ponte genova morandi

“COSTRUIREMO IL NUOVO PONTE IN NOVE MESI” - AUTOSTRADE PER L’ITALIA HA CONSEGNATO AL SINDACO DI GENOVA (E COMMISSARIO), MARCO BUCCI, IL PROGETTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL PONTE MORANDI - INTANTO LA GUARDIA DI FINANZA HA PREPARATO UNA NUOVA INFORMATIVA CON UN ELENCO DI 50 NOMI CHE POTREBBERO FINIRE SOTTO INCHIESTA - THE BUSINESS MUST GO ON: ATLANTIA RICEVE UN MAXI-PRESTITO BANCARIO E LA BORSA SCOMMETTE SULLA CRESCITA DEL GRUPPO IN INDIA  

1 - AUTOSTRADE, ACCUSE AL MIT «IL NUOVO PONTE? IN 9 MESI»

Da “il Messaggero”

 

ponte morandi genova

Un nuovo viadotto in nove mesi. Autostrade per l'Italia ha consegnato al sindaco di Genova e commissario straordinario Marco Bucci il progetto di ricostruzione del ponte Morandi. Composto da 40 elaborati tecnici e strutturali, accompagnati da una relazione generale, prevede l'opzione più breve, di soli 9 mesi per la ricostruzione a partire dall' ok al progetto, considerando anche l' adozione di penali sulle tempistiche. Secondo quanto trapela, nella mail la società ricorda la disponibilità a sviluppare nel dettaglio anche le altre opzioni.

 

ponte morandi genova 2

Sullo sfondo restano le nuove polemiche tra ministero dei Trasporti e Autostrade. La società parla di «gravi errori, accuse infondate e conclusioni pregiudiziali» nei verbali della Commissione di inchiesta sul crollo e i vertici non ci stanno a passare per quelli che hanno fatto scena muta davanti alla Commissione d' inchiesta.

 

Autostrade ribadisce che l'ad Giovanni Castellucci «ha risposto a tutte le domande sui temi all'ordine del giorno, invitando ad una «lista di dettaglio» per le altre domande. Lista «mai pervenuta», conclude Aspi, per cui «la procedura della Commissione è al di fuori di ogni regola». Intanto in procura a Genova proseguono gli interrogatori, mentre la guardia di finanza ha consegnato ai magistrati una nuova informativa con un elenco di 50 nomi che potrebbero finire sotto inchiesta e che i magistrati si apprestano a valutare.

ponte morandi genova 1

 

Si tratta di coloro che a vario titolo si sono occupati del viadotto nel periodo compreso tra il 1992 e il 1995. In questa lista ci sarebbero anche gli allora vertici di Anas. L'arco temporale, secondo quanto trapela in procura, non è casuale. Nel 1992, infatti, venne eseguito il lavoro di manutenzione sulla pila 11, rinforzando gli stralli di quella parte del viadotto.

 

E a quell' epoca, i poteri di vigilanza spettavano ad Anas a cui, dal 2013, è subentrata la Direzione generale del ministero delle Infrastrutture. Tra le persone che potrebbero finire nel mirino degli investigatori anche dirigenti e tecnici che si occuparono proprio di quei lavori. Giovedì, infine, via libera al rientro degli sfollati nelle loro abitazioni.

giovanni toti marco bucci ponte morandi

 

2 - ATLANTIA EVITA IL GOVERNO E TROVA DUE MILIARDI PER FARE ACQUISIZIONI

Sofia Fraschini per “il Giornale”

 

Un maxi assegno da 2 miliardi per affrontare nuove sfide industriali. Primo obiettivo: l'India. Nel bel mezzo dei problemi legati alla probabile revoca della concessione del Ponte Morandi, dopo la tragedia che ha causato 43 morti, l'ex Autostrade ha detto di aver ricevuto da Banco Santander, Bnp Paribas e Unicredit un finanziamento destinato a nuove operazioni. Atlantia pensava inizialmente di emettere un bond, ma visto l'innalzamento dello spread italiano (ieri ancora oltre quota 300), il rischio che questo impattasse sui costi ha fatto propendere per la soluzione bancaria.

 

fratelli benetton

Il nuovo fieno in cascina non servirà a sostenere il closing dell'operazione Abertis, ma a nuovi business. E guarda caso si infittiscono le indiscrezioni su un interessamento del gruppo per alcuni investimenti in India. Secondo il sito indiano Mint, Atlantia, Macquarie e Brookfield starebbero valutando un'offerta per il secondo round dell' asta per i diritti di pedaggio dei progetti pubblici su strada (ToT) e sarebbero in procinto di condurre una valutazione su questi asset posti in vendita dalla National Highways Authority of India (Nhai).

 

Un'operazione che comprende otto tratti autostradali per un totale di 587 chilometri attraverso Rajasthan, Gujarat, Bihar e West Bengal. L'offerta base è fissata a circa 730 milioni di dollari e il periodo di concessione è di 30 anni. La scadenza per le offerte è il 5 novembre.

 

LOGO ATLANTIA

La prima asta di diritti «Tot» in India su una rete di 700 chilometri è stata vinta, a febbraio, da Macquarie che aveva offerto circa 1,5 miliardi di dollari, il 55% in più rispetto al minimo fissato dalla National Highways Authority of India.

 

«Si tratta - spiega un analista - di una decisione che permetterebbe di diversificare geograficamente la presenza della compagnia a livello mondiale e allentare perciò la pressione sul mercato italiano che vive un momento di grande difficoltà».

 

CASTELLUCCI

Il leader del M5S, Luigi Di Maio, ha confermato che, a seguito del crollo del ponte Morandi, la revoca della concessione alla controllata Autostrade per l' Italia (Aspi) sta andando avanti e ha annunciato che le modifiche al decreto Genova includeranno un articolo con la sospensione temporanea della concessione nell' area del ponte Morandi con attribuzione della responsabilità al Commissario straordinario, Marco Bucci.

 

Intanto, sul fronte spagnolo, è attesa per giovedì la chiusura dell' acquisizione di Abertis.

castellucci

È stata infatti creata Abertis holdco, nuova società partecipata al 50% più un' azione da Atlantia, al 30% da Acs e dal 20% meno un' azione da Hochtief. Questa newco controllerà totalmente Abertis Participaciones, che a sua volta rileverà da Hochtief il 98,7% del gruppo autostradale spagnolo. Il finanziamento dell' operazione, 17 miliardi tra debito e equity, è assicurato, e ora si lavorerebbe solo sulla definizione di alcuni aspetti operativi.

 

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...