garlasco mario venditti chiara poggi alberto stasi andrea sempio carlo freccero

“GARLASCO SI AVVIA A DIVENTARE UNA NUOVA MANI PULITE, PRONTA A DEFLAGRARE NELLA MAGISTRATURA” - CARLO FRECCERO: “GARLASCO NON È CHE LA DERIVAZIONE DI UN MALAFFARE CHE COINVOLGEVA LA MAGISTRATURA PENALE E CIVILE E PREVEDEVA UNA CORRUZIONE CAPILLARE CON TARIFFE ACCESSIBILI. LA VERITÀ È SQUALLIDA: 20-30.000 EURO SONO UNA TARIFFA ACCESSIBILE A UNA CORRUZIONE PIANIFICATA CHE NON POTEVA PREVEDERE ESBORSI INACCESSIBILI SE VOLEVA FARSI SISTEMA. LA RIAPERTURA DELL’INDAGINE SU GARLASCO AVVIENE DOPO LE DUE INCHIESTE CHE HANNO GIÀ ACCERTATO, SUL PIANO CIVILE, LA CORRUZIONE A PAVIA...”

Estratto dell’articolo di Carlo Freccero per “La Verità”

 

CARLO FRECCERO

[…] Garlasco non è importante tanto per i suoi intrecci narrativi, ma per il fatto che è la presunta corruzione stessa ad aver riscritto più volte la storia con copioni diversi. Per questo ho trovato inappropriato il lungo articolo di Cesare Giuzzi pubblicato domenica 12 ottobre sul Corriere della Sera.

 

L’omicidio di Garlasco viene presentato ironicamente come una soap opera che cambia continuamente trama, come se l’autore non si rendesse conto che il significato del caso giudiziario non è tanto e solo nella soap opera in sé, ma nella sospetta corruzione che ne avrebbe volutamente alterato la trama a scopi di interesse privato.

 

La stampa mainstream descrive il dito e non vede la luna che quel dito indica: Garlasco si avvia a diventare una nuova Mani pulite, pronta a deflagrare non più nella politica ma, questa volta, nella magistratura.

 

VENDITTI - NOTTE PRIMA DEL RIESAME - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

E se con Tangentopoli fu la televisione a coagulare l’attenzione del pubblico, oggi è Internet lo spazio mediatico che fa da teatro al nuovo evento. Internet ha messo Garlasco al centro della scena. Nello stesso tempo però Garlasco ha compiuto su Internet un’operazione fondamentale, dando vita a una vera e propria rivoluzione mediatica.

 

[…] Consultando YouTube invece, a un curioso dei media non poteva sfuggire la rivoluzione in atto con la riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco.

 

La pandemia e la necessità di contrapporre alla verità ufficiale una verità scientifica incontrovertibile ha fatto sì che nascessero nuove testate Internet spesso più serie della stampa mainstream, che davano voce ad eccellenze scientifiche certificate, in alternativa a voci prive di credibilità, ma rese credibili dal semplice motivo di avere accesso agli unici media dotati di credibilità sociale: la tv e la stampa. Queste testate hanno creato un’alternativa non di rado più credibile […]

chiara poggi

 

A differenza dei talk show tv, in cui la verità appare come una ricerca conquistata a colpi di opinioni opposte ed in cui l’attenzione è sostenuta dal conflitto delle parti, i format classici di informazione su Internet sono costruiti sul rispetto delle singole opinioni.

 

[…] Il risultato assomiglia più alla «Tribuna politica» della tv pedagogica del servizio pubblico che al talk show odierno […]

 

mario venditti

Garlasco sta a testimoniare che Youtube può raggiungere complessivamente un’audience superiore all’audience televisiva, sommando, sulla base del semplice contenuto, un’audience più nota con un’audience anonima generata dal fenomeno stesso, come una «Garlasco channel».

 

Il fenomeno nuovo è la ricerca corale della verità. I commenti online non sono più marginali, ma parte integrante dell’inchiesta. Un’indagine portata avanti dalle procure di Pavia e di Brescia nel massimo riserbo, ma, contemporaneamente amplificata, moltiplicata, analizzata da un pubblico sempre crescente che rivendica verità e principio di non contraddizione.

 

SOPRALLUOGO DEI CARABINIERI DEL RIS ALLA VILLETTA DI GARLASCO DEI POGGI

La tv generalista ne esce con le ossa rotte. […] Oggi i programmi tv, se vogliono raccogliere audience, devono accordarsi all’inchiesta degli youtuber, farla propria, accettare una verità dal basso. Questo è un evento.

 

Assistiamo a una partecipazione collettiva che non ha più al centro la politica, ma la giustizia. Penso che lo spirito del tempo abbia cancellato la dimensione per cui, secondo la definizione aristotelica, «l’uomo è un animale politico». Oggi «politico» è sinonimo di malaffare e la verità sembra non riguardare la tutela della società, ma dell’individuo. La dimensione psicologica individuale sostituisce la politica come bene comune.

MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO

 

Di fronte all’omicidio di Garlasco due elementi occupano l’immaginazione collettiva. Da un lato la fine orribile di una giovane che, come Chiara Poggi, impersona la ragazza della porta accanto.

 

Dall’altro la condanna senza prove del povero Alberto Stasi: anch’egli uno di noi. La ricerca della giustizia viene recepita a livello sociale come un movente più forte di quello politico.

 

La politica sembra un valore astratto, ma a ciascuno di noi poteva toccare la sorte di Chiara e Alberto. In un’epoca di astensionismo la maggioranza si rifiuta di votare ma rivendica il suo diritto al controllo sull’operato delle Procure. I cittadini pagano le tasse per ottenere servizi concreti.

 

carlo freccero

Anche allo Stato minimo si richiede almeno la sicurezza dei cittadini. E nel momento in cui i giudici sembrano farsi comprare possiamo essere vittime come Chiara Poggi. Tutti possono essere vittime, in modo diverso, come Alberto Stasi.

Abbiamo diritto a vigilare sui giudici.

 

Ma perché proprio Garlasco anziché Yara Gambirasio, Cogne o il mostro di Firenze? La risposta sta nella procura di Pavia e nelle indagini di Fabio Napoleone, percepito su Internet come il nuovo eroe in grado di ripulire la magistratura.

 

La riapertura dell’indagine su Garlasco avviene, cronologicamente, dopo le due inchieste definite Clean 1 e Clean 2 che hanno già accertato, sul piano civile, la corruzione a Pavia. Garlasco non è che la derivazione di un malaffare che coinvolgeva la magistratura penale e civile e prevedeva una corruzione capillare con tariffe accessibili.

MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO

 

Quando è emersa l’indagine sull’ex procuratore Venditti, l’avvocato Lovati ha commentato che per corrompere un magistrato, che guadagna secondo il suo giudizio 25.000 euro al mese, 20.000 o 30.000 euro sarebbero una cifra incongrua. Dieci volte tanto, invece, sarebbe comprensibile.

 

La verità è squallida: 20-30.000 euro, che rappresentano comunque oggi per una famiglia una cifra più che considerevole, sono una tariffa media accessibile a una corruzione pianificata che, proprio perché sistemica, non poteva prevedere esborsi inaccessibili se voleva farsi normalità e sistema. Clean 1 e Clean 2, coinvolgendo in parte gli stessi protagonisti dell’indagine di Garlasco, sono il quadro di una corruzione quotidiana e generalizzata senza la cui evidenza Garlasco risulterebbe incomprensibile.

chiara poggi 1

 

Quindi le due indagini civili hanno reso comprensibile l’indagine penale. Ma senza indagine penale, Clean 1 e 2 non avrebbero ricevuto nessuna attenzione.

 

Il «crime» in sé stesso è un potente motore per coagulare l’attenzione dell’opinione pubblica. Il crime è in sé un sinonimo di storia: rottura dell’equilibrio, eventi eccezionali, infrazione della legge e della normalità. Ma Garlasco è più di un crime: non c’è solo un delitto.

 

l ex procuratore di pavia mario venditti

Ci sono vari piani di lettura: dalle ipotesi di amori di provincia proibiti, alla pedofilia, fino alle congetture su massoneria e satanismo. Tutto il repertorio della narrativa più «borderline» è presente, coniugato con la banalità del male, le mazzette, la solita corruzione delle istituzioni.

MARIO VENDITTIchiara poggi 2impronta numero 44 nella villetta di garlasco chiara poggi 3chiara poggi 7chiara poggi 6PROVETTE DEL MAXI INCIDENTE PROBATORIO SUL DELITTO DI GARLASCO

[…]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?