VIRUS PERSECUTIONIS - IL CONTAGIO DI EBOLA IN AFRICA OCCIDENTALE AVANZA A VELOCITÀ INCONTROLLABILE - CON 1323 CASI, 729 DEI QUALI MORTALI, E’ LA PEGGIORE EPIDEMIA NEI 40 ANNI DI STORIA DEL VIRUS

Da “Ansa.it”

 

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Ebola avanza e fa paura anche al mondo Occidentale. Il contagio si diffonde rapidamente - più dei tentativi messi in campo per circoscriverlo - e la "catastrofe", in Africa occidentale, è dietro l'angolo. L'Organizzazione mondiale della Sanità lancia l'allarme e chiede la mobilitazione internazionale, mentre cresce la paura anche in Europa e negli Stati Uniti

 

Molta paura ai Giochi del Commonwealth in corso a Glasgow per un atleta della Sierra Leone, il ciclista 32enne Moses Sesay, che è stato tenuto sotto isolamento per un sospetto caso di ebola e sottoposto a test che alla fine si sono rivelati negativi. ''Ero malato. Mi sentivo debole e apatico'', ha detto l'atleta al Daily Mirror.

 

Nei quattro giorni di quarantena il personale medico scozzese attorno a lui indossava le speciali tute per evitare il contagio del virus che sta mietendo vittime in Africa occidentale. Solo dopo due esami, uno dei quali è stato condotto in un centro di Londra, è stato scongiurato il primo caso di ebola nel Regno Unito.

 

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Oms preoccupata. Margaret Khan, direttrice dell'Oms, è volata a Conakry per un vertice con i presidenti della Guinea, della Sierra Leone e della Liberia - i Paesi più coinvolti - e ha avvertito senza giri di parole: "Ebola avanza più velocemente degli sforzi per controllarlo" e le conseguenze "possono essere catastrofiche in termini di vite perdute" e del "rischio elevato" di propagazione ad altri Paesi, anche perché le forze 'schierate' in campo a livello nazionale e internazionale sono "tristemente inadeguate".

 

Per questo si pensa a un piano da 100 milioni di dollari e il prossimo 6 agosto si prepara una riunione d'urgenza per "valutare le implicazioni internazionali dell'epidemia" che, con i suoi 1.323 casi, 729 dei quali mortali, è la peggiore nei 40 anni di storia del virus.

 

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Esperti Usa tranquillizzano, ma paura su social media
I maggiori esperti americani di malattie infettive stanno cercando di tranquillizzare il pubblico sulla scarsissima possibilita' che il virus dell'Ebola si diffonda negli Stati Uniti. Ma il timore sta crescendo e tweet allarmati si sono sparsi sui social media alla notizia del prossimo rimpatrio dei due medici Usa colpiti dalla febbre emorragica in Liberia. "L'Ebola pone poco rischio per la popolazione Usa", ha ribadito Tom Frieden, direttore dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta, pur ammettendo che siamo di fronte al "contagio piu' vasto e complesso mai registrato".

 

Per Anthony Fauci, direttore dell'Istituto Nazionale contro le malattie Infettive, "certo c'e' la possibilita' che qualcuno infetto con il virus in Sierra Leone o Liberia salga su di un aeroplano e venga negli Stati Uniti. Ma le probabilita' che il virus si diffonda qui come sta succedendo nei Paesi colpiti in Africa sono straordinariamente basse. Sia io che i Cdc siamo fiduciosi che non ci sara' un'epidemia". Ma su Twitter un americano ha scritto, riferendosi al rimpatrio 

 

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Società malattie infettive, improbabile arrivo Italia
La diffusione del virus Ebola in Italia è 'improbabile'. Lo afferma la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) in una nota. A sostegno di questa affermazione, scrivono gli esperti, si ricorda che i focolai di infezione si generano attraverso la trasmissione del virus da parte di un animale ospite in aree prossime alla foresta, lontane da aree metropolitane e dagli aeroporti internazionali.

 

 Inoltre la malattia si manifesta nella maggioranza dei casi con gravi sintomi che obbligano il malato al letto e ne impediscono gli spostamenti. Tenuto conto anche della relativa brevità dell'incubazione, l'ipotesi che l'infezione possa giungere via mare con persone che, partite dalle zone interessate dall'epidemia, abbiano attraversato il nord Africa via terra per poi imbarcarsi verso l'Europa è destituita di fondamento.

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''L'infezione da virus Ebola è solo una delle numerose infezioni emergenti segnalate negli ultimi anni - spiega Massimo Galli, infettivologo SIMIT, Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche "L. Sacco" di Milano - Di alcune di esse, come la SARS e la MERS, sono stati osservati in Italia solo casi importati, senza che si generassero nuove infezioni nel paese. Altre invece sono presenti in Italia, come la febbre da virus West Nile, mentre un'epidemia di febbre da virus Chikungunya è stata registrata in Romagna nel 2007''.

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