VIVA IL MONOPOLIO! ALITALIA SI FONDERÀ CON BLUE PANORAMA E WIND JET (SARÀ FELICE IL MINISTRO AIRONE PASSERA) - BORSE DEBOLI, MILANO -0,5% - SPREAD RISALE A 428 - FED: TASSI BASSI FINO A TUTTO IL 2014 - UE: DECIDEREMO SULLA FUSIONE DELLE BORSE DI NY E FRANCOFORTE - CDP: SEMPRE PIÙ UTILI - FONSAI, SABATO IL CDA SU UNIPOL - CONFINDUSTRIA NOMINA I 3 SAGGI CHE DECIDERANNO IL PRESIDENTE (RIELLO SI CANDIDA) - BERTOLONE LASCIA FINMECCANICA - APPLE SUPERA EXXON IN BORSA - IL QATAR TRA UNICREDIT E PORTO CERVO - GASDOTTO NABUCCO, CALA IL SIPARIO?...


1 - ALITALIA AVVIA INTEGRAZIONE CON BLUE PANORAMA E WIND JET
(LaPresse) - Il consiglio di amministrazione di Alitalia-Compagnia Aerea Italiana ha avviato il processo per l'integrazione con la compagnia Wind Jet, facendo seguito al memorandum of understanding sottoscritto il 20 gennaio, e con la compagnia Blue Panorama Airlines, sulla base del memorandum of understanding sottoscritto oggi dalle due società. E' quanto emerge da una nota di Alitalia, che sottolinea che le successive fasi verranno sottoposte ad autorizzazione dell'Antitrust e portate in approvazione agli organi statutari delle due società.

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN RIALZO A 428,6 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiude a 428,6 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, in rialzo rispetto a ieri, quando ha terminato gli scambi a 417,5 punti. Il rendimento dei buoni del Tesoro italiani con scadenza decennale è al 6,22% sul mercato secondario.

3 - BORSA, LA GIORNATA: BORSE DEBOLI, A MILANO BALZO LUXOTTICA
(LaPresse) - Le Borse europee falliscono il tentativo di recupero nel finale. A Milano, che chiude in moderato calo, con il Ftse Mib che cede lo 0,56% a 15.840,24 punti e il Ftse All-Share che perde lo 0,59% a 16.770,89 punti, respirano le banche. Raffica di acquisti su Banco Popolare (+11,69 a 1,185 euro), Banca Montepaschi (+7,83% a 0,2932 euro), Popolare di Milano (+2,2% a 0,3996 euro), Unicredit (+1,28% a 3,8 euro), Ubi Banca (+3,34% a 3,462 euro) e Bper (+0,49% a 6,12 euro). Di segno opposto, invece, Intesa Sanpaolo (-0,34% a 1,448 euro) e Mediobanca (-1,82% a 4,914 euro).

Domani il direttore generale dell'Iif, Charles Dallara, sarà ad Atene per riprendere il negoziato sul debito sovrano. La Borsa greca chiude in rialzo del 4,81% a 737,26 punti sulla possibilità che si arrivi a una soluzione del negoziato. Oggi il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha avvertito che serve una riforma della governance europea dopo che, con la crisi, l'attuale assetto ha mostrato tutti i suoi limiti. In questo contesto, chiusura sotto la parità per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra lascia lo 0,5% a 5.723 punti, il Dax di Francoforte sale dello 0,04% a 6.421,85 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,31% a 3.312,48 punti.

Nel paniere principale in forte rialzo Luxottica (+3% a 24,69 euro), dopo in scia ai dati preliminari sul fatturato 2011 che mostrano un rialzo delle entrate del 7,3% a 6,22 miliardi di euro. Balzo anche per Diasorin (+7,07% a 23,02 euro). Anche il cda di Tod's ha approvato oggi i dati preliminari sui ricavi: il fatturato consolidato del 2011 ammonta a 893,7 milioni di euro, con una crescita del 13,5% rispetto all'anno precedente. Il titolo del gruppo guidato dall'amministratore delegato e presidente, Diego della valle, cade però del 4,73% a 66,5 euro.

