», Sogei fornirà servizi di formazione mentre Cdp Equity interverrà in qualità di socio finanziario e investitore istituzionale. La cordata capeggiata da Tim non è però l'unica squadra in campo.

 

aruba data center

C'è infatti da battere la concorrenza di un'altra cordata, quella composta da Almaviva e Aruba. I cda delle due società hanno dato il via libera ad un'offerta che «pone l'accento sulla disponibilità immediata delle infrastrutture, assieme all'eccellenza tecnologica e alla sostenibilità ambientale che le contraddistingue, capace di consentire una accelerazione del piano di migrazione, con milestone migliorative rispetto alla pianificazione stessa del Pnrr».

 

almaviva

Una proposta, hanno aggiunto le due società «che soddisfa i requisiti tecnici e di flessibilità descritti dalla strategia Cloud Italia grazie a una piena complementarietà tra le due aziende e a una Value Proposition completa a copertura di tutti i servizi».

cloud italia. cloud italia cloudcloud italia 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...