corinaldo discoteca ragazzo spray peperoncino

IL RAGAZZO DI 15 ANNI FERMATO A SENIGALLIA CON L’ACCUSA DI AVER SPRUZZATO LO SPRAY AL PEPERONCINO NELLA DISCOTECA “LANTERNA AZZURRA” A CORINALDO, E’ STATO RIPRESO DALLE TELECAMERE, CON CAPPELLO, FELPA BLU E UNA MASCHERINA CHE GLI COPRE IL VOLTO MENTRE SI GIRA E SPARGE NELL'ARIA QUALCOSA CON UNA BOMBOLETTA - VIDEO - IL CASO NON E’ ISOLATO: ESISTONO BANDE ORGANIZZATE, DI ITALIANI E NON, CHE COLPISCONO IN GRUPPO. È DA OLTRE UN ANNO CHE SEMINANO IL PANICO...

 

 

 

1 - IL BABY PUSHER DEI LOCALI NOTTURNI CHE NASCONDEVA COCAINA IN CASA

M. Ev. per “il Messaggero”

 

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)

Aveva la droga in casa, circa due etti di cocaina, è un piccolo pusher, ha sedici anni, è conosciuto nel giro delle discoteche. Era all' interno del Lanterna Azzurra, aveva la mascherina, e secondo i testimoni è colui che per primo ha spruzzato lo spray al peperoncino, sempre che si sia trattato di quella sostanza, perché non si esclude che invece siano stati utilizzati altri tipi di prodotti.

 

L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)

Oggi la procura dovrebbe formalizzare la svolta nell'inchiesta e indagarlo per omicidio colposo plurimo, dopo che il ragazzo, che abita a Senigallia, era già stato fermato all' alba di sabato perché quando è stata eseguita una perquisizione all' interno della casa sono state trovate delle dosi di sostanze stupefacenti, nell'ordine di un paio di etti.

 

LA SVOLTA

Potrebbe essere lui il ragazzo ripreso dai telefonini, la cui immagine ha fatto il giro sulle chat whattsapp degli adolescenti della zona. Compare in un video: ha il cappellino, una mascherina che gli copre il volto come quelle che si usano in ospedale, una felpa blu e sembra più alto degli altri ragazzi che stanno ballando in quel momento nella pista del Lanterna Azzurra, poco prima della tragedia. Si gira e sembra spargere nell'aria qualcosa con una bomboletta.

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

 

Ecco, parte anche da questo video, la cui veridicità è al vaglio degli investigatori, la caccia al ragazzo che ha seminato il panico nella discoteca dove era atteso Sfera Ebbasta. Dunque, se lo scenario sarà confermato, si tratta di una pedina di piccolo cabotaggio nel traffico di sostanze stupefacenti, ma i carabinieri devono capire perché abbia seminato il panico, quando in questi casi chi si occupa di questo tipo di attività preferisce che nel locale tutto proceda senza attirare troppo l' attenzione.

 

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

La successione dei fatti che hanno portato al suo fermo però è chiara: i carabinieri raccolgono le testimonianze, qualcuno dice di aver riconosciuto il giovane ora sotto accusa. Gli investigatori vanno a casa sua, a Senigallia, fanno una perquisizione ma non trovano il gas urticante (o sostanze dagli effetti simili), bensì la cocaina. Il cerchio si chiude: fermano il ragazzo, informano la procura dei minori, e oggi quella che formalmente è un' indagine per droga potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto più importante.

 

2 - LE GANG DELLO SPRAY A CACCIA DI CELLULARI E ORO: IN DUE ANNI DECINE DI COLPI

Rinaldo Frignani e Massimiliano Nerozzi per www.corriere.it

 

Agiscono in gruppo. Una rete che non si ferma al Nord, ma scende verso l’Emilia-Romagna e la Toscana, si sposta sul litorale laziale, fa puntate su quello adriatico, arriva fino al Salento. A oggi per contrastarli non c’è ancora una strategia unica, ma potrebbe arrivare presto: dopo la strage di Corinaldo il Viminale monitora la situazione. Non si escludono iniziative già dai prossimi giorni.

