2024beat

CAFONALINO A TUTTO BEAT – IL REGISTA PIERFRANCESCO CAMPANELLA FESTEGGIA IL COMPLEANNO CON LA PROIEZIONE DEL SUO DOCUFILM “C’ERA UNA VOLTA IL BEAT ITALIANO”, NELLA SALA DELL’ANICA A ROMA – DIRETTAMENTE DAGLI ANNI SESSANTA, TIMBRANO IL CARTELLINO MITA MEDICI, MORENA ROSINI, DONATELLA MORETTI. E POI ROSANNA FRATELLO, MASSIMILIANO CANÈ, IL CANTAUTORE MAURO GOLDSAND, NADIA BENGALA E… – VIDEO

 

Gabriella Sassone per Dagospia

 

pierfrancesco campanella

Insolita festa di compleanno con proiezione del suo ultimo docufilm “C’era una volta il beat italiano”, che appassionerà non solo gli amanti della musica degli anni Sessanta, epoca di grandi fermenti e rinnovamento sociale che ha segnato la storia, con un decisivo cambio di rotta mondiale per quanto riguarda ideologie, mode, costume, valori, che ha cancellato le convenzioni stereotipate improntate al perbenismo e all’ipocrisia.

 

Chi poteva essere se non quel “birbante” del regista cinematografico Pierfrancesco Campanella, noto per i thriller cult-splatter “Bugie rosse”, “Cattive inclinazioni” e il recente “Brividi d’autore” con Maria Grazia Cucinotta, nonché dell’apprezzato docufilm “I love Marco Ferreri” (appena trasmesso da Rete4) a requisire e riempire la sala dell’Anica, sede dell’associazione nazionale produttori cinematografici italiani, per tale evento?

 

Come le dive, senza voler rivelare la sua età che resta misteriosa, (“Più o meno di 60?”, si chiedevano gli ospiti), il cineasta romano ha voluto ricordare e omaggiare con questo lavoro, prodotto da Sergio De Angelis e distribuito da Parker Film srl, la musica rivoluzionaria dell’epoca.

 

pierfrancesco campanella ottavia fusco

In Italia la cosiddetta “beat generation” è stata rappresentata da un gruppo di artisti innovativi, con canzoni che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo grazie a testi e musiche decisamente più moderne, sulla scia dei Rolling Stones e dei Beatles. Campanella fa parlare un gruppo di personaggi che il beat lo hanno vissuto, per una analisi lucida e ironica allo stesso tempo, evitando compiacimenti nostalgici.

 

Molti i cantanti intervistati da Pierfrancesco: da Don Backy a Ricky Gianco, da Renato Brioschi dei Profeti a Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik, da Livio Macchia dei Camaleonti a Gianni Dall’Aglio dei Ribelli, da Donatella Moretti a Mario Pavesi dei Fuggiaschi, a Giuliano Cederle dei Notturni.

 

morena rosini mita medici

Poi c’è Franco Oppini dei “Gatti di Vicolo Miracoli”, massima espressione del movimento “Verona Beat”. Fondamentale la presenza di Mita Medici, la prima “Ragazza del Piper”, che ha rappresentato la svolta per una generazione di donzelle desiderose di emanciparsi dal secolare predominio maschile.

 

Significativo l’apporto di Rosanna Fratello, che all’epoca del beat ancora non cantava ma sognava ad occhi aperti sperando di emulare la carriera dei suoi idoli Patty Pravo, Rita Pavone e Caterina Caselli. Non mancano contributi di vari addetti ai lavori, come Fernando Fratarcangeli (direttore della rivista di collezionismo musicale Raropiù), Massimiliano Canè (autore di Techetechetè), il press-agent Niccolò Carosi, i parolieri Alberto Salerno e Claudio Daiano, i musicisti Natale Massara, Mauro Goldsand e Rodolfo Grieco, i discografici Federico Monti Arduni, Italo Gnocchi e Andrea Natale, l’operatore culturale Franco Mariotti, la conduttrice tv Morena Rosini all’epoca nei “Milk and Coffee”, il regista Luca Verdone e gli esperti di beat Francesco Lomuscio, Federico Gnocchi e Carlo Lecchi (Presidente della AVI, Associazione Vinile Italiana).

donatella moretti

 

Infine l’estroso Ivan Cattaneo che il beat lo ha rilanciato negli anni Ottanta con i suoi album di cover (in particolare “Duemila60: Italian Graffiati”).

 

All’evento dell’altra sera ovviamente non sono voluti mancare alcuni dei protagonisti del docufilm, nonostante il solito traffico impazzito. A cominciare dalla sempre spumeggiante Mita Medici, simbolo di quella generazione, la prima ragazza che ha abbattuto l’immagine stereotipata della donna oggetto, diventando simbolo del nascente movimento femminista.

 

Poi la sempre bella Rosanna Fratello, emblema dell’immagine di donna mediterranea, seguita da Donatella Moretti, cantante dotata di una voce melodiosa dalla straordinaria estensione vocale che nella sua lunga carriera ha avuto un periodo di repertorio affine al beat. E poi ancora la deliziosa Morena Rosini, del gruppo “Milk and Cofee”, che da ragazzina impazziva per il suo mito Mal dei Primitives, massimo esponente della Beat Generation.

