mohammed bin salman arabia saudita riad

NELLA CORSA PER EXPO 2030 I SAUDITI POSSONO CADERE SUI DIRITTI UMANI. E LASCIARE CAMPO A ROMA – DODICI IMPORTANTI ONG CHIEDONO DI ESCLUDERE RIAD DALLE CANDIDATURE PER L'EVENTO INTERNAZIONALE: “VUOLE USARE L'EXPO PER INSABBIARE LA REPRESSIONE E RIPULIRE LA SUA IMMAGINE” – LE ORGANIZZAZIONI RICORDANO LE 883 ESECUZIONI CAPITALI IN UN ANNO E “L’INCARCERAZIONE DI ATTIVISTI E POLITICI” – L'ITALIA, L'ALTRA FAVORITA PER AGGIUDICARSI LA MANIFESTAZIONE, PUÒ CONTARE SUL SOSTEGNO UFFICIALE DELLA DIPLOMAZIA UE…

Estratto dell'articolo di Francesco Bechis per “Il Messaggero”

 

riad candidata per expo 2030

L'accusa è pesante, i toni perentori. «L'Arabia Saudita vuole usare l'Expo 2030 per ripulire la sua immagine sui diritti umani». E per questo il Bie (Bureau international des expositions) deve «dichiarare la candidatura saudita non ammissibile». A risuonare l'allarme, in una lettera aperta indirizzata ai commissari dell'Expo a Parigi, sono dodici tra le più conosciute organizzazioni non governative per i diritti umani in Medio Oriente. […]

 

Inviata martedì al segretario generale del Bie Dimitri Kerkentzes, la missiva è un vero e proprio j'accuse contro la candidatura di Riad per ospitare l'esposizione internazionale nel 2030. Una partita che tra le città finaliste vede in campo Roma, ma anche Busan per la Corea del Sud e l'ucraina Odessa.

mohammad bin salman

 

«Chiediamo di escludere la candidatura dell'Arabia saudita come possibile Paese organizzatore di Expo 2030», esordiscono le ong, convinte che la corsa a ospitare la kermesse mondiale altro non sia se non il tentativo del regno saudita di «insabbiare la repressione del governo e la sua orrenda fedina sui diritti umani».

 

Diverse accuse, stando alle organizzazioni firmatarie, dovrebbero giustificare l'esclusione di Riad dalla corsa: dalla pena di morte, «883 esecuzioni dal 2017», all'«incarcerazione di attivisti civili, politici e per i diritti delle donne». Ma anche, si legge nella lettera, la propensione del regno di Mohammed bin Salman a «inseguire progetti stravaganti senza curarsi del loro costo umano».

riad candidata per expo 2030

 

Gli attivisti allegano l'ultimo rapporto di Amnesty International sulle violazioni dei diritti umani in Arabia Saudita che punta il dito contro il picco di condanne a morte, «il numero delle esecuzioni registrate nel 2022 è il più alto da cinque anni».

 

[…]

 

La missiva al vetriolo delle ong spezza così il silenzio che da settimane circonda il Bie, da cui si attende una prima valutazione sulle città ispezionate. Nessun commento da Roma e dal comitato Expo presieduto da Giampiero Massolo, come del resto suggerisce la cautela diplomatica in una partita che per la Capitale vale moltissimo: 30 miliardi l'indotto stimato dell'esposizione e del parco eolico progettato per nascere a Tor Vergata, all'ombra della Vela di Calatrava.

 

EXPO 2030 - CITTA CANDIDATE E TAPPE

Si vedrà se il monito sui diritti umani avrà o meno un impatto sulla decisione dei commissari. Ad oggi Riad resta comunque la concorrente più temibile per Roma, specie per le imponenti risorse finanziarie che il regno saudita ha stanziato per portare a casa l'Expo.

 

Roma da parte sua può contare sul sostegno ora ufficiale della diplomazia Ue - annunciato un mese fa dall'Alto rappresentante Josep Borrell - come «unica candidatura europea in campo». Il voto finale è atteso in autunno, sarà segreto e dunque ognuno dei 170 Stati nel Bie farà la differenza.

 

expo 2030 roma tor vergata 1

La corsa vede impegnata in prima persona la premier Giorgia Meloni che in ogni vertice bilaterale in questi mesi ha sollevato la questione del sostegno alla candidatura romana. A Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino in visita a Roma lo scorso week-end, Meloni ha garantito il supporto del governo italiano a Odessa qualora la città ucraina, ancora sotto il tiro dei missili russi, non dovesse riuscire a passare alle fasi finali. Se Roma vincerà, sarà anche ucraino l'Expo capitale.

expo 2030 roma tor vergata 3expo 2030 roma tor vergata 2ROMA EXPO 2030 - IL LOGO DELLA CANDIDATURAmohammed bin salman EXPO ROMA 2030

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

luca zaia matteo salvini giorgia meloni

PRONTI? VIA: LE GRANDI MANOVRE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO SONO PARTITE. MATTEO SALVINI SOSTIENE CHE IL VERTICE DI OGGI A PALAZZO CHIGI SULLE CANDIDATURE SIA “ANDATO BENISSIMO”. MA A ZAIA FRULLANO I CABASISI E STA PENSANDO DI APPOGGIARE UN CANDIDATO DELLA LIGA VENETA. SE MELONI E SALVINI METTONO IN CAMPO IL FRATELLO D’ITALIA LUCA DE CARLO, IL “DOGE” LO ASFALTA ALLE URNE – CAOS PD: NELLA ROSSA TOSCANA ELLY SCHLEIN FA UNA FIGURACCIA ED È COSTRETTA A FARE PIPPA DI FRONTE AL CONSENSO DI EUGENIO GIANI – PER CHI SUONA LA CAMPANIA? IL SINDACO DI NAPOLI, MANFREDI, TRATTA CON DE LUCA E CONTE. E ELLY È FUORI DAI GIOCHI…