a dorso di elefante per il matrimonio

DOPO I MARÒ GLI INDIANI SI PRENDONO ANCHE LA PUGLIA - JET PRIVATI, ELEFANTI E SHAKIRA: A FASANO LE NOZZE-KOLOSSAL DI DUE RAMPOLLI INDIANI SCATENANO UN MARE DI POLEMICHE: “FATELI SPOSARE OVUNQUE MA NON QUI” (I MARÒ SONO PUGLIESI)

Pierangelo Sapegno per “La Stampa

 

matrimonio indiano matrimonio indiano

Il mondo è diventato così piccolo che a Savelletri di Fasano, in una contrada che si chiama Pettolecchia, c’è una coda di Tir come se fossimo a New York, una ad andare e un’altra a venire. Fanno un polverone che copre il cielo.

 

Fra la terra rossa e gli ulivi vista mare, sono spuntati due immensi capannoni, con una folla di operai che parla tutte le lingue della Terra e questo viavai di gente che non finisce più: bisogna fare in fretta perché da oggi cominciano le feste per il matrimonio di Ritika Agarwal, figlia del più grande magnate indiano del ferro, e Rohan Mehta, erede di una importante casa di moda, che dureranno fino al 6 settembre e che in questo posticino con i muri a secco e gli alberi sperduti sull’orizzonte, a 40 chilometri da Brindisi, hanno portato oltre al 20 per cento del Pil indiano tutto insieme in un colpo solo, artisti, cantanti, ballerini, domatori ed elefanti, giornalisti e polemiche.

 

matrimonio indiano  matrimonio indiano

Così, pure l’aeroporto Antonio Papola è diventato troppo piccolo per il mondo: appena ieri pomeriggio sono atterrati venti jet privati, dall’Inghilterra e da New Dehli. Hanno cominciato a far scendere gli 800 ospiti della festa, assieme al loro seguito: 700 guardie del corpo, 100 hostess più altri 200 lavoratori, fra cui un esercito di sarte, per la bisogna. Ritika e Rohan, invece, sono già arrivati, nascosti in uno di questi resort sulla costa, fra gli ulivi e il profumo del mare. Ma loro li verranno a prendere gli elefanti, per portarli in giro.

Il papà di lei, Pramod Agarwal, non ha badato a spese: dieci milioni di dollari, se bastano.

una figlia di pramod agarwal si e sposata a veneziauna figlia di pramod agarwal si e sposata a venezia

 

Tra i fuochi d’artificio e le pedane miracolose immerse nell’acqua, gli effetti speciali sembrano quasi smarrirsi in questi imponenti palcoscenici disseminati fra i resort di lusso dove si svolgeranno le celebrazioni, da Borgo Egnazia e San Domenico a Cala Masciola Beach, improvvisamente catapultati al centro del mondo, con chilometri e chilometri di sete appese sui percorsi e migliaia di petali di rose sparsi dalle hostess lungo il tragitto.

 

Ci sarà la musica con Shakira e i Gotan Project, ci saranno spettacoli in maschera e atleti del nuoto sincronizzato, grandi atmosfere e grandi mangiate, un po’ d’India, ma molta Puglia soprattutto, mozzarelle di bufala, orecchiette, cicatelli e pure il caciocavallo.

 

Salvatore Girone Massimiliano LatorreSalvatore Girone Massimiliano Latorre

 

Ai fornai è stato chiesto di preparare tremila panini al giorno. Gli chef italiani invece dovranno cucinare la bellezza di diecimila pasti. Sono quasi tutti di questi parti, Peppe Zullo, Pietro Zito e Antonella Ricci, se si esclude Mauro Uliassi che è sceso da Senigallia. Anche il vino è pugliese: fiumi di Negroamaro. E sono pugliesi pure i due marò prigionieri in India, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due fucilieri del Battaglione San Marco di stanza a Brindisi.

 

SHAKIRA E RIHANNA VIDEO HOT INSIEME SHAKIRA E RIHANNA VIDEO HOT INSIEME

Anche per questo centinaia di mail sono arrivate al sindaco, Lello Di Bari: fateli sposare dappertutto, ma non in Puglia. Gli ha scritto anche l’ammiraglio Giuseppe Nardini, sollecitando lui e tutti gli abitanti di Fasano a «indossare il fiocco giallo durante le celebrazioni», per far capire agli ospiti quello che pensano gli italiani. Il sindaco, che in verità ha già le sue grane, visto che è stato sospeso dalla legge Severino per una storia d’abuso di ufficio, all’inizio diceva che se lo invitavano ci sarebbe andato.

 

Poi, quando l’hanno invitato, ha preferito di no. Ma per la legge Severino, non per il resto: «Queste polemiche sono assurde. Un sindaco non ha la facoltà di impedire un matrimonio». Il fiocco giallo, comunque, dice che lo metterà lo stesso. Poi, aggiunge, queste feste portano solo pubblicità positiva, «fanno bene alla nostra terra».

 

La verità è che forse gli dispiace di non poterci andare. Lui è l’unico che l’invito l’ha ricevuto davvero. Lo fa vedere: un libro, con la copertina in oro. Le pagine sono a fisarmonica e raccontano i dettagli di ogni giorno. Aprendolo, viene fuori un albero di ulivo. Perché tutto, in questo matrimonio, è un effetto speciale, che mette insieme due mondi lontani. L’unico inconveniente viene dal tempo: sono previste nuvole nere e pioggia, una maledizione per una festa affacciata sul mare e costata così tanto. Anche il cielo fa parte del mondo.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?