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JIHADISTI NEL MIRINO - FORZE SPECIALI BELGHE IN AZIONE A MOLENBEEK - DOPO IL BLITZ DI IERI A SAINT DENIS, MISTERO SULLA SORTE DELLA MENTE DEI MASSACRI, ABAAOUD - DAL BELGIO: "TRA I MORTI, LUI E IL SUPER RICERCATO SALAH"(MA C'E' GIA' UNA SMENTITA)

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1. MEDIA BELGA: TRA MORTI SAINT-DENIS ANCHE SALAH

(ANSA) Tra i tre morti dell'assalto a Saint-Denis ci sarebbe non solo Abdelhamid Abaaoud, la 'mente' delle stragi di Parigi, ma anche Salah Abdeslam, il super ricercato. E' quanto riferisce il sito del quotidiano belga la Dernière heure, precisando che si attende ancora conferma dalle analisi del Dna.

 

 

2. STRAGE PARIGI: RAID IN CORSO A MOLENBEEK 

Da “ansa.it”

 

Le forze speciali belghe stanno conducendo in questi minuti sei raid a Molenbeek e in altre aree di Bruxelles. Le azioni puntano a scovare persone vicine a Bilal Hadfi, uno dei kamikaze nei pressi dello Stade de France, di venerdì.

"L'immaginazione macabra" dei mandanti del terrorismo islamico "non ha limiti", e "oggi non possiamo escludere niente", ci può anche "essere il rischio di armi chimiche e biologiche". Lo ha detto il Premier francese Manuel Valls davanti all'Assemblea nazionale.

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Blitz a Saint-Denis, 3 morti e otto arresti. Giallo sulla morte di Abaaoud - E' giallo sulla sorte del 'cervello' degli attacchi di ParigiAbdelhamid Abaaoud. Secondo media del Belgio, sarebbe morto nel corso dell'attacco della polizia a Saint-Denis. In serata anche secondo il Washington Post, che cita fonti dell'intelligence, la 'mente' degli attentati è morto ucciso nel raid.

 

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Il procuratore di Parigi, Francois Molins, intanto, ha annunciato, sempre in serata, che Abdelhamid Abaaoud e Abdeslam Salah non sono tra i fermati nel raid ma non ha precisato se siano tra gli uccisi, "ancora da identificare".

Il bilancio del blitz è di 3 morti e otto arrestati, come ha spiegato Molins.

 

3. INFERNO DI FUOCO A SAINT DENIS

Alberto Mattioli per “la Stampa”

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Non si è fatto prendere vivo. Abdelhamid Abaaoud, il mandante degli attentati di Parigi, non è fra le 8 persone arrestate ieri, un pazzesco giorno di guerra a Saint-Denis, nella banlieue Nord, guerra vera in mezzo alle case della gente, Stalingrado al capolinea della metro. Ma il suo potrebbe essere uno dei cadaveri, «almeno» due, forse tre, rimasti fra le macerie dello squat del 48, rue de la République.
 

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I media belgi e il «Washington Post», che cita fonti dell' intelligence europea, dicono che è lui. Il procuratore di Parigi, François Molins, non conferma. E nemmeno che l' altro cadavere sia quello della cugina di Abaaoud, Hasna Aitboulahcen, che si è fatta esplodere. Fra arrestati e morti non c' è nemmeno Salah Abdeslam, «l' ottavo uomo» ancora ben nascosto, probabilmente in Belgio.
 

La soffiata

Che Abaaoud, che tutti davano in Siria ad assassinare gente per conto dell' Isis, fosse in Francia è una sorpresa. Gli inquirenti l' hanno saputo lunedì sera da una misteriosa «testimonianza», seguita, parla sempre il procuratore, «da verifiche telefoniche e bancarie».

 

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Si parla molto dell' aiuto prestato dai servizi di Paesi amici, in particolare il Marocco, ma sono voci ovviamente non verificabili. Il magistrato, però, conferma che l' obiettivo del blitz di ieri era Abaaoud. È cercando lui che si è trovato un nuovo commando, armato fino ai denti e pronto ad altri attentati. Fonti autorevoli riferiscono che i prossimi bersagli avrebbero potuto essere la Défense o l' aeroporto De Gaulle. Altro indizio prezioso, un telefonino trovato in un cesto della spazzatura fuori dal Bataclan. Un sms diceva: «On est parti, on commence», si parte, cominciamo.
 