 

morena rosini mita medici pierfrancesco campanella rosanna fratello (2)

Arrivano alla festa, caratterizzata da un riccho rinfresco che ha fatto letteralmente perdere il controllo agli ospiti, avventatisi come cavallette sulle varie squisitezze gastronomiche, anche Massimiliamo Canè, il cantautore Mauro Goldsand, Fernando Fratarcangeli (direttore della rivista di collezionismo musicale “Raropiù”), Francesco Lomuscio (esperto musicale), Niccolò Carosi (manager musicale), Franco Mariotti (storico operatore culturale).

 

Video messaggio di saluti per il pubblico da parte di Don Backy, a letto con l’influenza. Trattenuto purtroppo da impegni di lavoro Luca Verdone, regista e fratello di Carletto nostro. Tra gli amici personali di Campanella ecco il super investigatore Antonio Del Greco (già capo della Sezione Omicidi alla Questura di Roma e oggi dirigente dell’agenzia investigativa Italpol), la nota genetista, perito nei più famosi casi di omicidio Marina Baldi (figlia del regista Ferdinando, che a suo tempo diresse diversi musicarelli), i produttori Giannandrea Pecorelli e Angelo Bassi, il docente universitario di Storia del Cinema Fabio Melelli, Alberto Baldini, Fabrizio Marte e Luigi Cecconi (già funzionari del credito cinematografico della BNL).

 

mita medici (2)

Non mancano gli attori Sergio Siciliano e Jano Di Gennaro e le attrici Barbara Scoppa, Ottavia Fusco Squitieri, Mirella D’Angelo, Anna Bon, Maria Rita Hottò, Maria Teresa Di Bari, Nadia Bengala e Ornella Giusto, i critici cinematografici Graziano Marraffa e Luca Biscontini, il criminologo Gino Saladini, gli imprenditori Andrea Dalla Ragione che ha scortato l’amica Mara Keplero, Giuseppe Simonelli e Mauro Ferri, i giornalisti Pierluigi Manieri, Pierangelo Maurizio, Elio Ippolito, Claudio Cippitelli e Antonello De Pierro.

 

Rapiti dal documentario anche gli artisti Salvo Ardizzone, Roberta Gulotta e Mario D’Imperio, il distributore Luca Di Silverio, gli organizzatori di eventi Antonio Flamini e Rosella Piergentili, la giovane regista Angelica Gallo figlia di Mirca Viola, i registi Emanuele Pecoraro, Alessandro Perrella e Michele Vitiello, il musicista Eugenio Tassitano, l’avvocato Massimo Biasiotti, gli autori della fotografia Roberto Girometti e Francesco Siciliano, i montatori Francesco Tellico e Ivan Giordano, l’art director e fotografa Laura Camia, il colorista di immagini Sebastiano Greco, lo showman Claudio David, il produttore Paolo Di Gravio, l’organizzatrice di cinema Lucia Nolano, Monica Vitiello, Rossana Ruscitti e Roberta Pennacchi della Parker Film. Campanella, vera star dell’happening, ha ricevuto agli abbracci anche del cugino Francesco e dei nipoti Chiara e Matteo.

 

adriana russo pierfrancesco campanella

Elegante in bluette e un po’ emozionato, Pierfrancesco ha fatto gli onori di casa, destreggiandosi con disinvoltura tra gli ospiti senza trascurare nessuno e presentato gli interpreti. E, udite udite, per una volta ha rinunciato a sgomitare tra i tavoli imbanditi di tante golosità, lui che è stato nomignolato dagli amici “il killer dei buffet”.

 

Sarà l’effetto nostalgia ma il docufilm è piaciuto a tutti, anche perché la materia è trattata senza retorica ma con piglio ironico e leggerezza. Campanella ha persino rinunciato ad inserire canzoni note o stravisti filmati d’epoca. Con queste premesse, riuscire a mantenere l’attenzione senza annoiare ma avvincendo lo spettatore grazie a un sapiente montaggio e a un gioco d’incastri molto veloce è già una scommessa vinta!

graziano maraffa adriana russopierfrancesco campanella (2)pierfrancesco campanella (5)mariateresa di bariangelo bassi gianfranco mariotti adriana russo gianandrea pecorellimirella dangelomita medici (3)pierfrancesco campanella (3)mita medici gianfranco mariottirosanna fratellorosanna fratello (2)nadia bengalapierfrancesco campanella adriana russo (2)rosanna fratello mauro goldsandottavia fuscopierfrancesco campanella massimiliano cane'barbara scoppamarina baldimorena rosini mita medici pierfrancesco campanellapierfrancesco campanella (4)morena rosini mita medici pierfrancesco campanella rosanna fratelloadriana russo rosanna fratellomita medicipierfrancesco campanella rosanna fratello (2)pierfrancesco campanella donatella morettisergio siciliano ottavia fuscomorena rosiniadriana russomauro goldsandpierfrancesco campanella ottavia fusco (2)adriana russo (2)antonio del grecoangelo bassirosanna fratello donatella morettiadriana russo (3)pierfrancesco campanella ottavia fusco (3)ottavia fusco sergio sicilianipierfrancesco campanella nadia bengalamorena rosini mita medici pierfrancesco campanella rosanna fratello donatella moretti (2)graziano maraffapierfrancesco campanella rosanna fratellomirella d'angelo angelica gallogino saladino antonio del grecogino saladinomarina baldi pierfrancesco campanella

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)