Tra gli industriali in lieve calo la galassia Agnelli, con Fiat (-0,22% a 4,564 euro), Fiat Industrial (-0,13% a 7,94 euro) e la holding Exor (-0,74% a 17,4 euro). Oggi gli analisti hanno diffuso il consensus per il gruppo Fiat, indicando un utile della gestione ordinaria a 2,37 miliardi di euro per l'esercizio 2011. Tra gli altri, sulla parità Finmeccanica a 3,54 euro, mentre è in lieve rialzo Pirelli (+0,21% a 7,155 euro). Sale anche Prysmian (+1,24% a 11,44 euro). Giornata di vendite per Telecom Italia, che lascia il 2,47% a 0,769 euro, ancora sulle voci di un possibile prossimo taglio del dividendo di esercizio. Ieri sera, con una nota, il gruppo ha precisato che la scelta sulla cedola sarà presa nel cda di marzo e che il mantenimento del rating è prioritario.

4 - FED: TASSI ECCEZIONALMENTE BASSI ALMENO FINO A TUTTO IL 2014
Radiocor - L'economia americana e' 'in modesta espansione, nonostante un certo rallentamento della crescita globale', motivo per cui la Federal Reserve prevede di proseguire con una politica 'altamente accomodante'. La Banca Centrale, che ha optato per un nulla di fatto sul costo del denaro al termine della prima riunione del 2012, prevede ora che i tassi di interesse resteranno 'a livelli eccezionalmente bassi almeno fin verso la fine del 2014'. Come si legge nel comunicato, secondo la Fed 'i problemi dei mercati finanziari globali continuano a rappresentare un rischio significativo per le prospettive dell'economia'.

5 - NYSE-DEUTSCHE BOERSE: ALMUNIA, NESSUN RINVIO, DECISIONE UE L'1/2
Radiocor - Bruxelles, 25 gen - Non ci sara' un rinvio da parte della Commissione europea della decisione sulla fusione Nyse-Euronext-Deutsche Boerse. Lo ha dichiarato il responsabile dell'antitrust, Joaquin Almunia. 'La decisione sara' presa il primo febbraio prossimo'. Almunia, naturalmente, non ha risposto alla domanda sul contenuto di tale decisione, ma l'attesa e' che la decisione sia negativa. La Commissione europea riterrebbe insufficienti le proposte di cessione di una parte delle attivita' di derivati da parte di Nyse e Deutsche Boerse.

6 - CDP: UTILE NETTO IN CRESCITA NEL 2011, MOBILITATE RISORSE PER 16,5 MLD
(LaPresse) - Il 2011 dovrebbe chiudersi con un utile netto in aumento rispetto agli 1,7 miliardi di euro del 2010. E' quanto afferma la Cassa depositi e prestiti, il cui cda ha esaminato le stime preliminari sui risultati del 2011. La raccolta postale netta di competenza Cdp, spiega la società in una nota, è risultata positiva per circa 7 miliardi di euro, pur in rallentamento rispetto all'esercizio 2010 (quando si era attestata a +14 miliardi di euro). Nel corso del 2011, Cdp ha inoltre utilizzato forme di raccolta non garantita per oltre 2 miliardi di euro. Lo scorso anno la Cassa ha mobilitato risorse per un ammontare complessivo di 16,5 miliardi di euro, in crescita del 41% rispetto all'esercizio precedente: si tratta del massimo livello raggiunto dalla trasformazione in Spa.

7 - FONSAI: CDA PREMAFIN CONVOCATO PER DECIDERE SU PROPOSTA UNIPOL
Radiocor - Comunicazioni del presidente, decisioni inerenti alla proposta Unipol e deliberazioni conseguenti, designazione di advisor e studi legali. Sono, come risulta a Radiocor, i temi all'ordine del giorno del consiglio di amministrazione di Premafin, convocato per sabato 28 alle 16,30. Non compare quindi esplicitamente la voce 'aumento di capitale', che sara' funzionale alla sottoscrizione della ricapitalizzazione della controllata FonSai.

8 - BPM: GRUPPO LIGRESTI HA INVESTITO 57,5 MLN NEL CONVERTENDO
Radiocor - Ammonta a 57,5 milioni l'investimento complessivo delle societa' della galassia Ligresti nel bond convertendo emesso della Banca Popolare di Milano nel 2009 e convertito in azioni a fine 2011. Nel dettaglio, secondo quanto risulta a Radiocor, Fondiaria-Sai aveva in portafoglio 250mila obbligazioni e Milano Assicurazioni 325mila. Il totale e' quindi di 575mila titoli, ognuno da 100 euro, per un controvalore complessivo di 57,5 milioni. In capo al gruppo FonSai risultava quindi il 14,2% dei 406 milioni raccolti complessivamente da Bpm con il convertendo. L'investimento emerge dal verbale dell'assemblea degli obbligazionisti della banca.

