
ARCHEO! IL CARLO NORDIO CHE CI PIACEVA: QUELLO RACCONTAVA LE SCOPATE DELLA MARCHESA ANNA CASATI STAMPA - L'ARTICOLO DELL'ATTUALE MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, SUL "MESSAGGERO", NEL 2017: "IL MARITO, CAMILLINO, RICCO RAMPOLLO, SI DIVERTIVA A RACCATTARE GIOVANOTTI NEI LUOGHI PIÙ IMPROBABILI PER ASSISTERE ALLE LORO ESIBIZIONI CON LA MOGLIE CONSENZIENTE. NE TENEVA UN CONTO MANIACALE, DOCUMENTANDONE LA DINAMICA CON MINUZIA OSSESSIVA. GLI INVESTIGATORI TROVARONO PIÙ DI MILLE FOTO DELLA MOGLIE NELLE POSE PIÙ DISPARATE” - FINCHÉ ANNA SI DIMOSTRÒ TROPPO ENTUSIASTA DI UNO DI LORO. “CAMILLINO CONGEDÒ LA SERVITÙ; ENTRÒ NELLA STANZA DOVE LA MOGLIE STAVA IN COMPAGNIA DEL GIOVANE DI ASPETTO GRADEVOLE E DI ATTITUDINI INCERTE E SPARÒ AD ENTRAMBI. QUINDI, IMITANDO HEMINGWAY, SI SPARÒ IN BOCCA. GLI INVESTIGATORI TROVARONO…”
'LA SERA DEL 30 AGOSTO 1970 IL MARCHESE CASATI STAMPA RITORNÒ NELLA SUA ELEGANTE CASA E CONGEDÒ LA SERVITÙ; POI ENTRÒ NELLA STANZA DOVE LA MOGLIE ANNA STAVA CON UN GIOVANE BELLO E DI ATTITUDINI INCERTE, E SPARÒ AD ENTRAMBI CON IL SUO FUCILE - QUINDI, IMITANDO HEMINGWAY, SI SPARÒ IN BOCCA. LA POLIZIA TROVO' MATERIA CEREBRALE FIN SUI PREZIOSI DIPINTI DEL 600''. CARLO NORDIO E IL DELITTO CHE INFIAMMÒ L'ITALIA - articolo dell'8 luglio 2017
LA SERA DEL 30 AGOSTO 1970 IL MARCHESE CAMILLO CASATI STAMPA DI SONCINO, RICCO RAMPOLLO
Estratto dell’articolo di Carlo Nordio per “il Messaggero” – 8 luglio 2017
La sera del 30 Agosto 1970 il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino, ricco rampollo di una illustre famiglia, ritornò nella sua elegante abitazione di via Puccini a Roma, e congedò la servitù; poi entrò nella stanza dove la moglie Anna stava in compagnia di Massimo Minorenti, un giovane di aspetto gradevole e di attitudini incerte, e sparò ad entrambi con il suo fucile Browing cal.12. Quindi, imitando Hemingway, si sparò in bocca. Gli investigatori trovarono materia cerebrale fin sui preziosi dipinti del 600.
Camillo Casati - Camillino per gli intimi aveva sposato dieci anni prima Anna Fallarino, una procace e vistosa trentenne, già maritata con un ingegnere, che a sua volta l'aveva tratta da una famiglia assai modesta.
I pettegoli dicevano che Camillino avesse speso più di miliardo per ottenere dalla Sacra Rota l'annullamento del matrimonio. Circostanza forse non vera, ma purtroppo verosimile. Il quarantenne marchese era un raffinato nullafacente. Apparteneva a quella schiera di eccentrici annoiati che Joris Huysmans aveva effigiato quasi un secolo prima in Jean Floressas Des Esseintes , protagonista del suo noto romanzo A'rebours.
[…] L'amore per Anna era certo sincero e profondo, come i fatti avrebbero dimostrato. Ma era un sentimento singolare: il marchese si divertiva a raccattare giovanotti nei luoghi più improbabili per assistere alle loro esibizioni con la moglie consenziente.
Ne teneva un conto maniacale, annotandone i particolari in un'agenda di raso, e documentandone la dinamica con minuzia ossessiva: gli investigatori trovarono, nella sua bibliotheque aux enfers, più di mille fotografie della moglie nelle pose più disparate.
C'era, per così dire, del metodo nella sua perversione. Una perversione peraltro innocua, che si riteneva monopolio esclusivo della nobiltà degenerata. In realtà era un vizio equamente diffuso tra tutte le classi sociali, come sapevano gli addetti ai lavori e come sarebbe emerso alcuni decenni dopo, con la massificazione dell'erotismo, nel proliferare di periferici club di scambisti.
[…] Anna si dimostrò troppo entusiasta di Massimo Minorenti, di quindici anni più giovane, e forse se ne innamorò. […] Ebbe l'infelice idea di dirlo al marito, prospettando addirittura una separazione. Camillino ne rimase sconvolto: il suo diario testimonia la delusione per il tradimento coniugale, e il desiderio di farla finita. Forse per morbosa gelosia, forse per l'orgoglio ferito, o per tutte queste cose, reagì in modo inconsulto, mantenendo tuttavia l'aplomb aristocratico.
[…]
La vicenda suscitò le più diverse reazioni: alcuni vi videro la giusta punizione divina per una condotta scellerata; altri intimamente - si rallegrarono di un epilogo che squadernava il marciume di una casta corrotta; pochi manifestarono pietà, ed ancor meno furono quelli che la provarono sul serio.
[…] Per alcuni tutto nasceva dalla donna: ninfomane, frigida, o entrambe le cose. Per altri bisognava guardare il marito: impotente, edipico, satiro. Un delirio di aggettivi e sostantivi mescolati a caso, per impressionare il popolino. […]
Probabilmente la storia di Camillo e Anna Casati è più semplice: fu una furiosa passione funestata dal caso. Noi oggi abbiamo abbandonato molti concetti tradizionali per sostituirli con definizioni apparentemente più rigorose e scientifiche.
La stessa terminologia è cambiata: sostantivi come vizio e cattiveria, e aggettivi come depravato e malvagio sono spariti dal vocabolario, e suonano come ignoranza retrograda. Sarà. Ma nella realtà non cambia nulla. Perché la personalità umana è così varia e complessa che si fa beffe delle definizioni erudite.
Casati Stampa
marchesa luisa casati stampa
Casati Stampa
MARCHESA ANNA CASATI STAMPA DI SONCINO
MARCHESA ANNA CASATI STAMPA DI SONCINO
MARCHESA ANNA CASATI STAMPA DI SONCINO
MARCHESA ANNA CASATI STAMPA DI SONCINO
MARCHESA ANNA CASATI STAMPA DI SONCINO
Casati Stampa
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MARCHESA ANNA CASATI STAMPA DI SONCINO
Casati Stampa
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