burnout stress da lavoro

AGOSTO, VACANZA MIA NON TI CONOSCO -  PSICOLOGIA DI CHI NON SOPPORTA LE FERIE – “C’E’ CHI È TALMENTE ANSIOSO CHE SOLO L'IDEA DI DOVER FARE LE VALIGIE E SCONVOLGERE LA ROUTINE QUOTIDIANA, LO DISORIENTA E RINUNCIA A PARTIRE” – E I SINGLE? NON TUTTI HANNO VOGLIA DI AFFRONTARE LA VACANZA CON DEGLI SCONOSCIUTI. SI FA FATICA A PASSARE DEL TEMPO CON PERSONE CON LE QUALI NON SI HA MOLTO DA CONDIVIDERE. STRESS SU STRESS...”

Daniela Mastromattei per “Libero quotidiano”

 

stress

Sulle smanie per la villeggiatura Carlo Goldoni ha scritto un' opera teatrale dai risvolti inaspettati. La vacanza è quasi sempre un' incognita. Anche quando si prenota per tempo in alberghi di lusso può sempre spuntare la sorpresa, non gradita. C' è chi ha lo spirito d' avventura e non si ferma di fronte a nulla e chi le ferie (queste sconosciute) le vive con ansia e ogni imprevisto è motivo di malcontento.

 

E quindi tende a scegliere stessa spiaggia stesso mare (parafrasando una canzone degli anni Sessanta) per ridurre al minimo il rischio inconvenienti. Il vacanziero ansioso deve tenere tutto sotto controllo cercando di gestire ogni cosa. Il contrattempo è fonte di stress.

stress

 

Ma c' è pure chi è talmente «ansioso che solo l' idea di dover prenotare, fare le valigie e sconvolgere la routine quotidiana, unita a mille altri dubbi (chissà cosa troverò? mi piacerà? starò bene?) lo disorientano e rinuncia a partire», spiega Miolí Chiung, psicoterapeuta e direttrice dello Studio di Psicologia Salem. «L' ansioso fa fatica ad allontanarsi da casa, lasciandosi alle spalle, anche se per un breve periodo, il luogo sicuro per eccellenza, le abitudini e i piccoli riti quotidiani così rassicuranti. Il nuovo e l' inesplorato lo spaventano troppo».

 

Altro che «non vado in villeggiatura, non capisco che senso abbia partire ad agosto: è pieno di gente dappertutto, prezzi più alti». Il popolo dei fortemente ansiosi non va in vacanza, tuttavia non si fa cogliere impreparato: alla domanda «quest' estate cosa fai?

», risponde prontamente: «Non vado da nessuna parte. Ad agosto Milano è bellissima, vedrai che farò foto più belle delle tue»; oppure «stavo quasi per prenotare, poi ho visto che questa estate c' è una rassegna di cortometraggi yemeniti che non posso perdermi. È una questione di priorità, capisci».

 

burnout stress da lavoro 1

I SINGLE. E se per le coppie e le famiglie possono talvolta sorgere momenti di tensione, stress e oppressione dovuti a una maggiore intimità, alla quale non si è abituati (nel resto dell' anno non si sta mai 24 ore su 24 così vicini), per i single non va meglio. Anzi.

«Molti di loro sviluppano un vero e proprio odio nei confronti delle ferie. Vorrebbero andare ma non sanno con chi, soprattutto chi ha poche relazioni.

 

E più l' età è matura e più gli amici partono con la famiglia», racconta la psicologa Chiung. «Le agenzie hanno lavorato molto per i single, ma non tutti hanno voglia di affrontare la vacanza con degli sconosciuti. Si fa fatica a mettersi in gioco, a passare del tempo con persone con le quali non si ha molto da condividere. Stress su stress...». E continuano a rimandare la partenza tra riflessioni diurne e notturne: se poi non mi trovo bene e se poi non sono simpatici, e se mi annoio? «La paura di affrontare una situazione poco conosciuta alla fine fa desistere», sostiene la Chiung.

 

stress

E i social non aiutano. «L' eccessiva esposizione del divertimento altrui crea ansia e depressione in chi fa fatica ad organizzarsi. Foto di posti meravigliosi e messaggi che sprizzano felicità da tutti i pori non andrebbero guardati. L' estate è qualcosa di straordinario che fa uscire dagli schemi quotidiani e acuisce la condizione sociale», osserva la psicologa.

