lucia azzolina banchi rotelle

AZZ…OLINA CHE BRUTTA FINE – RICORDATE I BANCHI CON LE ROTELLE VOLUTI DALLA MINISTRA GRILLINA LUCIA AZZOLINA? NEL LICEO “ARISTOFANE” DI ROMA SONO FINITI SUL TETTO. COSTATI 219 EURO L'UNO, VENGONO SCAMBIATI PER PANNELLI FOTOVOLTAICI?  – LA PRESIDE SI GIUSTIFICA: “È SOLO UN TRASLOCO, NON SPRECHIAMO I SOLDI PUBBLICI” – MA NON È UN CASO ISOLATO: DECINE DI SCUOLE HANNO MESSO DA PARTE I BANCHI “ANTI-COVID”…

Estratto dell’articolo di Francesco Specchia per "Libero Quotidiano"

 

i banchi con le rotelle sul tetto del liceo aristofane di roma

Qualcuno, un paio d’anni fa, nella fase dei primi fuggevoli abbandoni negli antri scolastici, scomodò il film Quarto potere. In particolare la scena dello slittino con la scritta “Rosebud” lasciato marcire lì, in un polveroso magazzino, a rappresentare il sapore dell’infanzia perduta del protagonista.

 

Solo che il protagonista, allora, non era Orson Welles il cittadino Kane, bensì il ministro dell’Istruzione pentastellata Lucia Azzolina. E, invece dello slittino, ad essere abbandonati erano 165 banchi a rotelle in una scuola di Cadoneghe, provincia di Padova, a cui seguirono altrettanti abbandoni in molti istituti d’Italia, da Mondovì a Molfetta, dalla Marsica al profondo nord est. Dopodiché, i mitici banchi a rotelle furono ingoiati dall’oblio. Fino ad oggi. Oggi rispuntano, con allegra prepotenza, sul tetto del liceo Aristofane, a riveder le (cinque) stelle di Roma, zona Tufello. Ossia nella stessa scuola, come racconta Il Tempo, che li aveva accatastati l’anno scorso al piano terra.

 

lucia azzolina con luca telese e david parenzo a in onda

Laddove la preside Raffaella Giustizieri alle prime critiche assicurò: «Nessuno spreco, quella foto è stata scattata durante un trasloco. I banchi sono una risorsa per la scuola, ne ho comprati un migliaio e vanno benissimo in tutte le classi. La decisione di spostarli riguarda appena qualche decina e saranno utili nei laboratori e in aula magna. Voglio assicurare che assolutamente non buttiamo i soldi pubblici […]».

 

[…] Il trasloco c’è stato, in effetti. Ma è stato fatto ai piani troppo alti e quei banchi, costati 219 euro cadauno, vengono scambiati per pannelli fotovoltaici. Quando si dice l’arte del riuso.

 

i banchi con le rotelle sul tetto del liceo aristofane di roma

[…] Altri banchi a rotelle un tempo latitanti sono stati avvistati, in queste ore, alla scuola romana Donatello; e, ancora, nelle scuole piemontesi e sicule, e a Firenze. Trattasi d’uno spreco perpetuo di risorse pubbliche, perpetrato nel tempo a regola d’arte; e sin da subito, cioè da quando il 5 dicembre 2020 la coppia Azzolina/Arcuri, il commissario straordinario per la gestione della pandemia, annunciarono, in epoca Covid, «2,4 milioni di banchi nuovi in un’operazione senza precedenti».

 

[…] Alla fine, dopo aver speso circa 200 milioni di euro- qualcuno dice di più - i banchi anti-Covid che avrebbero dovuto risolvere i problemi della scuola italiana sparirono dalle scuole di quasi tutte le regioni e rimessi in magazzino. Una delle ragioni principale del loro abbandono sarebbe dovuta al fatto che favoriscono «l’insorgere di mal di schiena nei ragazzi».

 

LUCIA AZZOLINA

E, qui, nella memoria del cronista, affioralo sconsolante spettacolo di turbe di insegnanti di disegno tecnico (in un quarto delle scuole d’Italia) i quali, accortisi della lunghezza - anzi della cortezza dei suddetti banchi, si disperavano perché non sapevano più dove allocare gli studenti armati di squadre, compassi e fogli. Perché il piano d’appoggio di quei banchetti semoventi, era di 28 centimetri per 50: ed era troppo piccolo per incastraci soltanto un quaderno e un libro.

 

E solo l’opera meritoria di Striscia la notizia ha consentito, negli anni, la tracciabilità televisiva di una delle più devastanti sòle rifilate all’amministrazione pubblica nell’ultimo quarantennio.

 

i banchi a rotelle buttati a venezia 1

Tra l’altro, è inutile qui richiamare gli atti per lo più oscuri della struttura commissariale di Domenico Arcuri che aveva coinvolto nella fornitura la ditta portoghese Nautilus, finita al centro delle polemiche anche giudiziarie.

 

Ed è quasi ozioso, oggi, cercare il vero colpevole di questo casino che ha attraversato, sempre a rotelle, interi plessi della penisola. Perché, forse, la colpa di tutto questo non è stata solo della ministra dell’Istruzione oggi tornata a fare la preside, o dello stesso commissario all’emergenza. Forse non è colpa neanche del tutto di Conte che allora faceva vagamente il premier. No. […]

LUCIA AZZOLINAi banchi a rotelle buttati a venezia 3i banchi a rotelle buttati a venezia 2lucia azzolina alla camerabanchi a rotelle 4banchi a rotelle banchi a rotelle ancora imballati a padova 1banchi a rotelle ancora imballati a padova3lucia azzolina lucia azzolina 1

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…