rino barillari 2025barillari

CAFONAL CLIC! "HO VISSUTO UNA VITA DA MILIARDARIO SENZA UNA LIRA" – RINO BARILLARI FA 80 E FESTEGGIA ALL’HARRY’S BAR CIRCONDATO DAI DIRETTORISSIMI DESARIO E CHIOCCI, BOFFO E MARTINELLI, DAL MITOLOGICO FRANCO NERO (CHE DI NERO HA ANCORA I CAPELLI, NATURALMENTE TINTI) E DA UN PRETE – LO SCOOP CHE ANCORA SOGNO? "IL PAPA CHE DI NOTTE PORTA UNA COPERTA A UN SENZATETTO, VESTITO NORMALE, SENZA ABITI SACRI. SAREBBE UNA FOTO ETERNA" – LE SCUSE ALLA MOGLIE “PER IL TEMPO CHE NON LE HO DEDICATO. MA SE ARRIVA LA CHIAMATA GIUSTA, PRENDO LA MACCHINA E SCATTO. PERCHÉ LA FOTOGRAFIA È VITA" - FOTO+VIDEO

 

Da www.adnkronos.com - Estratti

 

torta (7)

"Ho vissuto una vita da miliardario senza una lira". Così esordisce Rino Barillari, il leggendario fotografo che ha immortalato la Dolce Vita romana e continua, oggi che compie 80 anni, a inseguire la notizia con la stessa passione di sempre, durante un video podcast negli studi Adnkronos con Davide Desario, direttore, e Giorgio Rutelli, vicedirettore.

 

Alle spalle dei tre, come potete vedere nel video qui sotto, scorrono le immagini imperdibili del “king”: Sordi e Marini alla Fontana di Trevi, George Clooney che lo strozza (per scherzo), il giovane Paul Getty prima del rapimento, un’attrice americana che gli spiaccica un gelato sulla fronte perché dopo il matrimonio con un signore ricco e anziano, la sera andava in giro con un tipo decisamente più giovane.

 

Dalla Calabria alla Capitale

guido boffo rino barillari massimo martinelli

Nato a Limbadi, in Calabria, Barillari arriva a Roma nel 1959 con pochi soldi in tasca e un grande sogno. "Non parlavo italiano, solo calabrese. Dormivo a Villa Borghese e raccoglievo le monete lanciate dai turisti a Fontana di Trevi per comprarmi da mangiare" racconta. (...)

 

La Dolce Vita e la caccia ai personaggi

"All'epoca Roma era piena di personaggi. Oggi non è più così", dice con un velo di nostalgia. "Si piange a pensare ai tempi in cui in Via Veneto trovavi Virna Lisi, Claudia Cardinale, Sophia Loren". Barillari diventa una presenza fissa nei luoghi più iconici della città: Piazza di Spagna, Campo de' Fiori, Piazza Navona. "Oggi chi non vuole essere fotografato va al Trullo o sulla Tiburtina. Ma la mia caccia era nelle strade del centro, dove il glamour era di casa".

 

La sua Rolleiflex diventa un'arma: "Camminavo con la macchina fotografica nascosta sotto la giacca, pronto a scattare il momento perfetto".

 

giuseppe spadafora rino barillari franco nero

164 aggressioni e 78 macchine fotografiche distrutte

"Non tutti erano contenti di farsi fotografare", sorride amaro. "Sono finito in ospedale 164 volte, tra manganellate della polizia, pugni delle celebrità e risse per strada". Tra i tanti episodi, racconta lo scontro con Gerard Depardieu dell’anno scorso: "Gli avevo scattato delle belle foto a via Veneto, lui sembrava tranquillo. Poi, di colpo, mi ha dato tre cazzotti da paura. Secondo me lo ha fatto apposta per finire sui giornali".

 

Barillari ha visto di tutto: dalle rapine ai suicidi, dai momenti di cronaca nera ai grandi eventi di spettacolo. "Quando arrivi su una scena del crimine, i parenti non ti dicono 'Benvenuto', anzi. Ma la foto resta, e la storia va raccontata. In quei casi, il bravo fotografo trova la scorciatoia per arrivare prima sulla notizia e magari anche rallentare gli altri…".

 

I grandi del cinema e della politica

rino barillari francesco marchioni

"Chi si comportava meglio con me? I veri grandi, quelli che capivano il valore della fotografia", dice senza esitazione. "Sordi, Mastroianni, Amedeo Nazzari, erano signori. Rossano Brazzi mi invitò a cena, ma io ero agli inizi e non mangiavo per paura di fare brutta figura". E tra le donne più affascinanti? "Sofia Loren. Il suo nome è un passaporto internazionale. Grazie a lei ho aperto porte che sembravano impossibili".

 

Anche la politica è passata davanti al suo obiettivo. "Cossiga è stato sempre un signore, ho passato giorni sotto casa sua per una foto della moglie. Alla fine ne ho scattata una, ma ancora oggi non so se era davvero lei. Poi quando finii in ospedale per qualche aggressione mi venne anche a trovare”. Tra i presidenti del Consiglio degli ultimi anni, Conte è stato tra i più gentili, Monti distante, con Renzi scherza tutte le volte che lo incontra per strada. E Meloni? “Lo scoop sarebbe la foto del suo ricongiungimento con Giambruno. Ci farei tre copertine. Con il bacio cinque”.

 

(…)

antonella mastrosanti rino barillari (2)

 

Un compleanno e un futuro ancora in prima linea

A 80 anni, il Re dei Paparazzi non ha intenzione di fermarsi. "Se mi chiamano, io vado. La storia non aspetta. Spero di farlo ancora per almeno dieci anni".

E per il suo compleanno? "Tranquillo con mia moglie. Le chiederò scusa per il tempo che non le ho dedicato. Ma se arriva la chiamata giusta, prendo la macchina e scatto. Perché la fotografia è vita".

roberto barillaririno barillari franco nero don felicetorta (2)pietro leporetorta (4)massimo martinelli con la moglie elenaguglielmo giovanelli con la moglie vittoriatorta (5)rino barillari massimo martinellimusicistibuffet (10)gian marco chiocci massiimo martinellitortaantonella mastrosanti rino barillari davide desariorino barillari franco nero don felice (2)pierfrancesco campanella rino barillaribuffet (6)buffet (7)rino barillari gian marco chiocci (2)riccardo mastrangelitorta (3)buffet (11)buffet (9)buffet (4)max lazzari con la moglieantonella mastrosanti rino barillaribuffet (8)gian marco chiocci rino barillaribuffet (3)torta (6)rino barillari gian marco chioccibuffetfuochi d'artificiobuffet (5)rino barillari guglielmo giovanelli con la moglie vittoriabuffet (2)

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?