libro comin

CAFONALISSIMO! DA GIANNI DE GENNARO A FABRIZIO PALERMO (AD DI CDP), LA MEJO ROMA POTENTONA SI RITROVA AL CENTRO STUDI AMERICANI PER IL LIBRO DI COMIN - FILIPPO SENSI,GIÀ PORTAVOCE DI DUE PRESIDENTI DEL CONSIGLIO IRONIZZA: “QUANTO CONTA LA REPUTAZIONE? IO POSSO ESSERE CONSIDERATO UNO SPECIALISTA IN DISTRUZIONI DI REPUTAZIONI…” – ECCO CHI C’ERA: CASTELLUCCI (EX AUTOSTRADE), LEGNINI, CROSETTO, SECHI, LATELLA E…

Foto di Luciano DI Bacco per Dagospia

Da primaonline.it

guido crosetto gianluca comin carlotta ventura fabrizio palermo foto di bacco

La comunicazione come leva strategica per la gestione aziendale: quanto conta la reputazione? Come gestire casi di crisi? Sono questi i temi al centro del dibattito tenuto ieri sera a Roma, in un’affollatissima sala del Centro Studi Americani, organizzato per la presentazione delbnuovo manuale a cura di Gianluca Comin “Comunicazione integrata e reputation management”, edito da Luiss University Press.

 

fabrizio palermo foto di bacco (3)

Insieme all’autore e fondatore di Comin & Partners sono intervenuti Gianni De Gennaro, Presidente Centro Studi Americani, e di Leonardo, Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato Cassa Depositi e Prestiti, Filippo Sensi, parlamentare, già portavoce di due presidenti del Consiglio dei Ministri, Claudio De Vincenti e Mario Sechi, direttore dell’Agi. A condurre la discussione Carlotta Ventura, direttore generale Centro Studi Americani, con lunga esperienza nel mondo della comunicazione.

fabrizio palermo foto di bacco (2)

 

Ad aprire i lavori è stato De Gennaro, che ha sottolineato la voglia dell’istituto di coinvolgere i giovani e l’importanza della collaborazione, sempre più stretta, con la LUISS. Concentrandosi su un punto: la reputazione. “Oltre un quarto delle aziende quotate a NY dipende dalla comunicazione, e quindi dalla reputazione”, ha sottolineato.

 

gianni de gennaro guido crosetto foto di bacco

L’intervento di Fabrizio Palermo, amministratore delegato Cassa Depositi e Prestiti, si è concentrato invece sulla nuova politica di comunicazione adottata dall’istituzione finanziaria: “Stiamo puntando su nuovo modello di comunicazione che si basa sul tricolore e sull’Italia. Si era perso questo focus col tempo. Quando sono arrivato nel 2014 – ha ricordato – l’entrata principale di via Goito era fuori uso, e questo era un po’ l’emblema della nostra istituzione chiusa su se stessa, non c’era un banale catalogo dei prodotti, avevamo una presenza digitale trascurabile. Anche il nostro stesso sito internet era difficile da visitare e da trovare.

 

gianni de gennaro giovanni legnini foto di bacco

In questi anni, anche attraverso uno sforzo interno di formazione, abbiamo rivisto il portafoglio, ci siamo aperti al pubblico e alle aziende, abbiamo assunto un gruppo di ingegneri che lavora sul territorio e studia progetti a livello territoriale. Ci siamo resi conto che essere finanziatori non bastava – ha aggiunto – Il piano industriale 2019 punta su tre pilastri: il territorio, appunto, la capacità di fare sistema, la capacità di comunicare. Oggi CDP è patrimonio di tutti e si basa anche sulla comunicazione a contatto con la quotidianità. E siamo particolarmente orgogliosi, al di là di operazioni come Telecom che piacciono tanto ai giornalisti, dei finanziamenti alle scuole, alle strade, agli ospedali”.

 

gianni de gennaro foto di bacco

Il dibattito successivo, animato da un giornalista (Sechi), un comunicatore (Comin) e un politico (Sensi) ha visto i relatori confrontarsi sui cambiamenti che hanno portato a una profonda evoluzione della comunicazione nello scenario politico e in quello economico e di impresa. Concentrandosi sul tema della reputazione. “Posso essere considerato uno specialista in distruzioni di reputazioni – ha esordito Sensi (sorridendo) – Al di là di questo penso ci sia un’architettura complessa di reputazione. Per quello che è stata la mia esperienza, ho sempre cercato di offrire narrazione competitiva e non scontrarmi con i giornalisti”.

fabrizio palermo foto di bacco (4)

 

Per Mario Sechi la funzione del giornalista è anche quella di “avere un rapporto diretto con la fonte, e non evitarla, così da costruire un buon racconto. Oggi non esiste più il pubblico di massa – ha aggiunto – ma occorre distinguere sempre più pubblici specifici e capire a chi ci si sta rivolgendo”.

 

Nel ringraziare i numerosi presenti al dibattito Gianluca Comin ha ricordato che quello della reputazione non è “un tema nuovo, ma oggi è cambiato il contesto: assistiamo ad un’accelerazione che richiede elevata professionalità. Ricordo che quando sono entrato alla Montedison l’unica preoccupazione era quella di tenere a bada i 10 maggiori quotidiani nazionali e qualche network televisivo: oggi tutto questo sarebbe impossibile, non basterebbe di certo – ha spiegato – Fake News? Ci vorrebbero più autorità e regole per contrastarle, in primis sui grandi social network”.

 

maria latella carlotta ventura foto di bacco

Il manuale “Comunicazione integrata e reputation management”, alla cui stesura hanno contribuito anche numerosi esperti del settore, partner amici professionali di Comin, offre un’analisi dell’evoluzione che è avvenuta nell’ambito della Comunicazione Corporate e che ha portato a un lento ma inarrestabile processo di innovazione dei canali, rendendo sempre più complessa la gestione della comunicazione.

filippo sensi foto di bacco (2)

umberto croppi foto di baccostefano meloni foto di baccogiovanni legnini gianluca giansante foto di baccomario sechi foto di baccopaolo messa mario sechi foto di baccomario sechi guido crosetto foto di baccogiovanni castellucci foto di bacco (1)giovanni legnini foto di baccoguido crosetto foto di bacco (2)mario sechi marzia bilotta patrizia minnelli foto di baccomauro fabris riccardo toto foto di bacconicola lillo mario de pizzo stefano ragugini foto di baccoinvitatipatrizia minnelli gianni de gennaro laura pellegrini foto di baccosabrina florio simonetta giordano foto di bacco

filippo sensi gianluca comin foto di baccogianluca comin gianni de gennaro foto di baccogianni castellaneta foto di baccogianni de gennaro foto di bacco (2)filippo sensi foto di bacco (1)fabrizio palermo foto di bacco (1)dorina bianchi raffaella chiariello foto di baccoclaudio de vincenti giovanni castellucci foto di bacco (2)claudio de vincenti giovanni castellucci foto di bacco (1)carlo festucci foto di baccoaronne strozzi foto di bacco (2)aronne strozzi foto di bacco (1)andrea perizzi foto di baccoalberto di majo foto di bacco

 

gina sbrigoli dorina bianchi foto di baccogiovanni castellucci foto di bacco (2)giovanni castellucci foto di baccomario staderini foto di baccomario sechi guido crosetto laura pellegrini foto di baccomaria latella foto di baccoguido crosetto foto di bacco (1)guido crosetto gianluca comin foto di baccomario de simoni foto di baccopia luisa bianco foto di baccoriccardo toto foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...