garlasco chiara poggi andrea sempio

NEL CASO DI GARLASCO ORA È CACCIA A “IGNOTO 2” – IL DNA DI ANDREA SEMPIO SULLE UNGHIE DI CHIARA POGGI NON ARRIVA DALLA TASTIERA DEL “PC DI FAMIGLIA” CHE ERA NELLA STANZA DELLA VITTIMA. NÉ IL MATERIALE BIOLOGICO POTREBBE DERIVARE DA ALTRI OGGETTI CHE SI TROVAVANO NELLA VILLETTA “TOCCATI” DALL’AMICO DI MARCO POGGI DURANTE LE SUE VISITE – COME SONO ARRIVATI A QUESTA NUOVA CONVINZIONE GLI INVESTIGATORI? TRA IL MATERIALE BIOLOGICO SI INDIVIDUA, OLTRE A SEMPIO, UN “IGNOTO 2”, MA NON C’È TRACCIA DEL DNA DEI GENITORI E DEL FRATELLO DI CHIARA CHE, ABITANDO NELLA STESSA CASA, AVREBBERO LASCIATO SU MOLTI PIÙ OGGETTI E IN QUANTITÀ MAGGIORI I LORO PROFILI – IL MISTERO DEI CAPELLI TROVATI NEL LAVANDINO DEL BAGNO E LE TRACCE SUL TAPPETINO…

1. IL DNA DI ANDREA SEMPIO SOTTO LE UNGHIE DI CHIARA POGGI «NON C'ENTRA CON LA TASTIERA DEL PC». CACCIA A «IGNOTO 2»

Estratto dell’articolo di di Cesare Giuzzi per il "Corriere della Sera"

 

andrea sempio

Non è stata la tastiera del «pc di famiglia» che si trovava nella stanza di Chiara Poggi la ragione della presenza del Dna di Andrea Sempio sulle unghie della vittima.

 

Né il materiale biologico potrebbe derivare da altri oggetti che si trovavano nella villetta «toccati» dall’amico di Marco Poggi durante le sue visite in via Pascoli a Garlasco.

 

chiara poggi

 

 

 

Ne sono convinti gli inquirenti della Procura di Pavia che indagano sul 37enne Andrea Sempio per omicidio. Per gli investigatori il materiale genetico dell’allora 19enne non può derivare da «un contatto mediato da un oggetto toccato dalla vittima» ma da un’interazione con lei poco prima del delitto. E la ragione viene attribuita al fatto che tra il materiale biologico raccolto dai margini ungueali della 26enne c’è il profilo genetico di Andrea Sempio — circostanza che la Procura ricava da una consulenza di Carlo Previderé, genetista del caso Yara — e quello di un «ignoto 2» non ancora identificato, ma manca quello dei familiari di Chiara.

 

Non c’è traccia del Dna della madre Rita, del padre Giuseppe e del fratello Marco che certamente abitando in quella stessa casa avrebbero lasciato su molti più oggetti e in quantità maggiori i loro profili. Allo stesso modo manca quello di Alberto Stasi — l’assassino di Chiara condannato a 16 anni — che era stato nella villetta con una frequenza maggiore di Sempio e che era stato con lei fino a tardi la notte prima del delitto. Dati che, secondo gli inquirenti, smentirebbero non solo le tesi della difesa di Sempio che sostiene il «contatto secondario» attraverso gli oggetti, ma soprattutto la stessa ricostruzione della Procura di Pavia del 2017.

 

la perizia sulle impronte nella villetta di garlasco

Nella richiesta di archiviazione delle indagini su Sempio, a firma dell’aggiunto Mario Venditti e del pm Giulia Pezzino, infatti, si affermava che «è assolutamente verosimile, se non certo, che cellule di sfaldamento dell’epitelio dell’indagato, nonché minuscole particelle di sudore del medesimo si siano depositate tanto sul mouse, quanto soprattutto sulla tastiera del computer». […] Dna non venne analizzato perché per la Procura non c’era possibilità di compararlo con quello raccolto dal genetista De Stefano perché «esiguo» e «degradato».