 

GLI STAKANOVISTI. Pieni di soldi, potrebbero trasferirsi in un esclusivo resort, tra spiagge bianchissime e lussureggianti giardini sub-tropicali, invece percepiscono la vacanza come una perdita di tempo. Il loro unico obiettivo è la produttività. Sdraiati in spiaggia non ci sanno stare. Camminare per sentieri di montagna senza uno scopo è una distrazione troppo forte che non si possono permettere. Loro sono gli stakanovisti, i dipendenti dal lavoro al cento per cento, convinti che più lavori più sei figo.

burnout stress da lavoro 3

 

«Hanno la sindrome da workaholism, poco riconosciuta ma molto importante», dice Miolí Chiung. «Loro si vantano di essere dei grandi lavoratori, invece hanno un problema serio. Non staccando mai la spina le loro performance cognitive nel tempo diventano sempre più basse. E con l' andare dell' età i contraccolpi, come gastrite e disturbi del sonno, si fanno sentire.

 

Molti ricorrono all' uso di sostanze...». Non è difficile riconoscerli: non spengono il cellulare né durante il pranzo né durante la cena, rispondono agli sms continuamente e al parco invece di giocare con i figli sono al telefono a parlare di lavoro. Sono sempre disponibili e connessi. «Non hanno mai tempo di fermarsi e invece avrebbero necessità di un' introspezione», avverte la psicoterapeuta.

 

I DEPRESSI. E poi ci sono i depressi. Hanno uno stato emotivo dove l' umore è basso e non provano piacere per quasi nulla; uscire di casa diventa un peso, una fatica; la voglia di affrontare la vita è quasi inesistente, figuriamoci quella di partire. La vacanza non è neanche presa in considerazione. «Il depresso spesso crede di non meritarsela una vacanza».

 

burnout stress da lavoro 2

I CONSIGLI. Qualche suggerimento per affrontare serenamente le ferie? «Non arrivare a pensare alle vacanze all' ultimo minuto.

 

Questo vale sia per gli ansiosi, sia per i depressi. Bisognerebbe riuscire a organizzarsi per tempo. Anche i single dovrebbero strutturarle qualche mese prima. E poi partire a piccoli passi, meglio non andare dall' altra parte del mondo, non spingersi troppo lontani e partire solo per brevi periodi. E per coinvolgere qualche amico non proponetegli un viaggio in Indonesia, cominciate con un giorno al lago. Gli ostacoli devono essere minimi, più difficoltà s' incontrano più viene voglia di abbandonare l' obiettivo.

 

Altro elemento importante per una vacanza davvero felice è quello di assecondare i propri piaceri, i propri hobby. Esempi: se vi piace fare sport, le Maldive non sono la scelta corretta; se non vi piace camminare, la montagna non è l' ideale. Limitare l' uso dei social, staccate veramente».

 

LA VALIGIA. C' è chi la prepara in un paio d' ore e chi comincia una settimana prima.

burnout stress da lavoro 6

La valigia provoca quasi sempre un po' di ansia legata alla paura di fare scelte sbagliate o di dimenticare le cose importanti.

 

Le domande più frequenti davanti alla montagna di cose che si vogliono assolutamente far entrare nel maxi trolley sono: se poi ho bisogno della felpa e ho preso solo un golfino? E se piove devo portarlo l' impermeabile? Basteranno 10 costumi? E le scarpe tacco 12 serviranno? Magari salta fuori una serata mondana... Bisogna entrare nell' ottica che se si dimentica qualcosa si può sempre acquistare sul posto. Non andate sulla luna.

VACANZE SPIAGGIA

Cominciare a preparare le valigie due settimane prima è controproducente, perché l' ansia e lo stress si prolungano per due settimane.

 

Basta attivarsi 24 ore, massimo 48 ore prima. L' importante è chiuderla appena si pensa di aver finito e non dare spazio ai ripensamenti. E la vacanza godetevela, assecondate i vostri desideri. Se volete dormire per tre giorni di fila, fatelo. Date spazio a ciò che vi fa stare bene. Non sforzatevi facendo cose che non vi piacciono, perché l' amico cerca di coinvolgervi. Dedicatevi a voi stessi e ai vostri cari. Rilassatevi, non tornate a casa stressati...

burnout stress da lavoro 11burnout stress da lavoro 8burnout stress da lavoro 12burnout stress da lavoro 5

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…