9 - CONFINDUSTRIA: NOMINATI 3 SAGGI...
(ANSA) - La giunta di Confindustria ha nominato la Commissione dei tre saggi che, nei prossimi 45 giorni, sonderanno il sistema per far emergere le candidature alla prossima presidenza da presentare alla giunta di maggio. Sono Luigi Attanasio e Antonio Bulgheroni (che avevano gia' svolto questo ruolo nelel tornate che avevano portato all'elezione di Luca Cordero di Montezemolo nel 2004 e di Emma Marcegaglia nel 2008) e Catervo Cangiotti.

Nel corso della giunta l'imprenditore veneto riello si è candidato ufficialmente alla successione della Marcegaglia.

10 - FINMECCANICA: BERTOLONE LASCIA IL GRUPPO, VERSO PRESIDENZA AIAD
Radiocor - Giovanni Bertolone lascia Finmeccanica, dove attualmente ricopriva l'incarico di direttore centrale Operazioni. L'ufficializzazione, come app rende Radiocor, e' arrivata lo scorso 19 gennaio con un ordine di servizio della societa' in cui si spiega che la responsabilita' dell'unita' organizzativa che a lui faceva capo e' stata affidata ad interim al direttore generale Alessandro Pansa, da cui lo stesso Bertolone funzionalmente dipendeva. Lascia il gruppo cosi' uno dei top manager dell'era Guarguaglini. Bertolone, infatti, e' stato amministratore delegato di Alenia Aeronautica da febbraio 2005 a giugno 2010, dopo un'intera carriera sostanzialmente spesa all'interno della holding di aerospazio e difesa. Per Bertolone si profila a breve, sempre secondo quanto si apprende, un nuovo importante incarico come presidente dell'Aiad, la Federazione che riunisce le aziende del settore dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza.

11 - APPLE SUPERA EXXON PER CAPITALIZZAZIONE MERCATO: È PRIMA SOCIETÀ USA
(LaPresse/AP) - Apple ha superato Exxon per capitalizzazione di mercato, diventando la prima società degli Stati Uniti per valore. All'avvio degli scambi a Wall Street le azioni Apple hanno guadagnato circa il 7% portando il valore del gruppo a 448,79 miliardi di dollari, contro un ribasso dell'1% di Exxon la cui capitalizzazione di mercato si aggira intorno a 413 miliardi di dollari. Il risultato arriva dopo una trimestrale da record della società di Cupertino, diffusa ieri. È la seconda volta che Apple sorpassa Exxon, in testa dal 2005. Il primo sorpasso era avvenuto ad agosto, ma poi Apple era tornata in seconda posizione.

12 - CRISI: GATES, DOVREI PAGARE PIU' TASSE
(ANSA) - Bill Gates e' convinto di dover pagare piu' tasse. I ricchi - ha detto alla Bbc l'uomo che ha perso il titolo di piu' ricco del mondo avendo speso miliardi di dollari in filantropia - dovrebbero contribuire con una porzione maggiore del loro reddito al risanamento del deficit americano. Il presidente Barack Obama ha appena rilanciato la cosiddetta 'regola Buffett' (dal nome del miliardario che l'ha proposta) di una tassa di minimo il 30% su chi guadagna oltre 1 mln di dollari l'anno.

13 - UNIPOL-FONSAI: IL PALADINO DI PIETRO ABBANDONA I PICCOLI SOCI

Da "il Giornale" - mentre prosegue l'iter di fusione tra unipol e fonsai, si moltiplicano i canali della protesta dei piccoli azionisti. nel caso della compagnia bolognese, le lamentele riguardano l'aumento di capitale, mentre i soci di minoranza di fonsai chidono l'opa. fioccano, così, le mail alle coop che attraverso finsoe sono socie di riferimento di unipol; come quelle alle authority, alla stampa e ai politici.

Ed è proprio in questo campo che sembra che i piccoli abbiano dovuto sopportare un'amara delusione: contattato via email Antonio Di Pietro, avrebbero ricevuto una risposta automatica che sottolineava che la campagna per i tesseramenti 2012 è aperta e li invitava a entrare a far parte della community dell'Italia dei Valori.

14 - IL QATAR DI CASA TRA PIAZZA CORDUSIO E PORTO CERVO
Da "il Giornale" - «Amo la Sardegna ma se non mi fanno più investire trasferirò il mio business altrove». Così parlò Tom Barrack, il miliardario Usa proprietario degli hotel in Costa Smeralda che furono dell'Aga Khan,dopo che il Tar aveva bloccato i lavori di ristrutturazione di uno dei resort extralusso, nel maggio scorso. Promessa mantenuta: il magnate avrebbe già venduto la maggioranza agli arabi del Qatar che l'estate scorsa hanno comprato il 14,4% da Unicredit.

