CAFONALINO MELA-GODO – LA VITTORIA A SORPRESA DI MALAGÒ: COME MAI DIECI VOTI HANNO CAMBIATO CASACCA? - “È UN EVENTO STORICO. È LA CARICA PIÙ IMPORTANTE D’ITALIA. È COME LA COPPA RIMET DEL 1950 VINTA A SORPRESA DALL’URUGUAY CONTRO IL BRASILE AL MARACANÀ” - CON PAGNOZZI “RAPPORTI IDILLIACI” MA POI RICORDA CHE LA POLTRONA DEL RIVALE E DI PETRUCCI ALLA CONI SERVIZI FINO AL 2014 “NON QUADRA” CON LA SUA NOMINA…

Foto di Mezzelani - GMT

(AGI/ITALPRESS) - "E' un avvenimento storico ed emozionante". Giovanni Malago' sa di aver compiuto un'impresa, che paragona alla Coppa Rimet del 1950 vinta a sorpresa dall'Uruguay nel match decisivo al Maracana' di Rio de Janeiro, contro il Brasile. Un mezzo miracolo per un osservatore esterno ma non per il nuovo presidente del Coni, che si e' giovato dell'esperienza (e dei voti) maturata da Franco Chimenti 4 anni orsono, quando perse nettamente contro Gianni Petrucci. Quella di Malago' e' stata una lunga rimonta: e' partito da zero e, da quando ufficializzo' la sua candidatura, ha convinto uno ad uno quei 40 grandi elettori che lo hanno portato alla guida dello sport italiano.

"Sono sempre stato conscio della forza elettorale della mia candidatura - sostiene Malago' in un'affollata conferenza stampa - e se c'e' una cosa che so fare e' conoscere la gente. Cio' che e' capitato oggi e' nella natura umana. Capisco la delusione del mio competitor ma poteva esserci anche qualche voto in piu' per me. Stamattina c'era un flusso di persone che non aveva ancora le idee chiare al cento per cento".

La convizione di poter avere il consenso, anche largo, "e' maturata nelle ultime quattro-cinque settimane. I primi mesi sono stati dedicati alla semina, poi al customer care ed ho preso voti che nemmeno si puo' immaginare. E quando sentivo persone dell'altra parte dire che non avevo chance, facevo fatica a resistere a non parlare, a non dire invece come stavano realmente le cose".

In campagna elettorale aveva sperato che il calcio non entrasse in Giunta, invece Abete e' stato eletto nel 'governo' dello sport: "Non era nella cinquina dei presidenti che sostenevo elettoralmente. Ho chiesto di non votare Abete, un amico con cui ho un ottimo rapporto, ma sono onorato di averlo in Giunta. C'e' la necessita' di gestire al meglio il rapporto tra il Coni ed il calcio, che ha in Consiglio un rappresentante come Tommasi".

Uno dei punti delicati sara' quello della Coni Servizi, visto che avra' in organigramma Petrucci e Pagnozzi fino al 2014: "C'e' qualcosa che non quadra - ammette Malago' - siamo fuori sincro anche come date. Penso si debba trovare il sistema per equiparare le elezioni del Coni a quella della Coni Servizi. Con Pagnozzi i rapporti personali sono eccellenti, idilliaci, la partita e' stata giocata con la massima sportivita', anche se senza vantaggi. Pero' penso che i due enti, se non gestiti dalle stesse persone, debbano avere dirigenti con cui collaborare al meglio".

Il debutto pubblico da presidente del Coni avverra' sabato prossimo, in occasione della sfida tra Italia e Galles nel Sei Nazioni di rugby, la sua Giunta 'al femminile' (con Turisini, May e Sensini) lo inorgoglisce. Si dice pronto a rimboccarsi le maniche per il tanto lavoro da fare. Dal nuovo governo che verra' dopo le politiche di domenica e lunedi' prossimi, Malago' si aspetta "sensibilita', attenzione e piena conoscenza dei problemi", con lo sport che sara' capace "di dare una mano, non solo di chiederla".

Tra i primi temi da affrontare, una legge sugli impianti sportivi che ancora non ha avuto luce, anche perche', a suo dire, "il Coni del passato non e' intervenuto utilmente su tutte le leve istituzionali per andare a dama. Bisognera' ricominciare da capo, la situazione impiantistica e' disastrosa e sotto gli occhi di tutti".

Infine, capitolo doping. "Bisogna sempre fare di piu', ma va dato atto che l'Italia e' in prima linea in una battaglia che ha ingiustamente criminalizzato alcune discipline che sono state della antesignane in materia. La Wada resta il faro maestro e su questo saremo implacabili, pero' bisogna cominciare dalla base, dalla cultura sportiva, impedendo la frequentazione dei cattivi maestri".

 

malago presidente foto mezzelani gmt malago presidente foto mezzelani gmt malago presidente foto mezzelani gmt malago presidente foto mezzelani gmt malago presidente foto mezzelani gmt malago presidente foto mezzelani gmt malago presidente foto mezzelani gmt malago presidente foto mezzelani gmt

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."