ROMANZO PARIOLINO – NO A SCORCIATOIE GIUDIZIARIE PER LE BABY SQUILLO, IL PROCURATORE PIGNATONE: ‘‘SUI PATTEGGIAMENTI I PM VALUTERANNO CASO PER CASO’’ – SARA’ INTERESSANTE VEDERE DOVE PORTA IL “CASO”…

Grazia Longo per ‘La Stampa'

No a scorciatoie giudiziarie per i clienti delle prostitute bambine dei Parioli. L'ipotesi del pagamento di 40 mila euro - 250 euro moltiplicati per 160 giorni, periodo equivalente alla condanna di 5 mesi e 10 giorni - previsto dal patteggiamento, scatena una levata di scudi. Soprattutto da parte della Commissione bicamerale e dell'Autorità garante per l'Infanzia e l'Adolescenza.

Nonostante nessuno dei 52 clienti indagati per «prostituzione minorile» abbia di fatto ottenuto finora il patteggiamento né la conseguente opportunità di salvarsi dall'esposizione mediatica in un pubblico processo con la pena pecuniaria, la sola idea fa tremare chi si occupa di minori. Sandra Zampa, deputato Pd e vicepresidente della commissione Bicamerale Infanzia e adolescenza, è categorica: «È evidente che occorre assumere al più presto provvedimenti e che la politica deve correggere una via d'uscita troppo veloce e semplice, come una pena pecuniaria».

«No» a patteggiamenti, a sconti di pena o a misure che porterebbero ad una rapida conclusione della vicenda sono contenuti anche in una mozione presentata da un gruppo di esponenti del Pd della capitale.

Va comunque ribadito che per ora il patteggiamento resta un'ipotesi prevista dal codice penale e per il caso dei clienti delle due minorenni le richieste, una volta formalizzate, saranno valutate attentamente, caso per caso, dagli inquirenti. Tra l'altro i magistrati titolare dell'inchiesta - l'aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Cristina Macchiusi - stanno ancora indagando sui clienti di Aurora e Azzurra (nomi di fantasia, ndr) e la condizione per poter patteggiare è dimostrare in modo inconfutabile di essere stati ignari della loro età, appena 14 e 15 anni.

Sulla questione interviene il procuratore capo in persona, Giuseppe Pignatone: «Fino ad oggi non è stata depositata alcuna richiesta di patteggiamento. Se depositate, saranno valutate caso per caso».

Ma la polemica non si spegne. «Sgomento» si definisce Vincenzo Spadafora, Autorità garante per l'Infanzia e l'Adolescenza. E aggiunge: «La sola eventualità che si possa chiudere la vicenda pagando 40 mila euro oppure scontando alcuni giorni di carcere è un pessimo segnale rispetto all'epilogo di una storia che continua a vedere per protagoniste le ragazze minorenni coinvolte».

Spadafora annuncia di aver appena istituito «una commissione di esperti per migliorare efficacia su reati di violenza a minorenni». Quanto alle sentenze «simbolo» per arginare certi reati, ricorda «la condanna esemplare del mandante e dei sicari che hanno sfigurato il volto dell'avvocatessa di Pesaro Lucia Annibali. Nel caso dei Parioli, il rischio è che in futuro altri potenziali clienti si sentano più al riparo da pesanti conseguenze giuridiche e di indignazione sociale pagando solo in denaro».

 

 

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