
UNA VENDETTA DEI CLAN? – LA 44ENNE DOLORES DORI È STATA SCARICATA DAVANTI ALL'OSPEDALE DI DESENZANO DEL GARDA CON TRE FERITE DA COLPI DI PISTOLA ED E' MORTA POCO DOPO – LA DONNA È LA SORELLA DI UN PENTITO, AMMESSO AL PROGRAMMA DI PROTEZIONE DI TESTIMONI: LA SUA COLLABORAZIONE HA AIUTATO A FAR LUCE SULL’INGRESSO DI CELLULARI E DROGA NEL CARCERE DI PRATO E SULLA COMPLICITÀ DI ALCUNI AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA - TRASFERITO IN UN’ALTRA STRUTTURA PROTETTA, L’UOMO AVREBBE FOTNITO AI MAGISTRATI INFORMAZIONI SULLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA…
ìEstratto dell’articolo di Pierpaolo Prati per www.repubblica.it
All’ospedale di Desenzano, con tre colpi di pistola all’addome. Morta. Così hanno trovato Dolores Dori, 44enne vicentina attorno alle 19 di giovedì. Chi l’abbia uccisa e perché è questione alla quale stanno lavorando senza sosta i carabinieri di Brescia. […] Dolores Dori è sorella di un collaboratore di giustizia recentemente ammesso al programma di protezione di testimoni.
Fino a qualche mese fa il fratello era detenuto nel carcere di Prato, e dal carcere di Prato avrebbe iniziato a raccontare ai magistrati quanto di illecito accadeva tra i bracci e le celle del penitenziario toscano. Grazie anche alla sua collaborazione l’inchiesta coordinata dal procuratore Tescaroli aveva acceso i riflettori sull’ingresso di cellulari e droga in cella, sulla facilità di comunicazione che i detenuti avevano con l’esterno e sulla complicità di alcuni agenti di polizia penitenziaria, finiti sotto indagine per corruzione. Quella indagine nello scorso mese di giugno è culminata in un blitz in carcere al quale avevano partecipato circa 300 uomini, tra carabinieri, poliziotti e militari della Gdf.
Trasferito ad altra struttura protetta, l’uomo ai magistrati avrebbe raccontato altro; informazioni ritenute d’interesse sulla criminalità organizzata. Che la collaborazione del fratello possa essere la causa della morte della 44enne per ora è solo una pista sulla quale si sono incamminati gli inquirenti.
[…] Stanno analizzando le telecamere di videosorveglianza della zona per risalire all’auto dalla quale è stata scaricata in fin di vita all’ospedale di Desenzano e scoprire da dov’è partito il suo ultimo viaggio. Gli inquirenti non escludono che i colpi di pistola siano stati esplosi a decine di chilometri di distanza. Magari anche nella sua Vicenza.