cruciani

1. IL BOMBASTICO VIDEO DELL'ASSALTO DEI VEGANI A CRUCIANI, NELLA SEDE DEL 'SOLE 24 ORE' 2. VITTORIO FELTRI IN DIFESA DELLO ZANZARONE: “OGNUNO È PADRONE DI INGOIARE CIÒ CHE DESIDERA. CAROTE, CONIGLIO, SEDANO, MAIALE. NON COMPRENDIAMO SOLO I COPROFAGI; NON CI SEMBRANO DOTATI DI UN PALATO FINO, MA NON IMPEDIAMO LORO DI RIEMPIRSI DI ESCREMENTI"

VIDEO - L'ASSALTO DEI VEGANI A GIUSEPPE CRUCIANI, NELLA SEDE DEL 'SOLE 24 ORE'

vittorio feltri e i gatti  7vittorio feltri e i gatti 7

 

Vittorio Feltri per “il Giornale”

 

Fino a qualche anno fa, pochi sapevano il significato del termine vegano, cioè vegetaliano. Lo si usa per definire chi non mangia altro che verdure. I vegani sono sicuramente persone perbene contro le quali non abbiamo nulla. Si nutrono di prodotti che non siano di origine animale e non c' è da obiettare sulle loro scelte dietetiche. Ognuno è padrone di ingoiare ciò che desidera. Non comprendiamo i coprofagi; non ci sembrano dotati di un palato fino, ma non impediamo loro di riempirsi di escrementi. Agiscano in libertà.

vegani contro crucianivegani contro cruciani


Sui vegani è in corso una discussione molto accesa: chi dice che sono destinati ad ammalarsi e chi dice, viceversa, che gli ortofrutticoli siano garanzia di lunga vita. Sulla materia fioriscono opinioni varie e contrastanti. Litigano anche gli studiosi e quelli che se la tirano da tali. Pertanto non ci sbilanciamo. Talvolta Bruno Vespa, sul delicato argomento, organizza una puntata di Porta a Porta che vale la pena di seguire.

animalisti contro crucianianimalisti contro cruciani


Gli ospiti si scontrano di più sulle proprietà del sedano e delle carote, nonché su quelle, presunte, della carne e del formaggio, che non sulla natura del terrorismo islamista. Segno che i problemi italiani non sono drammatici come si racconta, almeno per ora.

vegani contro cruciani fuori da radio24vegani contro cruciani fuori da radio24crozza chef veganocrozza chef vegano


Tre o quattro giorni fa è accaduto un episodio meritevole di una chiosa. Giuseppe Cruciani, giornalista specialista in provocazioni, conduce una trasmissione radiofonica di successo: La Zanzara. Già il titolo ne rivela i contenuti punzecchianti. Ebbene ogni due per tre, Cruciani ama sfottere gli animalisti e i vegani. Li copre di ridicolo e non perde occasione per dichiarare di essere un divoratore indefesso di bestie d'ogni tipo. In effetti, dato che mi capita frequentemente di pranzare o cenare con lui, ho constatato che egli, quando vede una bistecca, non resiste: la sbrana.

vissani giulia innocenzivissani giulia innocenzi


Quindi se afferma che conigli, capretti e agnelli gli piacciono arrosto e non vivi, non mente. Poiché non è un reato, per il momento, nutrirsi di carne, Giuseppe si può criticare, ma non condannare.

luca bizzarri solidarieta con cruciani e il suo salameluca bizzarri solidarieta con cruciani e il suo salame


Figuriamoci se è lecito aggredirlo e malmenarlo. Invece è successo.
Uno sparuto gruppo di vegani, inviperiti con il giornalista, reo di aver ribadito i propri orientamenti alimentari (e non solo: adora le pellicce), lo ha preso di mira andando sotto la sede della radio (proprietà del Sole 24 ore, Milano, via Monterosa) e ha tentato di picchiarlo, fallendo l' agguato perché il redattore si è guardato dall' aprire la porta, giustamente, limitandosi a brandire per scherzo un salame che, a giudicare dall' aspetto, doveva essere appetitoso.

cruciani con il salame anti veganicruciani con il salame anti vegani


E qui siamo nel pieno della questione. Si è sempre sostenuto che ingerire carne rende aggressivi, ma dobbiamo rilevare che la voglia di menare le mani viene anche a chi si ciba di lattuga e rifiuta financo le uova e il burro, perché non si colgono dagli alberi. Probabilmente, Cruciani ha esagerato con le intemperanze verbali, però questo non è un motivo sufficiente per spaccargli la faccia. Lo dico io, convinto animalista e conscio delle barbarie commesse nei pubblici macelli.

 

Aggiungo che se i mattatoi fossero a cielo aperto, e se Cruciani assistesse a quanto avviene in quei luoghi di tortura, si darebbe una calmata. Come dovrebbero darsela i vegani e compagnia, magari aiutati da una camomilla, e cessare di infuriarsi (quali tori) contro chi non la pensa come loro. Poiché costoro non uccidono i leoni che pure fanno a pezzi le gazzelle, non si capisce perché debbano percuotere un brillante radiofonico incline ad abbuffarsi di polli alla diavola. Buona camomilla a tutti.
 

giuseppe crucianigiuseppe crucianigiulia innocenzi vegetariani contro onnivori la7giulia innocenzi vegetariani contro onnivori la7daniela martani by bruno olivierodaniela martani by bruno olivierophilippe daverio giulia innocenziphilippe daverio giulia innocenzi

 

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…