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NELLA CARRIERA DEL PRIMARIO ORTOPEDICO DEL CTO DI MILANO, NORBERTO CONFALONIERI, IL FEMORE SPEZZATO ALLA VECCHINA PER "ALLENARSI” E’ L’EPISODIO MENO SCONCERTANTE - IL MEDICO E’ FINITO AGLI ARRESTI DOMICILIARI PER CORRUZIONE E TURBATIVA D'ASTA: ECCO COSA FACEVA

1 - IL DOTTOR SPEZZAFEMORI

Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri

Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

 

Norberto Confalonieri era il medico di cui ti fidavi. Il primario davanti al quale ti sentivi in soggezione. Il luminare di ortopedia che vedevi in tv con il foulard al collo come per un party in Costa Azzurra, mentre discettava di operazioni all' anca sfoderando sorrisoni all' intervistatore di camici Luciano Onder. Ora è agli arresti domiciliari. Pare che dietro la sua attività di montatore di protesi a ciclo continuo ci fosse il sostegno affettuoso e non del tutto disinteressato di un paio di multinazionali.

Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri

 

Ma a consegnarlo agli annali della malasanità sarà l'intercettazione in cui si vanta «di essermi fatto una vecchia per allenarmi», cioè di avere spezzato apposta il femore a una signora di settantotto anni per sperimentare una tecnica che avrebbe poi utilizzato su un altro paziente nella clinica privata in cui andava ad arrotondare lo stipendio pubblico del Cto di Milano. Per non fare mancare nulla al suo autoritratto esistenziale, il dottor Spezzafemori è anche il presidente della sezione lombarda di Amami, acronimo di «Associazione medici accusati di malpractice ingiustamente».

 

Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri

Un profeta, insomma. O un paraculo. Due caratteristiche che in Italia procedono sovente di pari passo. Persino in quest'epoca di ospedali trasformati in aziende, il singolo medico gode ancora di un immenso prestigio sociale: l'opinione comune si ostina a vedere in lui un sacerdote dei corpi che ha scelto quel mestiere per vocazione. Perciò per un primario che si vende l'anima non esistono attenuanti. E nemmeno protesi in grado di rimpiazzargliela.

 

2 - "LE HO ROTTO IL FEMORE PER ALLENARMI"

Emilio Randacio per “la Repubblica”

Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri

 

Un medico che ha operato centinaia di pazienti «seguendo valutazioni estranee all' ambito medico». Mosso «da motivazioni extra sanitarie» e da interessi «geneticamente inconciliabili». Capace, al telefono, il 22 marzo dello scorso anno, di giustificare la rottura di un femore «di un'anziana paziente settantottenne» che «a suo dire serviva per allenarsi in vista di un intervento privato che avrebbe effettuato poco più di una settimana dopo». La storia raccontata nelle carte processuali che hanno portato il medico dell' ospedale Gaetano Pini di Milano agli arresti domiciliari, a volte è agghiacciante.

 

Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri

Parla di Norberto Confalonieri, medico di 64 anni, per anni al Centro traumatologico e ortopedico (Cto) dove ha compiuto la gran parte dei reati, e della sua smisurata voglia di fare carriera e arricchirsi alle spalle dei pazienti e del servizio sanitario nazionale.

 

Corruzione e turbativa d' asta le accuse che lo hanno portato ai domiciliari, per ordine del gip Teresa De Pascale, su richiesta dei pm, Maria Letizia Mannella ed Eugenio Fusco. Sono stati interdetti dalle professioni il funzionario Asl, Luigi Ortaglio, i dipendenti di due multinazionali, Natalia Barberis, Stefania Ferolotto, Sabrina Consonni e Fabio Barzaghi. In più, la Johnson&Johnson e la B.Braun sono indagate per la responsabilità penale delle società.

 

"FUNZIONI SVENDUTE"

Lo spaccato dell'inchiesta condotta dal Nucleo di polizia tributaria è desolante. E fa emergere «l'esistenza di un consolidato modus operandi alimentato da uno scambio reciproco di favori tra pubblico ufficiale e privati», e in cui «si aggirano, eludono e violano norme, per svendere completamente la funzione pubblica, a vantaggio di interessi personali». Quali? Confalonieri è accusato di aver sottoscritto «accordi occulti» con le multinazionali indagate, operando pazienti allo scopo di aumentare i loro fatturati. Operazioni in «dispregio della salute dei pazienti».

Norberto Confalonieri  Norberto Confalonieri

 

«Il fenomeno - scrive ancora il gip De Pascali - ha una dimensione molto più vasta, idonea ad attentare i beni giuridici e interessi di grande valore, quali la libertà della concorrenza, lo sviluppo economico, la capacità di attrarre investimenti stranieri, l' ambiente, la salute e il regolare funzionamento delle istituzioni democratiche».

 

L' INTERVENTO SBAGLIATO

A Confalonieri, la Johnson& Johnson e la B.Braun non hanno pagato molti soldi. In totale meno di 30mila euro in quattro anni. È l' indotto a colpire. Il medico avrebbe favorito «l' acquisto di protesi - prodotte dalle due società - ricevendo in cambio apparizioni televisive su reti nazionali (Medicina33, ndr), con significativi ritorni d' immagine ed economici».

Norberto ConfalonieriNorberto Confalonieri

 

Confalonieri avrebbe avuto un approccio «interventista, scegliendo anche la tipologia di protesi da impiantare, seppure il parere di altri medici fosse contrario». E il chirurgo è stato anche registrato dopo un intervento andato male, mentre rideva. «Invece dei punti gli ho messo una cerniera - confessa con tono divertito Confalonieri alla moglie - , così quando la riapro faccio più in fretta».

 

I MALATI DISPERATI

Confalonieri è accusato di aver effettuato interventi inutili, ma anche pericolosi (è indagato a piede libero per lesioni gravissime), al solo scopo di applicare protesi prodotte dalle società che lo retribuivano. Al Cto, ben 241 in tutto, il 53% di quelle applicate, per un costo di oltre mezzo milione di euro in quattro anni. Nell' aprile di un anno fa, dopo un intervento andato male, gli investigatori intercettano una telefonata di un paziente del chirurgo.

 

Norberto ConfalonieriNorberto Confalonieri

Al telefono è Ulisse Demonti, rimasto zoppo in seguito proprio alla protesi. Demonti, con toni disperati, esclama in lacrime: «Per evitare altri nove mesi, perché l' infezione sarebbe andata avanti, ho dovuto pagare di tasca mia, ripeto, sono senza lavoro e casa, e con 35mila euro di debiti: io mi suicido». Per il gip, le «conseguenze di questo intervento erano prevedibili già a priori».

 

Secondo la testimonianza di un collega, una ragazza disabile - operata «solo col consenso della ragazza che aveva interdizioni cognitive» - sarebbe morta per le conseguenze dell' intervento eseguito da Confalonieri.

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