La banca rimane creditrice di Barrack che deve restituire 250 milioni entro marzo. Il conto potrebbe essere ora saldato dall'emiro. Che pare stia anche facendo shopping di azioni Unicredit sulla scia del fondo Aabar di Abu Dhabi. Inverno a Piazza Cordusio, estate a Porto Cervo.

15 - NABUCCO, ULTIMO ATTO. CALA IL SIPARIO SUL SUPERTUBO
S.Agn. per il "Corriere della Sera" - Cala il sipario sul Nabucco? Se si dà retta alle indiscrezioni che si inseguono ormai da qualche settimana mancherebbe solo un annuncio ufficiale dei componenti del consorzio per mettere la parola «fine» a un'opera peraltro mai messa in scena: il gasdotto benedetto dall'Unione Europea per portare verso Occidente il gas naturale dal mar Caspio. Il cosiddetto «Corridoio Sud» attraverso la Turchia e i Balcani. Un'intesa di massima siglata nel 2002 a Vienna e festeggiata dai cinque soci originari (poi diventati sei) assistendo, appunto, al Nabucco di Giuseppe Verdi.

Oggi, sempre a Vienna, si aprirà la Conferenza europea del Gas ed è probabile che la questione emerga con forza. Nei fatti, dopo l'accordo di Santo Stefano tra la turca Botas e l'azera Socar, il «Corridoio Sud» sembra prendere tutt'altra forma. Turchi e azeri hanno dato vita al Tanap, Trans anatolian gas pipeline, un progetto di tubo nuovo di zecca (nelle intenzioni) che dovrebbe trasportare il gas naturale del giacimento caspico di Shah Deniz 2 verso l'Europa.

Ora, a corteggiare i soci del Tanap e a contendersi lo sbocco verso il mar Adriatico del famigerato Corridoio sono la joint venture italo-greca Itgi (composta da Edison e Depa), e il consorzio Tap, che ha invece per soci la norvegese Statoil, la svizzera Egl e la tedesca E.On-Ruhrgas. La Statoil è anche azionista (con Bp) del giacimento di Shah Deniz. La storia continua.

16 - IL PARADOSSO DI VERIZON: VENDE BENE MA CHIUDE IN PERDITA
Giu. Fer. per il "Corriere della Sera" - Due paradossi per Verizon. La società telefonica americana ha chiuso il quarto trimestre del 2011 con una perdita di 2,02 miliardi di dollari rispetto a un utile netto di 2,64 miliardi di un anno fa, soprattutto a causa degli oneri straordinari legati al fondo aziendale per le pensioni, peraltro già preannunciati. Ma ad erodere i margini del gruppo, ecco il secondo paradosso, sono state anche le grandissime vendite di smartphone: soltanto negli ultimi tre mesi dell'anno, Verizon, primo operatore mobile sul mercato Usa, ha venduto 7,7 milioni di smartphone, di cui 4,3 milioni di iPhone. La logica per i gruppi telefonici è infatti capovolta.

Più aumentano le vendite di telefonini, più si riducono i profitti nel trimestre, visto che le società sono solite sussidiare pesantemente gli acquisti dei cellulari per invogliare i clienti a sottoscrivere un abbonamento (normalmente biennale), puntando sul fatto di recuperare poi, attraverso la vendita dei servizi voce e dati, «l'investimento» iniziale nei due anni successivi. Così a fronte di un balzo del 13% dei ricavi della divisione wireless, a 18,3 miliardi di dollari, la maggiore crescita mai registrata in un singolo trimestre, il margine operativo è sceso del 23,7% mentre l'utile operativo è calato a 6,4 miliardi.

 

 

Passera alitaliaBlue PanoramaRocco Sabelli e Roberto Colaninnoevangelos-venizelosMARIO DRAGHI jpegBen Bernanke si fa un CamparialmuniaBORSA DI FRANCOFORTE GORNO TEMPINI Salvatore Ligresti Marcegaglia, Squinzi, PrestigiacomoAD FINMECCANICA GIUSEPPE ORSI Tim CookNUOVO CAMPUS DELLA APPLESTEVE JOBS E BILL GATESQatar Emiro Tamim Bin Hamad Al Thani gasdottoblackberry android iphone

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....