 

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

Le gang dello spray urticante non sono più uno spettro. È da oltre un anno che agiscono, seminando il panico in discoteche e concerti dei rapper più seguiti. Scelgono un obiettivo da una lista di eventi, si mischiano fra pubblico e avventori, rapinano catenine, portafogli e smartphone. E per coprirsi la fuga spruzzano spray con sostanze accecanti e stordenti, anche se non si esclude che abbiano utilizzato persino fumogeni lanciati fra la folla. Prodotti di libera vendita, sugli shop online fra gli otto e i 20 euro. «Pepper fog», li chiamano, più potenti degli spray per autodifesa, sempre più presenti nelle borse delle ragazze.

biglietto sfera ebbasta corinaldo discoteca

 

Un modo d’agire che fa paura perché, come ha detto l’altro ieri il dj Giuseppe Plata, che dalla consolle ha assistito alla tragedia della Lanterna Azzurra, «spruzzare gas intossicante sulla gente è un atto di terrorismo». Solo la parola inquieta, fa pensare a un aumento di metal detector fuori dai locali notturni. A notti sempre più blindate. Se Roma e Napoli per ora sembrano immuni, da Genova arriva un’inquietante conferma: nel covo in centro di uno dei boss dello spray è stato trovato un arsenale di bombolette insieme con una mappa dei concerti in programma in città e in tutto il Nord.

lanterna azzurra corinaldo ancona

 

Non è finita: il capo banda era in contatto con il suo omologo torinese, Sohaib Bouimadaghen, detto «Budino», in carcere per la notte del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo, a Torino: davanti al maxischermo per la finale di Champions lo spray, e il panico, fecero un morto e 1.526 feriti. Su quest’ultima gang ha indagato la Squadra mobile torinese, coordinata dai pm Paolo Scafi e Roberto Sparagna.

 

Nell’atto di fine indagini dell’inchiesta bis si contano 64 indagati per almeno 54 colpi, molti in discoteche in giro per l’Italia e all’estero. Dall’informativa della polizia (398 pagine), emerge che il gruppo torinese possa non essere l’unico con questa terribile specialità. Come si deduce da una conversazione whatsapp intercettata fra Hamza Belghazi, 20 anni, anch’egli in carcere per piazza San Carlo, e la fidanzata: «Amore, questo posto fa schifo ci sono genovesi, bolognesi, milanesi».

corinaldo mascherina discoteca

 

Non si riferisce ai clienti di una discoteca di Forte dei Marmi, annotano i poliziotti: «Belghazi si lamenta della presenza di altre batterie di rapinatori». Conclusione: «Non si esclude che i vari gruppi presenti si siano organizzati, pianificando appunto gli atti predatori».

 

Capita che la banda metta a segno colpi di enorme impatto: per numero di rapine commesse ed elevato rischio per l’incolumità delle persone. La sera del 17 giugno 2017, all’autodromo di Monza, mentre si sta esibendo Justin Bieber, «tra gli 80 mila spettatori si scatena il panico, determinato dalla nebulizzazione di una considerevole quantità di agente irritante».

 

corinaldo lanterna azzurra il ponticello dove sono morte sei persone

Due ragazze, di 16 e 25 anni, finiranno all’ospedale per lesioni «da schiacciamento del torace», quelle che furono fatali alla donna morta in piazza San Carlo. Alla «Street parade» di Rimini, invece, il 24 giugno, si registrano «70 rapine di collane d’oro». Altro particolare per lo meno inquietante è che, delle gesta criminali, erano al corrente diversi ragazzi, a parte gli accusati: bastavano due chiacchiere al bar, in discoteca, o dare un’occhiata a Instagram. Emerge dalle chat intercettate: «Raga — scrive uno degli indagati — sono tutti convinti che siamo stati noi con lo spray».

 

CORINALDO LANTERNA AZZURRA DISCOTECA

Risposta di un complice: «Lo so, mi hanno scritto tutti quelli che conosco di Venaria». Era la notte del 28 gennaio 2017, e stavano commentando il blitz al teatro Concordia, nel paese alle porte di Torino, dove il concerto dei rapper Guè Pequeno e Marracash era stato sospeso per un attacco al peperoncino. Panico generale e spettatori evacuati. Molti sanno, ma nessuno parla. Riassume l’ex fidanzata di uno dei componenti della banda: «Facevano cazzate e cose che non mi andavano bene: così, dopo appena un mese, l’ho piantato e non ci siamo più visti». Loro, continuarono.

MORTI E FERITI NELLA DISCOTECA LANTERNA AZZURRA DI CORINALDO ANCONA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...