marella caracciolo john elkann margherita agnelli

I DOCUMENTI CHE POTREBBERO RIMETTERE IN DISCUSSIONE LA GOVERNANCE DELL'IMPERO AGNELLI ERANO NASCOSTI NELLA... CALDAIA - DURANTE LA PERQUISIZIONE A CASA DI JOHN ELKANN, I MILITARI DEL NUCLEO ECONOMICO FINANZIARIO HANNO TROVATO VENTI FALDONI CON I DOCUMENTI DEI DIPENDENTI AL SERVIZIO DELLE RESIDENZE DI FAMIGLIA, CHE, SECONDO LA PROCURA DI TORINO, "ASSISTEVANO DI FATTO MARELLA CARACCIOLO". YAKI AVREBBE FATTO FIGURARE CHE LAVORAVANO PER LUI PER NON METTERE A RISCHIO LA RESIDENZA SVIZZERA DELLA MADRE...

1 - AGNELLI, GIALLO SULL’EREDITÀ I PM: LE SOCIETÀ AGLI ELKANN ATTRAVERSO ATTI SIMULATI

Estratto dell’articolo di Valeria Di Corrado per “il Messaggero”

 

margherita agnelli a gstaad

Era stata additata come «una mamma che perseguita da più di 20 anni i suoi tre figli, rinnegando gli accordi sottoscritti». Invece, le accuse mosse da Margherita Agnelli nei confronti di John, Lapo e Ginevra non sembrano essere del tutto infondate.

 

È quanto emerge dall'esplosiva inchiesta della Procura di Torino, che vede indagati per truffa ai danni dello Stato tutti e tre i fratelli Elkann. E ora a franare è l'assetto della società Dicembre, "cassaforte" della famiglia Agnelli e controllante […] Exor.

 

Nell'ultima annotazione del Nucleo di polizia economica e finanziaria torinese che sta conducendo le indagini, redatta lo scorso 5 marzo, si spiega chiaramente che «le cessioni di quote avvenute tra Marella Caracciolo e i nipoti indagati paiono rivestire carattere di atti simulati, non essendo ad oggi stata acquisita prova del pagamento del prezzo ed emergendo anche profili di apocrifia delle firme dei documenti indicati».

 

MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO

«Tali opacità - si legge nell'ultimo decreto di sequestro firmato il 6 marzo dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dal sostituto Giulia Marchetti - si aggiungono a quelle relative al titolo giuridico di possesso delle quote in questione da parte di Marella».

 

[…]  In pratica, c'è un «contrasto» tra ciò che "lady Fiat" dichiarò nel 2010 alla Agenzia delle Entrate - ossia che «il centro dei suoi interessi economici non fosse in Italia, in quanto il principale asset del suo patrimonio personale situato in Italia, cioè la partecipazione nella Dicembre, era posseduto soltanto a titolo di nuda proprietà» - e quanto dichiarato nel 2021 alla Camera di commercio di Torino, in sede di regolarizzazione della situazione della Dicembre s.s., in cui invece si faceva riferimento a quote cedute con usufrutto, «sulla base delle scritture non autentiche risalenti al 2004».

 

Un contrasto non da poco: tra nuda proprietà e usufrutto, infatti, «deriva un diverso obbligo dichiarativo ai fini delle imposte», spiegano i pm. E quindi se dovesse essere riconosciuto che Marella aveva l'usufrutto delle quote della Dicembre, ne deriverebbe che avrebbe dovuto pagarci le relative tasse.

 

MARGHERITA AGNELLI - JOHN ELKANN - EDOARDO AGNELLI - MARELLA CARACCIOLO - GIANNI AGNELLI

A questo punto, sulla base dell'assunto della Procura subalpina secondo cui la residenza in Svizzera della moglie di Agnelli era solo fittizia, il tribunale civile di Torino a cui si è rivolta la figlia potrebbe rimettere in discussione il testamento (e anche la spartizione della Dicembre), riconoscendo a Margherita la sua quota di legittima. E la conseguenza rischia di essere quella di un riassetto del patrimonio di famiglia.

 

[…] Tra i documenti trovati nel caveau di John Elkann e sequestrati dalla Finanza c'è un fascicolo rilegato contenente una mail del 5 febbraio 2008 scritta in francese a firma dell'avvocato Rocco Rondi con oggetto "Madame M. de Pahlen" e allegati 47 documenti. [...]

 

LE FIRME DI MARELLA CARACCIOLO AL VAGLIO DELLA PROCURA

 

GIANNI AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO AI FUNERALI DI EDOARDO AGNELLI

 

MARGHERITA AGNELLI

2 - NELLA CALDAIA I DOCUMENTI SUL BLUFF DEI DIPENDENTI

Estratto dell’articolo di Val.DiC. per “il Messaggero”

 

Per realizzare «la strategia evasiva», secondo la Procura subalpina, John Elkann avrebbe assunto formalmente i dipendenti delle residenze di Villa Frescot, Villa To e Villar Perosa che «assistevano di fatto Marella Caracciolo».

 

Nel locale caldaie dell'abitazione del pupillo di Gianni Agnelli […] i militari del nucleo economico finanziario di Torino hanno trovato […] una ventina di faldoni con i documenti di «domestici, cuochi, autisti, governante, guardarobiera, maggiordomi». L'assunto degli inquirenti secondo cui Elkann avrebbe fatto figurare che lavoravano per lui, «al fine di non compromettere la possibilità che la defunta nonna fosse effettivamente residente in Svizzera», «appare largamente confermato dalle dichiarazioni» degli ex dipendenti sentiti come testimoni.

 

MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO

Tra di loro c'è anche Carla Cantamessa, che si occupava della gestione amministrativa delle abitazioni riconducibili alla famiglia Angelli-Elkann. Tra il materiale che le è stato sequestrato ci sono anche documenti sui «giardinieri dismessi dal 2020», ossia dopo la morte di Marella Caracciolo.

 

All'interno dell'abitazione di Jaki, i finanzieri hanno trovato anche i passaporti della nonna «che recano i timbri di entrata dal Marocco», il faldone sulle «opere d'arte 2003-2019», un altro di colore verde etichettato «temporanee esportazioni-esortazioni definitive». Gli investigatori dovranno capire se si tratta dei dipinti che secondo quanto sostiene Margherita Agnelli […] sono stati fatti sparire dalle dimore di famiglia e portati all'estero.

 

 

L INVENTARIO DELL EREDITA DI MARELLA CARACCIOLO AGNELLI edoardo agnelli marella caracciolo gianni agnelli gianni agnelli con la moglie marella e i figli edoardo e margheritaMARELLA CARACCIOLO IN AEREO CON MARGHERITA, EDOARDO E DI SPALLE GIANNI AGNELLI GIANNI AGNELLIMARGHERITA AGNELLIgianni e marella agnelligianni e marella agnelli

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?