tampone farmacia

LA CORSA AL TAMPONE RISCHIA DI FERMARE TUTTI - SECONDO L'INDAGINE DI ALTROCONSUMO AL NORD I TEMPI DI ATTESA PER UN TEST RAPIDO ARRIVANO A SFIORARE I SEI GIORNI, E INIZIA A ESSERE UN BEL PROBLEMA - NON TANTO PER CHI HA SCOPERTO SUBITO DI ESSERE STATO A CONTATTO CON UN CONTAGIATO, VISTO CHE BISOGNEREBBE ASPETTARE I CANONICI 5 GIORNI DI INCUBAZIONE DEL VIRUS - MA SE SI HANNO SINTOMI O IL CONTATTO E' RISALENTE NEL TEMPO...

Paolo Russo per La Stampa  

 

Milano Covid file in farmacia

Oramai si fa fatica a trovare qualcuno che negli ultimi giorni non abbia avuto un contatto stretto con un positivo. Poi ci sono quelli che non vogliono rischiare di passare per untori la notte di Capodanno. Per non parlare di influenzati e raffreddati, in aumento con il clima freddo umido. Fatto sta che la corsa al tampone iniziata prima di Natale non si ferma e diventa sempre più a ostacoli per i tempi biblici di attesa. Che lasciano in spasmodica attesa chi ha cenato con un positivo o vede il peggio nel crescendo di tosse e starnuti.

 

I tempi di attesa per un tampone rapido, certifica l’indagine condotta per La Stampa da Altroconsumo in 117 farmacie delle 10 regioni più popolose d’Italia, arrivano a sfiorare i sei giorni in quelle del nord maggiormente colpite dall’aumento dei contagi: 5,9 giorni in Lombardia, 5,8 in Veneto e quattro in Piemonte. Sopra i tre giorni si aspetta in Liguria (3,8), Emilia Romagna (3,5), Lazio (3,3) e Toscana (3,2). Va meglio nel meno martoriato meridione, dove l’attesa è contenuta a un giorno.

 

Covid Milano file in farmacia 2

Ma altrove inizia ad essere un bel problema. Non tanto per chi ha scoperto subito di essere stato a distanza ravvicinata con un contagiato, visto che in tal caso bisognerebbe sempre aspettare almeno i canonici 5 giorni di incubazione del virus per avere un risultato attendibile dal test. La situazione diventa però insostenibile quando si hanno i sintomi oppure si è saputo dopo un po’ di giorni che quell’amico o parente il Covid lo covava in sé già da un po’ di giorni.

 

In questo caso infatti le lunghe attese per ottenere il test si trasformano automaticamente in un allungamento forzato della quarantena, del quale non si sentirebbe in questo momento proprio il bisogno, poiché tra il mezzo milione di positivi e i loro contatti stretti già ora molti servizi essenziali rischiano di collassare causa assenza forzata di chi li fa andare avanti.

 

Covid Milano file in farmacia 4

Nonostante siano oramai il 68% le farmacie che eseguono i tamponi, il 65% quelle che facilitano il compito con il servizio di prenotazione (on line nell’11% dei casi) l’aumento dell’offerta non basta a soddisfare il boom della domanda. Destinato a crescere nei prossimi giorni quando quotidianamente si potrebbero contare 100mila contagi.

 

E se fare un test rapido sta diventando un terno al lotto, nonostante il loro margine di errore stimato al 30%, ecco allora che gli italiani hanno preso a ripiegare sugli ancor meno affidabili test “fai da te”, che tra l’altro sfuggono al tracciamento. Sarà forse proprio per questo che in pochi giorni sono andati esauriti nel 49% delle farmacie, documenta sempre Altroconsumo.

 

Milano Covid file in farmacia 3

Il test “gold standard” sarebbe sempre il molecolare, che ci azzecca in circa il 98% dei casi. Ma farli nel 2021 sembra un’utopia in larga parte del Paese. A Roma se vuoi farli negli hub pubblici ti rimandano a dopo le feste, a Firenze idem, con centinaia di segnalazioni che arrivano da tutta la Toscana di persone chiuse in casa con i sintomi in attesa del primo tampone e che nel frattempo non sanno come comportarsi con i proprio familiari.

 

MILANO FARMACIE TAMPONI

A Bergamo ci sono cinque giorni di attesa, a meno che non si voglia fare un viaggetto a Mantova. A Palermo ieri davanti all’hub della Fiera del Mediterraneo c’era un serpentone di macchine in attesa da ore, mentre a Milano, tanto nelle farmacie che per i vaccinatori del servizio pubblico in più di un caso sono dovuti intervenire polizia ed esercito per riportare la calma tra i dannati del tampone.

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"