 

andrea sempio 2

Le valutazioni dei magistrati di oggi, guidati dal procuratore Fabio Napoleone, vanno invece in una direzione opposta: il Dna delle unghie è idoneo e comparabile, come ha già fatto il genetista Previderé, è di Sempio e non può essere frutto di un contatto «mediato». Una tesi respinta con forza dai difensori del 37enne […] a sostenere la stessa tesi è anche il legale che assiste la famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, che ha già espresso perplessità sulla riapertura dell’indagine: «È il settimo tentativo di Stasi, sono una quarantina i magistrati che se ne sono occupati e tutti hanno convenuto sulla certezza della sua responsabilità oltre ogni ragionevole dubbio». […]

il bagno della villetta di garlasco 1

 

2. GARLASCO, IL MISTERO DEI QUATTRO CAPELLI «LUNGHI NERI» CHE SONO ANDATI PERDUTI. SI CERCANO TRACCE SUL TAPPETINO DEL BAGNO

Estratto dell’articolo di  Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera”

 

Ci sono pezzi di vita. Frammenti di un’esistenza spezzata una mattina caldissima di diciotto anni fa. Braccialetti, orecchini di perla, l’elastico per i capelli di Chiara. Il cellulare. I computer. Ma anche scarpe, tantissime scarpe, usate per le comparazioni nella speranza di trovare quelle dell’assassino. E poi ancora il tappetino del bagno al pianoterra. Quello su cui era stata individuata una «traccia biologica», oltre all’impronta di una scarpa, e che i legali di Stasi nel 2022 avevano chiesto alla Corte d’Assise d’appello di Milano di conservare nella speranza che potesse essere sottoposto in futuro «ad eventuali ulteriori esami che l’evoluzione tecnico scientifica dovesse consentire di svolgere».

andrea sempio 4

 

Richiesta dalla «valenza del tutto ipotetica», secondo i giudici, che ne avevano invece ordinato la distruzione. Perché le indagini avevano ormai stabilito da sette anni che l’assassino di Chiara Poggi aveva un nome preciso. Alberto Stasi, e nessun altro «al di là di ogni ragionevole dubbio» era il killer di Garlasco.

 

L’elenco dei «reperti» conservati nell’ufficio corpi di reato, e oggi per buona parte distrutti, è uno dei punti chiave della nuova indagine della procura di Pavia e dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Ma potrebbe non essere così decisivo. Perché se è vero che alcuni oggetti e gli abiti indossati dalla vittima quel 13 agosto sono andati distrutti per ordine dei giudici, tra i «nuovi elementi» su cui lavorano gli inquirenti ci sarebbero anche oggetti che all’epoca non vennero analizzati […]

il bagno della villetta di garlasco 2

 

Gli inquirenti nel 2022 hanno restituito ai legali della famiglia Poggi il cellulare «Nokia 3100» e la sim, il computer laptop «Hp» utilizzato da Chiara e quello fisso «Dex sys» che era in camera sua ma in uso a tutta la famiglia. Il pc al quale giocavano gli amici di Marco Poggi, come Sempio.

Sono andati perduti invece il «portavaso in ferro battuto a tre gambe» trovato rovesciato sul pavimento accanto alla grande chiazza di sangue e «la sedia di legno».

 

Ma anche il coprimaterasso della camera da letto, il secchio «di plastica giallo», il dispenser «di sapone liquido», la «tovaglia plastificata» della cucina, il «telecomando tv», il «telefono fisso bianco», i cartoni della pizza mangiata da Chiara e dall’ex fidanzato la sera prima del delitto, il piattino con «due saponette» e «un vaso in metallo color oro». Ma soprattutto sono stati distrutti «i capelli rinvenuti all’interno della macchia ematica».

 

andrea sempio chiara poggi alberto stasi

Così come quelli, spezzati, che la vittima stringeva in una mano. Nei sopralluoghi dopo il delitto, ma anche in quello di ottobre, non sono invece mai stati repertati i quattro capelli «lunghi neri» nel lavandino del bagno. Si vedono chiaramente in alcune immagini. Per i carabinieri di Milano quei capelli sarebbero l’indicatore che il killer non si è mai lavato nel lavandino. Tesi cassata dai pm pavesi già cinque anni fa sostenendo che «era priva di fondamento logico»: «I capelli sono di Chiara Poggi, recisi a causa dei colpi inferti e rimasti sulle mani dell’assassino, la loro presenza attesa semmai che si è effettivamente lavato le mani». Nessuno però li ha mai analizzati.

casa garlasco 3le tracce di sangue nella villetta di garlascoalberto stasicasa garlasco 6andrea sempioSTASI - MEME BY EMILIANO CARLI delitto garlasco 1alberto stasi copiachiara poggi 1delitto garlasco 2andrea sempioandrea sempio

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…