terroristi isis con falsi passaporti 1

MENTRE NOI PENSIAMO SOLO A COVID E GREEN PASS, I TERRORISTI CONTINUANO A INFILTRARSI - BECCATO UN TURKMENO QUARANTENNE CHE DA ISTANBUL DISTRIBUIVA PASSAPORTI FALSI CON CUI I MILIZIANI DELL'ISIS SONO ENTRATI IN EUROPA E IN AMERICA: ORA È PARTITA LA CACCIA A QUESTI JIHADISTI DA PARTE DELLE INTELLIGENCE - IL MECCANISMO ERA SEMPLICE E PARTIVA GRAZIE A TELEGRAM CON UN PAGAMENTO DI 2.800 DOLLARI...

Gianluca Perino per "Il Messaggero"

 

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È un turkmeno quarantenne, Bek Mohamad Maradow, il capo della cellula che stava spaventando Europa e Stati Uniti. Dal suo ufficio di Istanbul l'uomo gestiva due canali Telegram, attraverso i quali i terroristi dell'Isis in fuga dalla Siria potevano prenotare passaporti puliti per entrare liberamente in America o in un Paese della Ue.

 

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L'altra mattina, alla sua porta, hanno bussato le forze speciali turche, che lo hanno arrestato assieme all'egiziano Mohammed Khamis Mahmod e a sua moglie Fatma Çolak, quest'ultima incinta di otto mesi e quindi non portata in carcere.

 

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In manette anche un quarto uomo, il cittadino turco Didar. Una recente inchiesta del quotidiano britannico The Guardian parlava di «almeno dieci terroristi entrati in Europa con passaporti falsi». I nomi dovrebbero essere tutti sugli elenchi trovati nell'ufficio di Maradow. E la caccia ai jihadisti è già partita.

 

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LA COPERTURA

La cellula usava come copertura due associazioni regolari che operavano nel settore della consulenza dei visti per stranieri. Infiltrandosi nei canali Telegram, gli 007 di Ankara hanno però scoperto quello che realmente si nascondeva dietro questa attività di facciata.

 

Il turkmeno, oltre ad aiutare i terroristi entrati irregolarmente in Turchia, metteva a disposizione i suoi servizi anche per criminali di ogni tipo. L'organizzazione offriva diverse opzioni per acquistare i passaporti falsi, a seconda dell'etnia, della lingua parlata e della destinazione finale del viaggio.

 

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I documenti più economici con cui arrivare in Europa sono risultati i passaporti russo, del Kirghizistan e del Kazakistan, venduti a una cifra tra i 5 e i 6mila dollari. Altre opzioni molto utilizzate e leggermente più costose i documenti ucraini e moldavi, particolarmente utili perché consentono l'esenzione dal visto verso l'Ue.

 

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Il top di gamma il passaporto di un Paese Ue, che costava non meno di quindicimila dollari ed è solitamente richiesto da occidentali e arabi, che spesso sfruttano la conoscenza della lingua francese per passare da belgi o, appunto, da francesi.

 

IL MECCANISMO

Secondo le prime ricostruzioni fatte dalla polizia, il meccanismo messo in piedi dal turkmeno era piuttosto semplice. Grazie ad alcuni canali Telegram offriva 2.800 dollari per un passaporto Ue.

 

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A quel punto le persone interessate si recavano da lui ad Istanbul, gli davano il passaporto, poi, non prima di 24 ore, andavano a denunciarne lo smarrimento presso un consolato ottenendone uno nuovo.

 

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A quel punto, però, la banda di Maradow aveva già sostituito la fotografia, manomesso il documento e consegnato il tutto al cliente. Che poteva partire. Il sistema è comunque ancora da verificare, soprattutto per la parte relativa al chip biometrico che è praticamente impossibile da modificare. Ma qui, in aiuto, potrebbero venire altri tipi di connivenza all'interno degli scali aeroportuali. Aspetto, questo, che viene seguito con attenzione in queste ore.

 

LE FALLE

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Di recente un allarme sui viaggi dei terroristi dell'Isis era stato lanciato anche da alcune fonti del Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti, che si erano visti arrivare dal Messico due terroristi provenienti dalla Siria: «Sappiamo - avevano detto - che alcuni membri dell'Isis utilizzano questi passaporti in vendita per attraversare l'Europa, ma la sicurezza europea non riesce ad arrestarli tutti».

 

Su questo fronte, dalla Turchia sono arrivare numerose segnalazioni di terroristi in movimento. In particolare Ankara avrebbe girato alcuni nomi alla Francia. Nomi sui quali l'intelligence di Parigi sta lavorando.

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