ALBERTO SORDI? MIO CUGINO! – NE SONO SPUNTATI BEN 37, VENGONO DA VALMONTONE E DA FROSINONE, ZONE D’ORIGINE DEL PAPÀ DI SORDI, E VOGLIONO L’EREDITA’ (OLTRE 40 MILIONI)

Andrea Garibaldi per il “Corriere della Sera”

 

Alberto Sordi non ne voleva sapere dei suoi parenti. O meglio, adorava le sorelle Savina ed Aurelia e il fratello Giuseppe. Punto. Racconta Paola Comin, che curò per Sordi l’ufficio stampa dal 1992 fino alla morte nel 2003: «Non ho mai visto un parente di Alberto. Diceva: “Parenti non ne conosco e non ne ho”».

alberto sordi vigile 
alberto sordi vigile

 

Racconta ancora, Comin, che — fine Anni 70 — sul set del Malato immaginario , si presentò un uomo come «lontano cugino» di Sordi. Maria Ruhle, storica ufficio stampa di Alberto, accompagnò l’uomo da lui. Sordi si prestò a una foto, poi chiamò la Ruhle, arrabbiatissimo: «Maria, io non ho parenti! Non mi portare più nessuno!». 


I parenti, ora che Alberto è morto e che quattro mesi fa è morta anche Aurelia, sua erede universale, si affacciano sulla scena. Un mese fa hanno impugnato il testamento del 2011, con il quale Aurelia ha lasciato i beni del grande fratello alla Fondazione museo Alberto Sordi, incaricata di «perpetuare la memoria». Due conti correnti per venti milioni circa, la villa di via Druso, fra l’Appia Antica e le Terme di Caracalla, valore stimato altri venti milioni, più azioni del Campus biomedico di Trigoria, al quale Sordi donò i terreni per costruirlo. 

alberto sordi 3alberto sordi 3


Nell’anno 1957, Sordi fu protagonista di Arrivano i dollari! : i cinque fratelli Pasti si disputano senza virtù e con molti vizi l’eredità di zio Arduino, diventato straricco con i diamanti in Sudafrica. Qui, ora, i parenti che vogliono vederci chiaro sul testamento di Aurelia sono 37, cugini di quinto e sesto grado dei fratelli Sordi, parenti «in linea collaterale», figli di sorelle e di fratelli dei genitori di Alberto.

ALBERTO SORDIALBERTO SORDI

 

Hanno fra i 30 e i 70 anni, fanno quasi tutti Sordi di cognome, vengono da Valmontone e da Frosinone, zone d’origine del papà di Sordi, Pietro, titolare della tuba contrabassa al Teatro dell’Opera e della mamma, Maria Righetti, insegnante elementare. Fra gli altri, c’è Igor Righetti, conduttore su Rai Radio Uno del Comunicattivo , e c’è Renato Ferrante, 76 anni, anche lui attore: cugini per parte di Maria. 

ANNA, ATTRICE DI ALBERTO SORDI - copyright PizziANNA, ATTRICE DI ALBERTO SORDI - copyright Pizzi


Durante un’assemblea, tenuta nello studio dell’avvocato Andrea Maria Azzaro, hanno deciso di andare fino in fondo con una causa civile. Azzarro punterà sul fatto che Aurelia scrisse il testamento senza avere piena coscienza. Per questo utilizzerà anche il lavoro effettuato dal pm Albamonte, che ha chiesto il rinvio a giudizio di dieci persone per cinconvenzione d’incapace: un notaio, due avvocati e tutto il personale di servizio di Alberto e di Aurelia Sordi.

Alberto Sordi durante le riprese del film Gastone nel dietro di lui si intravede Paolo Stoppa Dal PIacere alla Dolce Vita Mondadori Alberto Sordi durante le riprese del film Gastone nel dietro di lui si intravede Paolo Stoppa Dal PIacere alla Dolce Vita Mondadori

 

Secondo l’accusa, Aurelia era stata convinta dai dieci a fare donazioni per due milioni e trecentomila euro e poi a firmare una procura generale a favore di Arturo Artadi, autista e factotum peruviano di Villa Sordi. L’avvocato Azzaro si avvarrà della perizia disposta dal pm, che definisce Aurelia «vulnerabile e assoggettabile», potrà anche avvalersi di una perizia grafologica. I 37 parenti chiederanno di costituirsi parte civile in questo processo penale, assistiti dall’avvocato Francesca Coppi. 


«Sono furibonda — dice Paola Comin —. Non si tiene conto della volontà di Alberto né di quella di Aurelia, che era assolutamente in grado di intendere e di volere». Ma l’avvocato Coppi assicura: «I parenti vogliono capire cosa sia davvero accaduto con il testamento. Alla fine, rispetteranno la volontà di Sordi». 

ALBERTO SORDI NE I VITELLONI ALBERTO SORDI NE I VITELLONI


Al vertice della Fondazione c’è un magistrato di grande esperienza, Italo Ormanni, che cerca di realizzare a Villa Sordi un luogo per ricordare il mitico attore: «Dovremo aspettare il corso del processo civile, però». Fra i compiti della Fondazione, anche la manutenzione della tomba di Sordi al Verano. Dove ogni 24 febbraio, anniversario della morte, rendono omaggio i vituperati «centurioni» del Colosseo. 

 

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…