PESTAGGI, UN DITO ROTTO, VIOLENZE SESSUALI E MINACCE DI MORTE: GIÀ UN ANNO FA PAMELA GENINI VENIVA MASSACRATA A CALCI E PUGNI DA GIANLUCA SONCIN, MA NON HA MAI DENUNCIATO. NEMMENO QUANDO I CARABINIERI GLIELO HANNO CHIESTO - NICOLE LIMONTA, UNA DELLE AMICHE DELLA VITTIMA, RICORDA UNA DELLE AGGRESSIONI: “L'HA PRESA PER I CAPELLI E L'HA RIEMPITA DI BOTTE. ERA TUTTA TUMEFATTA CON LE GAMBE GONFIE E I LIVIDI SULLA FACCIA. HA CHIAMATO ME E MIO MARITO PIANGENDO COME UNA DISPERATA. LE ABBIAMO DETTO DI DENUNCIARLO. MI HA DETTO SÌ, MA DUE GIORNI DOPO SONCIN SI È PRESENTATO DA LEI PROMETTENDOLE CHE NON L’AVREBBE PIÙ FATTO, CHE SI SAREBBE FATTO CURARE…”
Estratto dell’articolo di Andrea Siravo per "la Stampa"
le foto dei lividi inviate da pamela genini alle amiche
Due interventi. Uno il 3 settembre 2024 nella casa di Gianluca Soncin a Cervia, nel Ravennate, l'altro, l'indomani, al pronto soccorso dell'ospedale di Seriate, nella Bergamasca. Il primo per una lite domestica, il secondo perché Pamela si presenta davanti ai medici con un dito della mano fratturato.
In entrambe le occasioni, ai carabinieri Pamela dice non volere sporgere denuncia contro il suo compagno. Eppure ai medici ha confidato che a farle male è stato Soncin e non era la prima volta.
«L'ha presa per i capelli e l'ha riempita di botte. Era tutta tumefatta con le gambe gonfie e i lividi sulla faccia - ricorda quell'aggressione l'amica della ventinovenne, Nicole Limonta - Pamela ha chiamato me e mio marito piangendo come una disperata. Le abbiamo detto di denunciarlo. Lei ha detto di sì, ma Soncin dopo due giorni è tornato da lei e le ha promesso che non l'avrebbe più fatto, si sarebbe fatto curare».
Gianluca Soncin e Pamela Genini
In un rimpallo di comunicazioni tra i militari di Cervia e di Seriate su chi dovesse procedere, nessuna iniziativa d'ufficio è stata intrapresa. Né sono state informate le procure di Ravenna e Bergamo, rispettivamente competenti per territorio e né le due annotazioni degli interventi sarebbero state inserite nell'applicativo interforze Scudo, implementato nel 2021 come ulteriore strumento di contrasto alle violenze domestiche e di genere.
le foto dei lividi inviate da pamela genini alle amiche
Anche così si spiega perché il 9 maggio una pattuglia della polizia non trova nei terminali né precedenti interventi né querele quando arriva nell'appartamento di via Iglesias a Milano, dopo la chiamata di Pamela in cui la giovane segnalava la presenza del fidanzato intento a bussare diverse volte alla propria porta dell'abitazione.
Una delle poche volte in cui Soncin non era riuscito a mettere le mani addosso alla fidanzata. Una costante per Pamela, che all'ex fidanzato Francesco Dolci aveva raccontato di essere «ogni 20 giorni» vittima dei soprusi del cinquantaduenne.
[…] In uno dei rapporti a cui sarebbe stata costretta la ventinovenne sarebbe rimasta anche incinta. «Lei, che avrebbe tanto voluto avere una famiglia e dei figli, aveva però deciso di abortire. Disse che non voleva un figlio da quell'uomo», ha detto il quarantenne al Corriere della Sera.
Finora da Soncin non è arrivata nessuna smentita alle numerose accuse che gli sono mosse. La scelta di rimanere in silenzio nell'interrogatorio di mercoledì notte con il pm Alessia Menegazzo l'ha riproposta anche ieri in carcere a San Vittore nell'udienza di convalida davanti al gip Tommaso Perna. Per Soncin, difeso dall'avvocato di fiducia Paolo Sartori, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere riconoscendo tutte le aggravanti contestate dalla procura. […]
Le chiavi di casa di Pamela e il duplicato sono stati trovati nel sopralluogo della scientifica sulla scena del crimine. Così come l'arma del delitto con la quale Soncin (ma sarà l'autopsia di oggi a confermarlo) ha infierito 24 volte con soli quattro fendenti letali e un altro coltello a serramanico, trovato nel suo Suv Audi Q8. Un'altra decina di lame le custodiva assieme a cinque pistole «scacciacani» nell'appartamento di Cervia, perquisito dalla polizia di Ravenna.
pamela genini 3
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