luca palamara frank cimini sergio mattarella

“NON C’È RIFORMA CHE POSSA ABOLIRE LO STRAPOTERE DELLA MAGISTRATURA” – FRANK CIMINI: “L’AUDIZIONE DI PALAMARA È STATA SECRETATA PROPRIO PERCHÉ LUI HA FATTO DEI NOMI,  RIBADENDO LA SUA LINEA: ''VOI MI AVETE CACCIATO MA IO NON POTEVO FARE DA SOLO QUELLO CHE HO FATTO” – "DAVIGO CONTINUA A NON SPIEGARE PERCHÉ IN MERITO ALLA PROCURA DI ROMA HA CAMBIATO PIÙ VOLTE IL SUO CANDIDATO. ANCHE LUI PARTECIPAVA AI GIOCHI SECONDO LA CONVENIENZA DEL MOMENTO. ADESSO È STATO SCARICATO DAL CSM, È UN PENSIONATO CHE DICE LA SUA, MA DI POTERE NON NE HA PIÙ" - IL CASO DELLE PROCURE DI ROMA (ACEFALA) E DI MILANO (IN SCADENZA) E IL SILENZIO DI MATTARELLA...

luca palamara roberto rampioni

Paolo Vites per www.ilsussidiario.net

 

Luca Palamara, l’ex magistrato espulso dalla magistratura, autore con Allessandro Sallusti del libro Il sistema, divenuto un caso politico, è stato convocato dalla Prima commissione del Consiglio superiore della magistratura.

 

luca palamara

E l’udienza è stata secretata. “Parlo di fatti e vicende documentati e documentabili, altrimenti non li avrei affrontati. So quello che ho fatto e che il mio impegno dev’essere chiarire come sono andate effettivamente le cose”, ha detto dopo l’audizione.

 

IL TWEET DI FRANK CIMINI SULL AUDIZIONE DI PALAMARA AL CSM

Secondo Frank Cimini, già corrispondente de Il Mattino di Napoli, veterano della giudiziaria e fondatore del blog giustiziami, “Palamara continua a sostenere che tutto quello che ha fatto non lo ha fatto da solo, ma perché gli veniva chiesto, quindi continua a chiamare in causa la magistratura”. Parlare di riforma, ci ha detto ancora, “non ha senso, perché quale riforma si può fare contro lo strapotere della magistratura e con una politica sempre più debole divisa sul tema?”.

 

david ermini sergio mattarella al csm

Luca Palamara torna alla ribalta. Questa convocazione da parte del Csm che significato ha? Cosa ne è uscito fuori?

Palamara, scagionando se stesso e cercando di alleggerire le proprie responsabilità che comunque non nega, dice che le cose andavano così da un sacco di tempo e continuano ad andare in modo storto anche adesso che lui non c’è più.

frank cimini

 

Ha fatto degli esempi?

Ha parlato in particolare degli uffici giudiziari di Roma e Milano. In sostanza fino adesso il suo caso è stato solo la punta dell’iceberg. Per questo ha lanciato un messaggio su quelli che possono essere degli sviluppi immediati.

 

marcello viola procuratore generale firenze 2

C’è il caso Roma, dove si andrà davanti al Consiglio di Stato dopo che il Tar ha censurato la nomina a procuratore capo di Michele Prestipino, il quale non ha intenzione di lasciare e vuole fare ricorso. Ma si oppone l’attuale procuratore di Firenze Marcello Viola, che si è costituito innanzi al Consiglio di Stato per chiedere il rigetto dell’istanza di Prestipino.

 

michele prestipino giuseppe pignatone (2)

La stessa cosa succede a Milano, dove il procuratore Greco aveva chiesto aiuto perché venissero nominati  procuratori aggiunti i suoi candidati. Dopo il caso Bruti-Robledo adesso il Csm si guarda bene dal promuovere a procuratori aggiunti dei magistrati che non rientrano nelle grazie della procura proprio perché vuole evitare che si ripetano casi analoghi a quello di Bruti-Robledo.

 

BRUTI ROBLEDO

Di queste cose avrebbe dunque parlato Palamara?

La sua audizione è stata secretata proprio perché lui ha fatto dei nomi, ha parlato di situazioni specifiche ribadendo la sua linea: voi mi avete cacciato ma io non potevo fare da solo quello che ho fatto. Ho fatto cose perché mi è stato chiesto aiuto per farle; facevo parte di un sistema, non ero da solo.

 

francesco greco

È un sistema che continua a chiudersi a riccio.

E’ un sistema su cui si dovrebbe agire, ma chi ha la responsabilità di farlo preferisce fare due pagine di intervista su Dante Alighieri (il presidente della Repubblica, ndr) e si limita a dire che bisogna fare riforme. Non è un problema solo di fare riforme, ma di cambiare mentalità e cultura. Non si capisce poi quello che queste riforme dovrebbero essere. Non c’è riforma che possa abolire lo strapotere della magistratura.

marta cartabia sergio mattarella

 

Pensa che il nuovo ministro della Giustizia possa intervenire in questo caos?

Il nuovo ministro è partito in linea con quello che aveva fatto alla Corte costituzionale e cioè dare grande attenzione al carcere, al  superamento del concetto di carcere come unica soluzione al problema penale. Un ministro da solo può avere tutte le buone intenzioni del mondo, ma può fare molto poco. Spetta al parlamento e alla politica, che però continuano a essere assenti da tutto questo.

 

Una politica che non sa affrontare il problema giustizia?

piercamillo davigo ospite di dimartedi' 2

Volendo allargare il discorso alla vicenda dei vaccini, vediamo anche lì che la politica è sempre più debole in tutta Europa, subisce i poteri delle multinazionali, che vendono i vaccini a chi li paga di più, non per salvare vite umane.

 

Il governo Draghi invece?

È un governo dove ci sono insieme visioni della giustizia che hanno interessi diversi. Non è che di idee ne abbiano poi molte, ma hanno interessi contrapposti, con un Salvini che apre bocca solo contro i magistrati quando ce l’hanno con la Lega.

 

frank cimini -foto di Giovanni Tagliavini

Intanto Davigo ha dovuto accettare il pensionamento con il voto di maggioranza del Csm. È la fine di un periodo storico?

Si è rassegnato, non può avere rivincite formali. Adesso va in tv, scrive editoriali sul Fatto Quotidiano. Ma continua a non spiegare perché in merito alla procura di Roma ha cambiato più volte il suo candidato. Anche lui partecipava ai giochi secondo la convenienza del momento. Adesso è stato scaricato dal Csm, è un pensionato che dice la sua, ma di potere non ne ha più.

frank cimini a milanopiercamillo davigo

 

robledo e bruti liberati 1

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....