microchip chip russia cina putin xi jinping

XI E PUTIN, CHIP E CIOP – PECHINO STA AIUTANDO MOSCA AD AGGIRARE LE SANZIONI AMERICANE E EUROPEE, SPEDENDO PRODOTTI TECNOLOGICI OCCIDENTALI IN RUSSIA ATTRAVERSO HONG KONG – UN REPORT SVELA CHE UNA DOZZINA DI AZIENDE, TRA AGOSTO E DICEMBRE 2023, HANNO ESPORTATO CHIP E SEMICONDUTTORI VERSO LA RUSSIA PER UN VALORE DI 2 MILIARDI DI DOLLARI – QUESTA SETTIMANA IL PREMIER CINESE, LI QIANG, VISITERÀ “SU INVITO” LA RUSSIA E LA BIELORUSSIA

1. CINA, IL PREMIER LI QIANG ANDRÀ IN RUSSIA E BIELORUSSIA

LI QIANG - SUMMER DAVOS

(ANSA) - Il premier cinese Li Qiang visiterà "su invito" questa settimana, dal 20 al 23 agosto, la Russia e la Bielorussia. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Pechino. "Dal 20 al 23 agosto, il premier Li Qiang si recherà in Russia per presiedere il 29/esimo incontro regolare tra i capi di governo cinesi e russi e visiterà Russia e Bielorussia", ha riferito il ministero degli Esteri di Pechino in una breve nota.

 

La visita di Li è maturata in un momento in cui Cina e Russia stanno intensificando i rapporti di cooperazione economica e diplomatica, mentre Mosca è alle prese con le difficoltà di fronte all'avanzata di Kiev nell'oblast russo di Kursk. La partnership strategica sino-russa si è rafforzata dall'invasione dell'Ucraina voluta dal Cremlino a febbraio 2022, che la Cina non ha mai condannato.

 

matrioske di putin e xi jinping a mosca

La Nato ha definito di recente Pechino un "facilitatore decisivo" della guerra, mentre il leader bielorusso Alexander Lukashenko ha visitato la Cina due volte nel 2023, promettendo a dicembre di essere un "partner affidabile" per il Dragone. Minsk, tra l'altro, è uno stretto alleato di Mosca e a luglio è entrata ufficialmente a far parte della Organizzazione della cooperazione di Shanghai (Sco), diventando il decimo Paese del blocco che Pechino vede adesso come un potenziale contrappeso all'ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti.

 

2. PER NEUTRALIZZARE LE SANZIONI USA XI OFFRE A PUTIN LO SCUDO DI HONG KONG

Estratto dell’articolo di Stefano Piazza per “La Verità”

 

XI JINPING ABBRACCIA VLADIMIR PUTIN

Il flusso di spedizioni da Hong Kong verso la Russia - successivo all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca nel 2022 - mette in evidenza il ruolo cruciale della città nel sostenere i nemici degli Stati Uniti nell’eludere le sanzioni internazionali. Questo è quanto emerge da una recente analisi pubblicata negli ultimi giorni dalla Committee for Freedom in Hong Kong Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Washington […]

 

Il rapporto di 62 pagine intitolato «Sotto il porto: il ruolo guida di Hong Kong nell’elusione delle sanzioni» illustra come le imprese di Hong Kong abbiano facilitato l’esportazione di prodotti inclusi nelle liste degli articoli prioritari di Stati Uniti e Unione europea, conosciuti come «Common High Priority Items», evidenziando l’uso di queste tecnologie chiave da parte dell’apparato bellico russo.

 

HONG KONG - CINA

L’indagine si è focalizzata su una dozzina di aziende precedentemente non identificate, che secondo l’agenzia avrebbero contribuito a esportare milioni di dollari in chip ad alta tecnologia verso la Russia - oltre a componenti per droni destinati all’Iran - e avrebbero facilitato trasferimenti illeciti di petrolio da nave a nave per la Corea del Nord.

 

Il report ha esaminato i dati raccolti dall’organizzazione non profit per la sicurezza globale C4ADS, rivelando che i mittenti di Hong Kong hanno spedito beni per un valore di 1,97 miliardi di dollari a compratori russi tra agosto e dicembre 2023. Di questi beni, il 40% del valore era rappresentato da 11 articoli classificati come ad alta priorità, tra cui semiconduttori utilizzati come ricevitori di dati, unità di archiviazione digitale, processori e controller per computer.

 

vladimir putin e xi jinping a pechino

L’analisi ha inoltre evidenziato che 206 aziende di Hong Kong hanno partecipato alla spedizione di articoli di alta priorità, prodotti da aziende negli Stati Uniti, nell’Unione europea o da alleati democratici asiatici, che sono arrivati in Russia a dicembre.

 

[…]  Al quotidiano giapponese Nikkei Asia il colosso tecnologico Dell ha respinto le accuse: «Dell rispetta le normative globali, compresi tutti i controlli sulle esportazioni degli Stati Uniti. I nostri distributori e rivenditori sono tenuti a rispettare tutte le normative globali e i controlli sulle esportazioni applicabili. Se veniamo a conoscenza di un distributore o rivenditore che non rispetta questi obblighi, adottiamo misure appropriate, inclusa la risoluzione del nostro rapporto».

 

xi jinping a hong kong 4

Il quadro normativo di Hong Kong facilita la creazione di società fittizie, sia da parte di residenti locali che di cittadini stranieri. Hong Kong ha mantenuto il suo status di hub di libero scambio anche dopo essere tornata sotto il controllo cinese nel 1997 e continua a posizionarsi in alto negli indici aziendali grazie alle basse imposte, alla totale mancanza di controlli sui capitali e a una valuta locale ancorata al dollaro statunitense.

 

Il rapporto sottolinea anche che le sanzioni si sono concentrate principalmente sulle aziende coinvolte nelle spedizioni illecite di merci, piuttosto che sui singoli individui. Nell’aprile 2023, l’Office of Foreign Assets Control degli Stati Uniti ha sanzionato tre società di Hong Kong per i loro legami con la fornitura di beni elettronici all’Iran per programmi sui veicoli aerei senza pilota.

 

[…]

 

vladimir putin e xi jinping a pechino

A questo proposito, Samuel Bickett, autore del report intervistato da Nikkei Asia, afferma: «Gli attuali schemi di applicazione hanno dei limiti e, nonostante l’uso di nuove sanzioni secondarie, le spedizioni di tecnologia occidentale in Russia continuano. Le banche non sono state soggette a sanzioni secondarie, nonostante tali politiche per colpire le istituzioni finanziarie siano state introdotte a dicembre».

 

Infine, lo scorso 11 luglio è emerso il caso di Agu Information Technology, un distributore basato a Hong Kong, che sul proprio sito dichiara di fornire «hardware per server, apparecchiature di rete e componenti direttamente dal produttore (Intel e Samsung, nda)». Tra settembre e dicembre 2022, Agu (fondata solo nell’aprile 2022) ha effettuato sei transazioni di valore pari o superiore a 100.000 dollari con la società russa di vendita all’ingrosso di macchinari Mistral, come riportato dai dati doganali russi ottenuti da Cybex Exim, un’azienda di ricerca indiana. [...]

 

xi jinping a hong kong

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO