alberto stasi in tribunale

C’ERA UNA VOLTA IL “BIONDINO CON GLI OCCHI DI GHIACCIO” - LA PRESENZA DI ALBERTO STASI IN AULA PER L’INCIDENTE PROBATORIO MANDA FUORI GIRI GLI AVVOCATI DELLA FAMIGLIA POGGI CHE HANNO CHIESTO, SENZA RIUSCIRCI, CHE “IL CONDANNATO” FOSSE SBATTUTO FUORI - IL 42ENNE, CONDANNATO A 16 ANNI DI CARCERE, SI E' MOSTRATO SERENO, HA SORRISO ALL’ASSALTO DEI CRONISTI (“HO FIDUCIA, NON POSSO FARE DICHIARAZIONI”). PER I SUOI LEGALI È UNA VITTORIA CHE IL DNA SIA STATO ESCLUSO DAL TEST DELLE UNGHIE SULLA VITTIMA. IN COMPENSO VIENE CRISTALLIZZATA LA PRESENZA DEL APLOTIPO “Y” DEL NUOVO INDAGATO ANDREA SEMPIO. MA NON PUÒ CONSIDERARSI LA PROVA REGINA PER INCASTRARE IL 37ENNE PERCHÉ…

1. GARLASCO, LO SCONTRO SUL DNA DI SEMPIO LA DIFESA: NON È CERTO LA PROVA REGINA

Estratto dell’articolo di Alfio Sciacca e Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera”

 

alberto stasi in tribunale 4

Le quattro ore di confronto in aula non spostano di un centimetro posizioni e convinzioni. La Procura di Pavia è certa di poter contare adesso su un elemento «cristallizzato» in vista di un possibile processo: la presenza del aplotipo «Y» del nuovo indagato Andrea Sempio sulle mani di Chiara Poggi. […]

 

Dall’altra, i difensori che devono sì incassare percentuali di compatibilità tra quel Dna e il profilo genetico di Sempio, ma possono contare su una serie di «criticità» su cui puntare per non fare del risultato della scienza la «prova regina» del nuovo caso Garlasco. E non è poco, visto che — per quanto noto finora — il tema Dna sulle unghie della vittima rimane l’elemento centrale dell’indagine.

ANDREA SEMPIO FOTOGRAFATO NELLA SUA AUTO

 

«Siamo molto, molto soddisfatti. Quel dato sul Dna non è né una prova, né un indizio», le parole dell’avvocato Liborio Cataliotti che con la collega Angela Taccia difende il 37enne.

 

Ora per Andrea Sempio si apre però un’altra strada, affidata al lavoro dei consulenti Marina Baldi e Armando Palmegiani: riuscire a dimostrare che quelle tracce non sono il segno lasciato da un assassino sulla scena del crimine (come pensano i pm) ma una «banale contaminazione secondaria». Qualcosa toccato dalla vittima e in precedenza maneggiato da Sempio.

 

alberto stasi in tribunale 5

L’elenco dei possibili «oggetti contaminati» non è ancora stato presentato. Ma la difesa è al lavoro.

 

Ieri però a rubare la scena è stata la presenza a Pavia di Alberto Stasi, il condannato in via definitiva per l’assassinio di Chiara Poggi. […]

 

L’avvocato Francesco Compagna, insieme al collega Gian Luigi Tizzoni, chiede al gip di cacciare dall’aula «il condannato». Istanza rigettata dalla giudice Daniela Garlaschelli.

 

«Confesso che non mi aspettavo la presenza di Stasi — spiega invece all’uscita l’avvocato Cataliotti, difensore di Sempio —. Però non mi sono opposto, perché si è trattato di una presenza, sia pur passiva, di chi è interessato all’espletamento della prova».

chiara poggi 1

Andrea? «Non avrebbe potuto parlare. La sua presenza era inutile, anche per non esporlo alle telecamere».

 

Nell’aula al piano terra, la genetista Denise Albani […] conferma […] che già nel 2014 era possibile escludere Alberto Stasi da quei campioni, cosa che il perito d’Appello fece però solo in maniera dubitativa: «Non si può né individuare né escludere».

 

[…]

Scintille intorno a una «presunta» consulenza firmata da Marzio Capra, genetista di fiducia dei Poggi, quindi della parte offesa, citata nella relazione dei legali di Andrea Sempio ma che non risulta tra il materiale depositato dal giudice. «Come è possibile?».

 

alberto stasi in tribunale 1

Il dubbio non si dipana, si scioglie invece l’udienza con la giudice Garlaschelli che restituisce gli atti dell’incidente probatorio alla procura. Verranno utilizzati in un eventuale processo.

 

E adesso cosa succederà? I magistrati del procuratore Fabio Napoleone e i carabinieri di Milano sono sempre più convinti di aver imboccato la strada giusta. La richiesta di rinvio a giudizio potrebbe essere avanzata in primavera. […]

ANDREA SEMPIO

 

2. LA MOSSA DI STASI, A SORPRESA IN AULA: «È IMPORTANTE PER LA MIA VITA»

I LEGALI DEI POGGI: «NON DOVREBBE STARE QUI»

Estratto dell’articolo di A. SC. Per il “Corriere della Sera”

 

Non parla Alberto Stasi, anche se avrebbe voglia di farlo. Tanto che prima della grande ressa dei cronisti si lascia andare, con un filo di voce, ad una riflessione: «Questo è un momento importante per la mia vita e per il processo […] Non posso parlare, abbiate pazienza».

 

alberto stasi in tribunale 2

[…] La nuova inchiesta su Andrea Sempio non si gioca solo nei laboratori della Scientifica e nell’aula del Gip Pavia, ma anche sul proscenio mediatico. Stasi e i suoi legali lo sanno benissimo e ci tenevano a non perdere questa occasione per cercare di smontare l’immagine del «biondino dagli occhi di ghiaccio».

 

Di riflesso c’è invece chi lo ritiene solo un nuovo «colpo di teatro». «Credo che di processuale ci sia poco in questa vicenda, è un enorme spettacolo mediatico», attacca l’avvocato Francesco Compagna, legale di Marco Poggi. Ad avvio dell’udienza si è anche opposto alla presenza in aula di Alberto Stasi. Richiesta respinta dalla gip Daniela Garlaschelli.

CHIARA POGGI

 

Le bordate tra avvocati rimbalzano da un angolo all’altro dello slargo antistante il Tribunale. «Certe affermazioni si commentano da sole — replica l’avvocato Antonio De Rensis —. Stasi aveva titolo per partecipare all’udienza. È stato lui stesso a chiedercelo. Un desiderio nato dal cuore e dalla testa di Alberto che ha seguito tutte le fasi dell’inchiesta».

 

«È venuto perché è una giornata importante: sono 11 anni che parliamo di questo Dna e finalmente è arrivata la perizia — aggiunge la collega Giada Bocellari—. Questa giornata ha un significato particolare per la difesa e per lui perché la vita è la sua».

alberto stasi in tribunale 3

De Rensis e Bocellari scortano fisicamente il loro assistito che a ogni passo respinge un nuovo assalto: «Lasciatemi passare, non posso parlare».

[…]

 

Era […] importante esserci e mostrarsi tranquillo, garbato, ma allo stesso tempo sicuro di sé.

 

Smarcato il grosso dei giornalisti Stasi si avvia a lunghe falcate per il corso principale.

Jeans, giubbotto nero su camicia bianca, fa appena cinquanta metri e si rifugia con i legali in una caffetteria. Finita la ressa è ancora più rilassato e sorridente. Si ferma a pranzare e ragionare.

ANDREA SEMPIO

[…] «L’opposizione alla sua presenza non stava né in cielo né in terra — argomenta — tanto che la Gip l’ha rigettata in due minuti. Per il resto è stato messo un punto fermo.

 

Abbiamo assunto la perizia nel contraddittorio. Sappiamo che su due unghie di due mani diverse c’è un Dna misto, non consolidato, parziale perché non è un profilo completo e con delle criticità, ma abbiamo sicuramente un dato significativo che esclude Alberto Stasi». Comunque tiene a ribadire: «Sempio non verrebbe condannato per il Dna, questo elemento va valutato insieme a tutto il resto».

«Siamo molto soddisfatti», aggiunge euforico De Rensis.

 

[…]

 

alberto stasi in tribunale 8

3. "HO FIDUCIA MA DEVO TACERE" ALBERTO RIESCE A DRIBBLARE L'IRA DELLA FAMIGLIA DI CHIARA

Estratto dell’articolo di Massimo Pisa per “la Repubblica”

 

[…] Alberto Stasi non perde per un istante il suo sorriso tirato e la sua postura leggera e verticale. Il 24enne che fuggiva stizzito dai taccuini nell'estate del 2007 ha lasciato il posto al 42enne sereno che sfida i cronisti curiosi e si prende il centro della scena.

 

E poi risponde con un cenno del capo ai saluti delle adolescenti con smartphone sguainato e delle signore impellicciate di corso Cavour, e non si sottrae nemmeno nella saletta del bar dove i suoi difensori lo portano a pranzare. «Alberto, questa ragazza dice che ha seguito tanto la tua vicenda e ti vorrebbe salutare», è De Rensis a fare le presentazioni.

 

meme su alberto stasi by 50 sfumature di cattiveria

«Arrivo da Mantova — balbetta lei — e penso tu abbia subito un'ingiustizia. Da quando ho visto le Iene, poi, ti penso spesso». Un attimo di silenzio imbarazzato. Stasi l'abbraccia. «Grazie, buon Natale».

 

Incredibile destino per un condannato per omicidio, quello della fidanzata Chiara Poggi, che fino allo scorso febbraio suscitava l'empatia di pochissimi e i ricordi livorosi di chi lo aveva ancora scolpito in mente come "biondino dagli occhi di ghiaccio", assassino spietato di una ragazza candida, mentitore, pervertito e chissà cos'altro.

 

alberto stasi in tribunale per l incidente probatorio

[…] Sorride quando arriva in piazza del Tribunale, quasi riesce a beffare gli inviati che in quel momento circondano Francesco Compagna, il legale di Marco Poggi che in aula sarà il suo più esplicito avversario, non perde serenità quando la sua figura esile diventa inevitabile calamita. «Ho fiducia, ma non posso fare dichiarazioni».

 

Il Tribunale di Sorveglianza, che gli ha concesso la presenza e un giorno di vacanza dal suo lavoro di contabile in semilibertà, si è raccomandato di non rilasciare pubblico verbo.

Non serve.

VENDITTI - NOTTE PRIMA DEL RIESAME - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

 

[….] Il più caustico, alla fine, è ancora una volta Domenico Aiello, difensore dell'ex procuratore Mario Venditti sotto inchiesta per corruzione: «Si è palesato in aula a Pavia il titolare effettivo del subappalto di manodopera nel cantiere della revisione — lo sbeffeggia, con ennesimo sfregio alla Procura pavese — sarei curioso di capire in quale veste sarà registrato, se spettatore abusivo, talent scout o osservatore interessato».

 

Quando arriva la frecciata, Alberto Stasi ha già finito il suo roastbeef con patate e mezza minerale, è uscito dalla porta posteriore del bar beffando i cacciatori di autografi ed è rientrato a Milano, in studio, tra faldoni e perizie.

chiara poggi

 

A studiare ancora il suo caso. Prima di ritrovare la sua cella a Bollate e la sua vita di condannato in cerca di riabilitazione

andrea sempio chiara poggi alberto stasiSTASI - MEME BY EMILIANO CARLI ANDREA SEMPIO CHIARA POGGI ALBERTO STASI

alberto stasi in tribunale 6alberto stasi in tribunale 7

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…