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La battaglia

Resta il racconto di una battaglia durata sette ore. La polizia ha cominciato ad affluire a Saint-Denis alle prime ore di ieri. Bersaglio, un immobile molto malridotto in pieno centro, all' angolo fra rue de la République, popolosa e popolare, e la rue du Corbillon, in un isolato multietnico di padiglioni, depositi, laboratori artigiani, tutti cadenti. La celebre Basilica, necropoli dei Re di Francia, è a 500 metri; lo Stade de France, poco più lontano. La tragedia finisce dov' era iniziata.
 

Lo spiegamento di forze è enorme. Ci sono, in particolare, 110 teste di cuoio, 70 del Raid, gli specialisti della Polizia, e il resto del Bri, quelli della Gendarmeria. Il primo assalto inizia alle 4 e 16. I poliziotti salgono al terzo piano e arrestano subito tre persone, che vengono spogliate per paura che indossino abiti-bomba. L' inquadratura di un tizio che viene portato via con il sedere all' aria è uno degli intermezzi comici nella tragedia.

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Subito dopo, 15 mila persone vengono svegliate dall' esplosivo con il quale gli uomini del Raid tentano di abbattere la porta dello «studiò», una camera e cucina, dove sono segnalati i terroristi.

 

la polizia francese e sulle tracce di salah abdeslamla polizia francese e sulle tracce di salah abdeslam

Ma la porta non salta, è «blindata», dice il procuratore (e una porta blindata in uno squat è uno dei tanti misteri dell'«affaire»), la sorpresa sfuma, i terroristi sparano con i kalashnikov, lanciano granate e portano avanti una specie di grande scudo, molto solido. Nei palazzi vicini è il caos: vicini evacuati in pigiama, altri sdraiati a terra in casa mentre le pareti tremano per le esplosioni, bambini che piangono, i poliziotti urlano di non muoversi e tenere le finestre chiuse.
 

Il cecchino

Il primo scambio di colpi dura poco meno di tre quarti d' ora: la polizia, alla fine, sparerà cinquemila proiettili. Segue una pausa.

 

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Quelli del Raid mandano dentro un cane poliziotto, anzi una cagna, Diesel, pastore belga, che viene colpita e diventa subito un' eroina dei social, anche lei, povera piccola, «morta per la Francia». La situazione si sblocca grazie ai cecchini appostati sui tetti vicini. Uno inquadra un terrorista nel vano della finestra, spara e lo centra, ma quello continua a lanciare raffiche di kalashnikov. È a questo punto che la donna decide di farla finita e aziona il giubbotto esplosivo.
 

Volano le finestre, il pavimento dell' appartamento crolla, frammenti di una colonna vertebrale piovono sugli agenti all' esterno. Non è finita. Un kalashnikov continua a urlare. Alle 9, i poliziotti iniziano a lanciare granate, almeno venti, per stordire i terroristi.

 

arrestiarresti

Poi introducono un robot con la telecamera, ma è bloccato dai detriti. Ne spediscono uno più grande, stesso risultato. Allora sfondano la porta dell' appartamento di sotto, al secondo piano, e si accorgono che lì è precipitato da sopra un cadavere: è irriconoscibile, maciullato dai colpi e da una trave che gli è precipitata sopra.
 

Sette arresti

Ormai dall' appartamento nessuno spara più. La battaglia è finita. Su un pianerottolo vengono arrestati altri due uomini, nascosti sotto delle coperte.

 

saint denis blitzsaint denis blitz

Cinque incursori sono feriti, non gravemente. Gli arrestati sono otto: oltre ai cinque, un tizio trovato ferito in strada e due altri personaggi grotteschi. Uno si chiama Jawad Bendaoud, è in tivù a raccontare tutto soddisfatto che l' appartamento è suo e che ci ha ospitato degli sconosciuti «perché un amico me l' ha chiesto» e viene arrestato in diretta (si è scoperto poi che è pure pregiudicato, per omicidio).
L' altra, una sua amica che racconta di aver dormito nello squat martedì.
 

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Gli specialisti della scientifica iniziano a lavorare, ma prima bisogna puntellare la casa che rischia di crollare. François Hollande dichiara che la Francia è orgogliosa dei suoi uomini e visita i feriti in ospedale. Adesso, però, diteci se il corpo straziato è quello di Abdelhamid Abaaoud, che da vivo ne ha straziati tanti.

 

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