julian assange

ASSANGE NELLA MANICA – L'ALTA CORTE DI LONDRA HA BLOCCATO L'ESTRADIZIONE NEGLI STATI UNITI DEL FONDATORE DI WAKILIKS E CHIESTO AL GOVERNO AMERICANO GARANZIE SUL TRATTAMENTO RISERVATO AL 52ENNE AUSTRALIANO IN CASO DI CONDANNA (TRADOTTO: NIENTE PENA DI MORTE) – NEL FRATTEMPO ASSANGE POTRÀ TENTARE UN ULTIMO RICORSO – LE VOCI SU UN ACCORDO TRA LA CASA BIANCA E L'ATTIVISTA ACCUSATO DI AVER MESSO A REPENTAGLIO LA SICUREZZA NAZIONALE USA…

Estratto dell’articolo di Alessandra Rizzo per “La Stampa”

 

julian assange1

Spiraglio per Julian Assange nella sua battaglia contro l'estradizione negli Stati Uniti: l'Alta Corte di Londra ha bloccato, almeno per ora, la possibilità di un trasferimento immediato, e chiesto al governo americano ulteriori garanzie sul trattamento riservato al fondatore di WikiLeaks in caso di un eventuale processo, e sul rischio di pena di morte in caso di condanna. In assenza di tali garanzie, Assange potrà lanciare un estremo ricorso per evitare di essere estradato.

 

La decisione non elimina l'incertezza sul futuro di Assange, da cinque anni detenuto in un carcere di massima sicurezza alle porte di Londra e accusato dagli Stati Uniti di aver messo a repentaglio la sicurezza nazionale con la diffusione di documenti riservati del Pentagono e del Dipartimento di Stato.

 

julian assange by edoardo baraldi

Anzi, ne prolunga la già tortuosa saga giudiziaria. Ma è una vittoria almeno parziale per l'australiano, 52 anni, e il suo team, che temevano un'estradizione immediata e che potrebbero ora avere un'altra chance di evitare la consegna alle autorità americane.

 

I due giudici della corte hanno concesso agli Stati Uniti tre settimane, fino al 16 aprile, «per offrire garanzie soddisfacenti» su tre punti in particolare: che il processo sia equo, senza pregiudizi in base alla sua nazionalità; che Assange non rischi la pena di morte; e che possa fare affidamento nella sua difesa sul primo emendamento della costituzione americana, quello che garantisce la libertà di stampa. In assenza di tali garanzie, Assange avrà il via libera per lanciare il suo ricorso.

 

julian assange2

Se il governo americano fornirà invece le assicurazioni richieste, i giudici terranno un'ulteriore udienza il 20 maggio per decidere se procedere con l'estradizione o concedere l'appello. […]

 

Assange resta tuttavia un personaggio enigmatico e controverso: un passato da hacker con il nome latino di Mendax (bugiardo), oggi è icona e martire della libertà di espressione per alcuni, pirata informatico senza scrupoli secondo altri.

 

In America deve rispondere di pesantissime accuse di spionaggio; rischia una condanna fino a 175 anni per aver pubblicato nel 2010 e 2011 migliaia di documenti top-secret sulle guerre in Afghanistan ed Iraq, incluse informazioni su crimini di guerra commessi dalla forze americane. Ma più realisticamente un'eventuale condanna potrebbe portare a quattro-sei anni di carcere, secondo fonti del governo americano.

 

julian assange ripulito per l'udienza preliminare

Al momento non rischia la pena di morte, ma i suoi legali temono che altre, più pesanti accuse, una volta estradato, possano arrivare a cambiare il quadro. […]

proteste a londra contro l'estradizione di julian assange 5proteste a londra contro l'estradizione di julian assange 1julian assange

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?