angelo becciu e papa bergoglio

“IL PROCEDIMENTO A CARICO DEL CARDINALE BECCIU E 9 ALTRI IMPUTATI È STATO RESO POSSIBILE DA UN INTERVENTO DEL PAPA IN PERSONA” - IL BLOG “SILERE NON POSSUM” ALL’ATTACCO DI BERGOGLIO: “FRA IL 2019 E IL 2020 IL PONTEFICE, SU RICHIESTA DEI PROMOTORI DI GIUSTIZIA, AVEVA FIRMATO 4 RESCRITTI CHE, COME SOSTANZIALMENTE DICONO: "PER LEGGE NON SAREBBE PREVISTO MA OGGI SI FA COSÌ, VE LO AUTORIZZO IO". QUALCHE SPROVVEDUTO POTREBBE PENSARE, CHI LEGIFERA PUÒ FARE CIÒ CHE VUOLE, SOPRATUTTO OLTRE TEVERE NO? EH NO. ESISTONO DEI PRINCIPI CHE NON SONO SUPERABILI. IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ DEVE ESSERE RISPETTATO ANCHE DAL MONARCA, ALTRIMENTI IL MONARCA DIVIENE UN DESPOTA…”

Da https://www.silerenonpossum.it di Marco Felipe Perfetti

 

Marco Felipe Perfetti

I fedeli hanno anche il diritto, recita il Codice di diritto Canonico, se sono chiamati in giudizio dall'autorità competente, di essere giudicati secondo le disposizioni di legge, da applicare con equità.

 

Sono questi i principi a cui, spesso, Silere non possum fa riferimento parlando del giusto processo nell'ordinamento vaticano. Come abbiamo più volte ribadito, e spiega bene Marco F. Perfetti autore del Codice di procedura penale vaticano nella sua presentazione del volume, l'ordinamento vaticano ha la sua natura nell'ordinamento canonico. Per questo motivo sarebbe necessario che il legislatore e chi sta procedendo all'interno dello Stato a indagare e processare gli imputati del procedimento sul palazzo londinese, si mettessero a studiare un pò il diritto canonico, il quale sembra non abbiano mai visto.

 

papa francesco 4

I RESCRIPTA DEL SOMMO PONTEFICE

Come noto, il procedimento a carico del Cardinale Becciu e 9 altri imputati ( + 4 società)  è stato reso possibile da un intervento del Sommo Pontefice in persona. Fra il 2019 e il 2020 il Pontefice aveva, su richiesta dei Promotori di giustizia, firmato 4 rescritti che, come potrete vedere, sostanzialmente dicono: "per legge non sarebbe previsto ma oggi si fa così, ve lo autorizzo io".

PANORAMA - Il mistero del video fantasma

 

Certo, come qualche sprovveduto potrebbe pensare, chi legifera può fare ciò che vuole, sopratutto oltre Tevere no? Eh no. Esistono dei principi, i quali sono alla base degli ordinamenti che non sono neppure superabili dal Pontefice. Il principio di legalità deve essere rispettato anche dal monarca, altrimenti viene meno lo stato di diritto e il monarca diviene un despota. Non differente da quegli ordinamenti ove mettono in carcere gli studenti solo perchè dicono la verità, lì però i giornalisti si battono il petto, qui si improvvisano papisti.

 

COSA SONO I RESCRITTI?

I rescritti sono dei provvedimenti pontifici che "rispondono" ad esigenze che vengono sollevate. La storia ci insegna che le richieste di riscritti, e le successive risposte, attingevano argomenti molto vari ma sempre originati da casi concreti e determinati, verificatisi in fattispecie diverse: conferimento di uffici e benefici ecclesiastici, istituzione di giudici eccezionali, remissioni di pene, opinioni sulla decisione di controversie, provvedimenti di soccorso a bisognosi, concessioni di dispense da irregolarità o impedimenti matrimoniali, ecc ecc.

 

PROCESSO A ANGELO BECCIU IN VATICANO

In passato, il riscritto era stato impiegato nel diritto romano, come mezzo ordinario tramite il quale il Princeps risolveva le questioni attinenti al governo ordinario quando la sua autorità veniva sollecitata su istanza di un soggetto interessato. Come accade per altre costruzioni giuridiche romane il sistema del governo tramite il riscritto fu accolto in modo pressoché spontaneo dalla prassi dall'ordinamento vaticano e canonico.

 

In questo modo, è chiaro, viene smentito anche l'avvocato Diddì che continua a riferire in aula di non aver avuto rapporti con il Sommo Pontefice. Ma abbiamo già chiarito ampiamente come questi soggetti non sappiano neppure cosa sia l'ordinamento canonico.

papa francesco 3

 

 

Si tratta degli unici, in tutta la storia dello Stato della Città del Vaticano, rescripta SEGRETI. Ovvero, mai pubblicati né nel sito ufficiale della Santa Sede o dello Stato né negli Acta Apostolicae Sedis. Domandiamoci il perchè.

 

Con questi atti d'imperio il Pontefice affida dei poteri ai magistrati che né lui né la Commissione per lo Stato della Città del Vaticano ha mai previsto con legge ordinaria. Eppure le raccomandazioni sono state molteplici negli anni in materia di danaro.

 

giovanni angelo becciu

La mancanza del principio di legalità in questi atti è palese. Si autorizza un modo di procedere che però non è quello previsto, normalmente, dalla legge. Tale principio è fondamentale. Si tratta di un principio di civilta giuridica, che garantisce la tutela dell'affidamento che i cittadini ripongono nella riconducibilita delle proprie azioni e dei rapporti giuridici che li vedono coinvolti ad una norma vigente e quindi conoscibile nel momento in cui tali azioni e rapporti hanno luogo.

papa francesco 1

 

Bisogna poi precisare che l'art. 238 c.p.p. prevede: "Il giudice [istruttore] può ordinare negli uffici postali e telegrafici il sequestro di lettere, pieghi, pacchi, valori, telegrammi, o di altra corrispondenza, che abbia ragione di credere spediti dall'imputato, o a lui diretti anche sotto nome diverso, o comunque attinenti al reato. Per procedere al sequestro può delegare ufficiali o agenti di polizia giudiziaria; ma l'apertura delle corrispondenze sequestrate non può essere operata che dal giudice. Il giudice può accedere agli uffici telefonici per intercettare o impedire comunicazioni, o assumerne cognizione."

giovanni angelo becciu papa francesco bergoglio

 

Non si ravvede, in quanto scritto dal Pontefice, una autorizzazione fornita ai promotori di giustizia, pertanto sorgono ulteriori perplessità sull'operato di questi soggetti a digiuno di diritto canonico.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO