CHATGPT FINISCE PER LA PRIMA VOLTA IN TRIBUNALE PER COMPLICITÀ IN OMICIDIO: NELL'AZIONE LEGALE SI ACCUSA IL FONDATORE DI OPENAI SAM ALTMAN DI AVER AVUTO UN RUOLO, SIA PURE INDIRETTO, DELL'OMICIDIO-SUICIDIO DI UNA 83ENNE, UCCISA DAL FIGLIO 56ENNE - L’UOMO, IN PREDA ALLA PARANOIA, SAREBBE STATO CONVINTO DALL’APP CHE LA DONNA VOLEVA AMMAZZARLO E…
(ANSA) - Nel giorno in cui Time sceglie l'Intelligenza artificiale e i suoi Ceo come Persona dell'anno 2025, ChatGpt finisce per la prima volta in tribunale per complicità in omicidio. La popolare App di OpenAi avrebbe contribuito a causare da morte di una madre uccisa dal figlio dopo che il bot aveva avallato i suoi deliri paranoici. I legali che hanno intentato la causa hanno parlato di uno scenario "più spaventoso di Terminator", riporta il New York Post secondo cui lo stesso chatbot avrebbe ammesso una parte di responsabilità nel caso.
STEIN-ERIK SOELBERG CON LA MADRE
L'azione legale, promossa dagli eredi di Suzanne Eberson Adams, accusa il fondatore di OpenAi Sam Altman di aver avuto un ruolo, sia pure indiretto dell'omicidio-suicidio che il 3 agosto ha coinvolto la donna, 83 anni, e il figlio Stein-Erik Soelberg, di 56, entrambi trovati morti nella loro casa di Greenwich in Connecticut.
"ChatGpt costruì le allucinazioni di Stein-Erik Soelberg, un inferno su misura in cui una stampante che faceva rumore o una Coca Cola potevano significare che la mamma di 83 anni tramasse per ucciderlo", affermano gli avvocati. Le società di intelligenza artificiale sono state coinvolte nel recente passato in casi di suicidio, ma è la prima volta che ChatGpt viene tirata in causa per aver provocato la morte di qualcuno.
La Adams fu picchiata brutalmente e strangolata, mentre Soelberg si pugnalò a morte dopo il delitto. Chi intenta la causa afferma che l'uomo, un ex executive di una societa' del tech che aveva avuto problemi psichiatrici per anni, si era imbattuto in ChatGpt ma ciò che era iniziato come una semplice e innocua esplorazione dell'Ia, rapidamente era diventato un'ossessione che aveva distorto per lui l'intera percezione della realtà.
Soelberg aveva dato un nome al chatbot, 'Bobby Zenith', a cui confidava i suoi sospetti sulle persone che lo circondavano. Fattorini delle consegne e fidanzate divennero nella sua mente spie e assassini, ma l'uomo puntò poi la sua paranoia sulla madre dopo che la donna si era arrabbiata perchè lui aveva staccato la spina a una stampante che a suo avviso lo stava sorvegliando.
sam altman a cena alla casa bianca
Secondo i legali, Stein-Erik avrebbe incontrato 'Bobby' nel peggior momento possibile, subito dopo il lancio della versione 4o, "disegnata per essere emotivamente espressiva e servile", si legge nella causa: "Per battere Google sul mercato anche di un solo giorno, OpenAi compresse mesi di test di sicurezza in una sola settimana, contro le obiezioni del suo stesso team".
STEIN-ERIK SOELBERG
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STEIN-ERIK SOELBERG


