
AVVISATE GIORGIA MELONI: IL 42.4% DEI CITTADINI SI SENTE PIÙ POVERO RISPETTO A UN ANNO FA E IL 62% DEGLI ITALIANI È CONVINTO CHE IL GOVERNO NON ABBIA FATTO NULLA PER AIUTARE LE FAMIGLIE – IL PORTAFOGLIO DEI CONSUMATORI VIENE SVUOTATO DA TASSE E DALL’AUMENTO DEI PREZZI DEL CIBO – PER IL 35.1% DELLE FAMIGLIE I COSTI PER LE VISITE MEDICHE SONO UN PROBLEMA (LE LUNGHE LISTE D’ATTESA NELLA SANITA’ PUBBLICA COSTRINGE GLI ITALIANI A RIVOLGERSI AL PRIVATO)
Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per “La Stampa”
giorgia meloni al senato foto lapresse
Il 42.4% degli italiani dichiara di sentirsi più povero rispetto ad un anno fa e il 46.0% è convinto di avere le stesse possibilità economiche dello scorso anno, solo il 6.7% si sente più ricco. Sono questi i risultati di un sondaggio di Only Numbers.
Tra il 2019 e il 2024, l'Istat ha rilevato una perdita del 10,5% del potere d'acquisto delle retribuzioni contrattuali, mentre le retribuzioni "effettive" secondo le loro rilevazioni hanno perso circa il 4,4%, a causa dell'inflazione elevata.
Il rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil) segnala che dal 2008 al 2024, l'Italia ha registrato un calo dei salari pari all'8.7% tra i Paesi del G20, anche se -sempre dalla stessa fonte Oil- viene comunicato che i salari reali hanno recuperato un +2.3% nell'arco del 2024.
Questo scenario suggerisce che il potere d'acquisto dei lavoratori italiani è ancora significativamente ridotto rispetto al periodo pre-inflazione, nonostante i recenti segnali positivi rilevati ad esempio con il taglio del cuneo fiscale deciso dal Governo di Giorgia Meloni nel 2023, che ha permesso un leggero aumento del netto in busta paga per i redditi medio-bassi.
Affiora comunque una certa differenza tra percezione soggettiva della povertà e i dati oggettivi. In effetti, molti italiani si sentono più poveri anche quando i numeri ufficiali non mostrano un peggioramento altrettanto marcato.
GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
Le sensazioni che si registrano nascono anche per una combinazione di fattori economici strutturali e – sicuramente - psicologici che si sono aggravati negli ultimi anni a causa anche dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. I cittadini oggi non si sentono solo più poveri economicamente, ma anche più insicuri, più frustrati e meno speranzosi nel futuro che in maggioranza non riescono a pianificare.
[…] Le principali voci di spesa delle famiglie italiane sono influenzate da fattori come reddito, inflazione, zona geografica e composizione del nucleo familiare. I cittadini intervistati nel sondaggio di Only Numbers hanno identificato gli alimentari (54.4%) e le tasse (53.5%) – siamo giusto in periodo di dichiarazione dei redditi - come ciò che incide maggiormente sul loro portafoglio.
Anche il costo della gestione della casa (42.9%) con affitto, mutuo, utenze, … è diventato per loro una spesa importante. Tutto ciò riflette anche una perdita di un importante punto di riferimento, perché la casa, che una volta era vista come un bene rifugio e un simbolo di stabilità, oggi è vissuta, per chi si sente in difficoltà, come un costo pesante, un impegno "rigido" e una fonte di incertezza.
Anche le spese mediche rappresentano un problema crescente per molte famiglie italiane (35.1%), e contribuiscono alla percezione generale di impoverimento. Oggi la sanità è pubblica, tuttavia non sempre accessibile nei tempi e nei modi necessari, così, per molti italiani, curarsi è diventato un costo imprevisto e spesso insostenibile, che aggrava l'equilibrio economico familiare.
Infine tra le spese più importanti del budget familiare il campione di italiani intervistati da Only Numbers ha indicato l'auto, considerandola quasi un bene necessario, ma molto costoso. L'auto in Italia non è considerata un lusso, tuttavia è diventata una necessità costosa. Il problema non è solo comprarla, ma mantenerla nel tempo, questo la rende una delle spese pesanti e "ineliminabili" per milioni di famiglie.
Al fondo del bilancio stimato dal campione di italiani compaiono lo svago e il divertimento (10.2%), la scuola e l'Università, il doposcuola, i campus, le colonie per i figli (6.4%), l'abbigliamento (4.2%) e il trasporto pubblico (2.9
GIORGIA MELONI AGLI STATI GENERALI DEI COMMERCIALISTI - FOTO LAPRESSE
[…] Sulla base di queste convinzioni il 62.6% dei cittadini intervistati è molto severo nel giudizio, non essendo convinto che siano stati fatti passi in avanti nel realizzare qualcosa di utile per aiutare le famiglie di fronte alle difficoltà economiche, mentre un italiano su quattro (27.9%) si dichiara più ottimista sostenendo l'azione del Governo e riconoscendo che, nonostante tutto, sta ottenendo dei risultati nell'aiutare i cittadini a contrastare il carovita. Il giudizio sul Governo di Giorgia Meloni si "blocca" sugli elettorati perché prevale l'identità politica sulla valutazione razionale delle condizioni di vita.
Così il centro destra risulta cautamente ottimista con dei buoni giudizi, mentre il centro sinistra si dimostra molto duro ed inflessibile esprimendosi compatto sulla mancanza di risultati in tal senso. La sensazione di impoverimento che tanti italiani provano oggi, nasce dalla fatica quotidiana di far quadrare i conti. Quando la casa e il mangiare diventano un peso, la salute un lusso e l'auto una necessità troppo cara, non si parla solo di economia, ma di dignità. […]
poverta in italia
DISUGUAGLIANZA ECONOMICA
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giorgia meloni parata del 2 giugno 2025 foto lapresse